L'Italia vuole mantenere il controllo delle attività strategiche di Telecom Italia (TIM) in qualsiasi potenziale offerta di acquisizione, ha detto mercoledì il ministro dell'Industria Giancarlo Giorgetti.

TIM ha ricevuto un approccio non vincolante da 10,8 miliardi di euro (12,27 miliardi di dollari) dalla società di private equity statunitense KKR, che mira a portare il più grande gruppo telefonico italiano a livello privato.

L'ex monopolio telefonico possiede la più grande infrastruttura di telecomunicazioni in Italia e il governo ha il potere di bloccare qualsiasi accordo che coinvolga beni considerati di interesse nazionale. KKR ha subordinato la sua offerta al sostegno del consiglio di amministrazione di TIM e del governo.

Alla domanda se l'offerta di KKR potrebbe mettere in pericolo un piano sostenuto dal Tesoro per fondere i beni di TIM con quelli di Open Fiber, sostenuta dallo stato, Giorgetti ha detto: "Il governo rispetta il mercato, ma qualsiasi offerta di acquisto deve tenere conto di un quadro in cui lo stato non può rinunciare al controllo".

(1 dollaro = 0,8802 euro) (Relazione di Giuseppe Fonte, scrittura di Elvira Pollina; modifica di Agnieszka Flak e Jane Merriman)