(Alliance News) - Le principali piazze europee sono attese in rialzo, martedì, secondo i futures di IG, dopo un inizio di settimana appesantito dalle complicate relazioni Cina-USA e dagli strascichi del dato sull'occupazione statunitense, che ha fatto presagire ulteriori aumenti da parte della Fed.

"I discorsi da falchi del membro del consiglio direttivo della BCE Robert Holzmann, seguiti da Catherine Mann della Banca d'Inghilterra, hanno minato ulteriormente le aspettative del mercato di potenziali tagli dei tassi entro la fine dell'anno", ha commentato Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.

"In realtà queste aspettative sono sempre state un pio desiderio ed è solo un peccato che ci siano voluti un report pesante sui libri paga negli Stati Uniti e un forte rimbalzo dell'attività dei servizi negli Stati Uniti a gennaio per far capire quel messaggio. Ciononostante, sembra che ci sia ancora chi si aggrappa alla speranza che si possa ancora vedere un forte calo dell'inflazione complessiva che comporterà che le banche centrali saranno costrette a tagliare i tassi entro la fine dell'anno", ha concluso l'analista.

Così, il FTSE Mib è dato in rialzo di 55,0 punti o dello 0,2% dopo aver chiuso in rialzo dello 0,3% a 27.022,33, con minimo intraday di 26.692,35.

In Europa, il CAC 40 di Parigi è atteso in rialzo di 18,0 punti o dello 0,3%, il FTSE 100 di Londra dovrebbe aprire su di 12,9 punti o dello 0,2%, mentre il DAX 40 di Francoforte è atteso su di 17,5 punti o dello 0,1%.

Intanto, la Reserve Bank of Australia ha aumentato il tasso di liquidità di 25 punti base al 3,35% nella riunione di febbraio, rispettando le previsioni del mercato.

Quello di martedì è stato il nono rialzo dei tassi dal maggio dello scorso anno, portando i costi di finanziamento a un livello che non si vedeva dal settembre 2012 e portando un totale di 325 pb di aumento, la stretta annuale più forte dal 1989.

In mattinata, inoltre, l'Ufficio federale di statistica Destatis ha reso noto che la produzione industriale in Germania è scesa bruscamente del 3,1% su base mensile nel dicembre 2022, rispetto all'aumento dello 0,4% rivisto al rialzo di novembre e peggio delle previsioni del mercato di un calo dello 0,7%.

Si è trattato del calo più marcato della produzione industriale da marzo 2022.

Fra i listini minori, lunedì sera, il Mid-Cap ha ceduto lo 0,3% a 44.550,11, lo Small-Cap ha chiuso poco sopra la parità a 30.081,15, mentre l'Italia Growth ha terminato in verde dello 0,4% a 9.631,66.

Sul Mib, buona seduta di Telecom Italia, su del 3,2%. La scorsa settimana la società ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha deciso di convocarsi nuovamente il 24 febbraio prossimo per decidere in ordine all'offerta non vincolante ricevuta da KKR per NetCo.

Ha prevalso in maniera significativa il lato 'buy' anche su Intesa Sanpaolo, in verde del 2,7%. Venerdì, il consiglio di amministrazione ha approvato i risultati d'esercizio e consolidati al 31 dicembre, chiuso con un utile netto trainato dagli interessi netti che ha raggiunto EUR5,5 miliardi, escludendo il de-risking Russia/Ucraina. Nel secondo semestre 2022 è stata ridotta del 68% - circa EUR2,5 miliardi - l'esposizione verso la Russia, scesa sotto lo 0,3% dei crediti a clientela complessivi del gruppo.

Moncler ha invece chiuso in rosso del 2,3% a EUR57,44. Da segnalare che sul titolo Goldman Sachs ha portato il target price a EUR64,20 da EUR62,40.

Ha perso terreno anche STMicroelectronics, che ha ceduto il 2,2% dopo tre sedute di rialzi.

In coda si è piazzata anche FinecoBank, in contrazione dell'1,9%. Sul titolo - che ha chiuso a quota EUR16,63 - Jefferies ha iniziato la copertura stabilendo il fair value a EUR14,80.

Sul Mid-Cap, fra la minoranza del gruppo rialzista, Alerion ha portato a casa il 3,8%, dopo lo 0,6% di passivo della seduta precedente.

Bene anche Piaggio, che ha chiuso con saldo attivo dell'1,8% a EUR3,72. Il titolo ha toccato il massimo di 52 settimane a EUR3,74.

Anima Holding ha ceduto il 2,0% dopo aver fatto sapere lunedì che la raccolta netta di risparmio gestito - escluse le deleghe assicurative di Ramo I - del gruppo nel mese di gennaio 2023 è stata positiva per EUR34,0 milioni. A fine gennaio le masse gestite complessivamente dal gruppo si attestano quindi a oltre EUR182,43 miliardi, in calo rispetto a EUR201,70 miliardi registrati al 31 gennaio 2022.

Banca Monte dei Paschi ha lasciato sul parterre il 4,7%, in attesa della pubblicazione dei risultati in calendario per oggi.

Saras ha chiuso sotto del 4,8%, con la company dell'oil che termina la terza sessione di fila con il segno ribassista.

Sullo Small-Cap, Gequity ha recuperato nel finale dopo buona parte della seduta fra i ribassisti chiudendo flat a EUR0,0124. Sul titolo si è registrato un alto volume di scambi, con quasi 1,5 milioni di pezzi passati di mano rispetto a una media giornaliera a tre mesi di quota 473.000 unità.

Restart ha ceduto invece il 3,8%. Alto volume di scambi anche su questo titolo, con oltre 134.000 pezzi rispetto alla media a tre mesi di 23.800.

Risanamento - in rosso del 2,0% - ha fatto sapere giovedì di aver preso visione dei risultati preliminari per il 2022, per cui la società ha riportato un risultato netto negativo per EUR53,8 milioni da EUR24,9 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

Nota positiva invece per Trevi Finanziaria Industriale che è salita del 4,0%, alla sua quarta seduta da rialzista.

Tra le PMI, Frendy Energy ha terminato in rosso del 7,9% a EUR0,2320, dopo l'attivo di venerdì con il 3,3%. Il titolo veniva in precedenza da quattro sedute da ribassista.

Alfonsino è salito invece del 3,4% a EUR1,0180. Il titolo ha quasi raddoppiato il proprio market cap nell'ultimo mese, con un rialzo di oltre il 98%.

ErreDue ha chiuso in rialzo del 2,1%. Venerdì, la società ha fatto sapere di aver firmato un contratto per la realizzazione di un impianto di 750 mc/H di azoto iperpuro con un'azienda "tra le più importanti realtà, a livello nazionale ed internazionale", attiva nel settore della metallurgia. Il contratto di vendita, il cui importo è pari a circa EUR900.000.

Growens ha chiuso invece in rialzo del 5,8%. Venerdì il consiglio di amministrazione approvato la sottoscrizione di un accordo vincolante per la cessione del ramo d'azienda di Growens relativo alla business unit MailUp e delle partecipazioni detenute in Contactlab, Acumbamail, MailUp Nordics e la sua controllata Globase International a TeamSystem per un controvalore complessivo pari a EUR70 milioni su base cash/debt free.

Ha fatto ancora meglio FOS, che ha segnato un più 8,5% a EUR3,97, in attesa dei risultati in pubblicazione per mercoledì.

In Asia, il Nikkei ha chiuso in rosso frazionale a 27.685,47, l'Hang Seng sta raccogliendo lo 0,4% a 21.312,06 e lo Shangai Composite ha chiuso in verde dello 0,3% a 3.248,09.

A New York, lunedì, il Dow Jones ha chiuso in rosso dello 0,1% a 33.891,02, l'S&P ha ceduto lo 0,6% a 4.111,08 mentre il Nasdaq ha perso l'1,0% a 11.887,45.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0733 contro USD1,0724 di lunedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2027 da USD1,2011 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD82,15 al barile contro USD80,36 al barile di lunedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.873,39 l'oncia da USD1.868,44 l'oncia di lunedì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di martedì, alle 0845 CET, focus sul saldo delle bilancia commerciale della Francia.

Alle 1430 CET, spazio al saldo della bilancia commerciale degli USA mentre alle 1840 CET è atteso un discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Alle 2230 CET, occhi alle scorte settimanali di petrolio.

Fra le società, sono in arrivo i risultati di Banca Monte dei Paschi, Popolare di Sondrio, Banco BPM e FinecoBank.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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