Sotto il nuovo Amministratore Delegato Pietro Labriola, l'ex monopolista telefonico TIM sta cercando di rivedere la sua attività, incentrata sulla cessione del controllo della rete fissa a CDP, per raccogliere liquidità e ridurre il debito.

CDP a sua volta fonderebbe gli asset di rete di TIM con quelli della rivale più piccola Open Fiber. Il finanziatore statale, che detiene una partecipazione del 60% in Open Fiber, è anche il secondo maggior investitore di TIM dietro il gruppo francese Vivendi.

Tuttavia, Alessio Butti, legislatore e responsabile della politica delle telecomunicazioni di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, ha dichiarato in un comunicato che il suo partito è contrario a qualsiasi piano di vendita dell'infrastruttura di TIM.

"Abbiamo bisogno di uno schema diverso che protegga i lavoratori di TIM, con CDP che detiene una quota di maggioranza e di controllo in modo da garantire la gestione della rete italiana", ha detto Butti.

"Siamo fortemente contrari al piano di vendita della rete fissa di TIM", ha aggiunto.

Trovare una soluzione a lungo termine per i problemi di TIM è stato un problema di lunga data per l'azienda e i suoi stakeholder.

La più grande azienda di telecomunicazioni in Italia è gravata da un debito netto di 24,6 miliardi di euro e deve fare i conti con la contrazione dei ricavi nel suo mercato domestico, fortemente competitivo.

L'ultimo piano prevede l'eliminazione di migliaia di posti di lavoro da una forza lavoro nazionale di oltre 40.000 persone.

Giovedì Labriola ha detto che i colloqui sul progetto di rete unica non sono stati interrotti dal crollo del governo del Primo Ministro Mario Draghi, che ha aperto la strada alle elezioni nazionali lampo del 25 settembre.

CDP non è stata immediatamente disponibile per un commento.

Nelle ultime settimane, Fratelli d'Italia ha ripetutamente chiesto a CDP di interrompere i colloqui con TIM fino all'insediamento di un nuovo governo.

In base ad un patto non vincolante siglato a maggio, CDP dovrebbe presentare un'offerta preliminare per la rete di TIM nelle prossime settimane, con l'obiettivo di concludere un accordo finale entro la fine di ottobre, hanno detto le fonti.

Butti ha detto che il suo partito non si oppone alla creazione di un'unica rete a banda larga che combini gli asset di rete di TIM con quelli di Open Fiber, ma il partito vuole che questo sia il punto focale delle operazioni di TIM in futuro.