(Alliance News) - Le piazze europee dovrebbero aprire in ribasso martedì, con i mercati che valutano i commenti "aggressivi" dei responsabili delle politiche monetarie statunitensi, in vista del dato chiave dell'inflazione statunitense giovedì.

I listini di New York hanno chiuso con andamenti contrastanti. Il Dow Jones Industrial Average è calato dello 0,3% e l'S&P 500 dello 0,1%, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,6%.

"Il Fedspeak finora quest'anno ha per lo più ribadito i messaggi da falco del presidente Powell dalla riunione di dicembre. Pesando sul sentiment azionario degli Stati Uniti durante la notte, i funzionari hanno continuato a spingere contro qualsiasi pensiero di tagli prematuri quest'anno, in un tentativo di inasprire le condizioni finanziarie o mandare le azioni al ribasso, se possibile", ha commentato l'analista di SPI Asset Management Stephen Innes.

Il capo della Fed di San Francisco Mary Daly ha affermato che i tassi probabilmente supereranno il 5% prima che il consiglio di amministrazione decida di interrompere il ciclo rialzista, mentre il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic ha indicato un livello simile, ma ha aggiunto che non dovrebbero essere modificati per "molto tempo".

I commenti hanno inferto un duro colpo agli investitori che speravano in un cambio di rotta nel corso dell'anno.

"Dovremo solo mantenere la nostra determinazione", ha detto Bostic al Rotary Club di Atlanta. "Non sono un "pivotal guy". Penso che dovremmo fermarci e restare su quel livello e lasciare che la politica monetaria funzioni".

Tutti gli occhi sono ora puntati sulla pubblicazione dei dati sull'indice dei prezzi al consumo giovedì, che potrebbero svolgere un ruolo chiave nella prossima riunione politica della Fed alla fine del mese.

Così, il FTSE Mib sta cedendo 152,00 punti, dopo avere chiuso in rialzo dello 0,8% a 25.385,09 ieri sera.

Fra i listini minori, lunedì, il Mid-Cap ha guadagnato l'1,9% a 41.634,71, lo Small-Cap è salito dell'1,5% a 28.873,29 e l'Italia Growth ha finito in attivo dello 0,5% a 9.456,54.

Il FTSE 100 segna una lettura ribassista di 40,50 punti, il CAC 40 di Parigi cede 51,00 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte sta cedendo 100,00 punti.

Sul listino principale di Piazza Affari, lunedì, buoni acquisti su Ferrari, che si è portato avanti del 3,4%. Sul titolo si segnala che Citigroup ha portato al rialzo il target price a EUR216,00 da EUR250,00.

Telecom Italia è salito del 5,6%, prendendo la testa del listino.

Banca Mediolanum - su dell'1,9% - lunedì ha comunicato i risultati commerciali del mese di dicembre, pari a EUR1,70 miliardi. La raccolta netta totale è pari a EUR1,25 miliardi. La raccolta netta in risparmio gestito è pari a EUR710 milioni, mentre i nuovi finanziamenti erogati sono pari a EUR430 milioni.

Fa bene anche Azimut, su del 2,3% dopo aver fatto sapere lunedì di aver registrato a dicembre 2022 una raccolta netta complessiva di EUR1,2 miliardi. Ciò porta la raccolta fondi 2022 a EUR8,5 miliardi, al di sopra della fascia alta del target di EUR6 – 8 miliardi per l'intero anno.

Fra i pochi ribassisti, ERG ha ceduto l'1,6%. Sul titolo si segnala che Morgan Stanley ha tagliato il target price a EUR29,00 da EUR31,00. CNH Industrial è l'unico titolo della Galassia Agnelli a chiudere al ribasso, giù del 2,4%.

Sul segmento cadetto, Anima Holding è salito dell'1,2%. La raccolta netta di risparmio gestito - escluse le deleghe assicurative di Ramo I - nel mese di dicembre 2022 è stata positiva per EUR253 milioni, per un totale da inizio anno positivo per oltre EUR1,6 miliardi, che raggiunge EUR2,4 miliardi comprendendo anche le deleghe di Ramo I. A fine dicembre le masse gestite complessivamente dal Gruppo Anima si attestano a oltre EUR177 miliardi.

Fa meglio di tutti Banca Monte dei Paschi, che è salito di circa il 12% dopo due sedute in rosso.

"Monte Paschi recupera di slancio una capitalizzazione di Borsa almeno superiore all'importo dell'ultima ricapitalizzazione e si candida a essere una delle possibili buone sorprese di questo 2023. Merito delle rassicurazioni offerte dal ceo Luigi Lovaglio e delle parole di fine anno di Giorgia Meloni che vuole 'più poli bancari italiani'", ha commentato Francesco Bonazzi, columnist di Alliance News.

"A dare una mano al titolo, oggi, sono state le parole consegnate sabato dal capo azienda Lovaglio al 'Sole 24 Ore'. L'ex numero uno del Valtellinese ha ricordato che dopo la ricapitalizzazione e con l'uscita di 4.000 dipendenti, con riduzione dei costi pari a EUR300 milioni annui, la banca di Rocca Salimbeni può davvero centrare l'obiettivo di EUR700 milioni di utili lordi nel 2024".

Sullo Small-Cap, buoni acquisti su algoWatt, che ha segnato un attivo del 7,1% puntando alla terza seduta da concludere sul lato dei rialzisti.

Il Gruppo SAES - con prezzo a EUR29,35 in rialzo del 25% - lunedì ha informato di aver sottoscritto un accordo vincolante con la società statunitense Resonetics per la cessione a quest'ultima del business del Nitinol e, in particolare, delle società controllate statunitensi Memry Corporation e SAES Smart Materials. Il perimetro della cessione comprende l'intero processo di produzione di SAES nel citato mercato, integrato verticalmente (dalla fusione della lega di Nitinol fino alla produzione di componenti) e localizzato interamente negli USA.

Fra le PMI, Almawave è salito del 3,1%, invertendo la rotta dopo tre sedute fra i ribassisti.

Neursoft ha fatto meglio di tutti e vola con un rialzo di oltre il 28%.

SolidWorld Group - in verde dello 0,9% - lunedì ha comunicato l'apertura di una nuova sede a Dubai, negli Emirati Arabi, tramite la società di nuova costituzione SolidWorld Middle East DMCC, controllata al 60% da SolidWorld Group e il restante 40% è detenuto da figure professionali operative e già azionisti dell'Emittente.

"Con questa iniziativa concretizziamo uno degli obiettivi strategici alla base della quotazione", ha spiegato Roberto Rizzo, fondatore e presidente di SolidWorld Group.

Fra le piazze asiatiche, l'Hang Seng sta cedendo lo 0,4%, lo Shanghai Composite ha ceduto lo 0,2%, mentre il Nikkei ha raccolto lo 0,8%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0732 contro USD1,0748 di lunedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2157 da USD1,2198 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD79,31 al barile da USD80,03 al barile di ieri sera. L'oro, invece, scambia a USD1.872,45 l'oncia da USD1.880,45 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario economico di martedì, alle 0900 CET, la Spagna renderà nota la produzione industriale del paese.

Oltreoceano, alle 1200 CET, è la volta del rapporto sull'ottimismo nelle piccole imprese statunitensi.

Alle 1400 CET, di nuovo in Spagna, verrà reso noto l'indice di fiducia dei consumatori.

Alle 1500 CET, negli Stati Uniti, è atteso il discorso del presidente della Fed Powell.

Tra le società quotate a Piazza Affari, non sono previste particolari comunicazioni.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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