(Alliance News) - Piazza Affari apre in calo come previsto la seduta di giovedì, dopo che gli indici americani e asiatici hanno perso terreno a seguito della decisione della Federal Reserve di aumentare i tassi dello 0,50%.

A preoccupare i mercati non è il rialzo della Fed, atteso da tutti, bensì le parole del presidente della banca centrale statunitense, Jerome Powell, che ha aperto a ulteriori aumenti dei tassi e al fatto che i tassi resteranno a livelli elevati per diverso tempo.

Il FTSE Mib ha aperto in calo dello 0,6% a 24.422,60, il Mid-Cap è in ribasso dello 0,9% a 40.256,19, lo Small-Cap cede lo 0,3% a 28.254,30 e l'Italia Growth è in rosso dello 0,1% a 9.406,10.

Il FTSE 100 di Londra segna un ribasso dello 0,8% a 7.437,37, il CAC 40 di Parigi perde l'1,0% a 6.663,22 e il DAX 40 di Francoforte è in rosso dello 0,8% a 14.350,16.

Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, parte bene Telecom Italia, con un rialzo dell'1,8%, dopo le indiscrezioni delle ultime ore relative a un interesse da parte del fondo infrastrutturale GIP sulla rete dell'ex monopolista.

Secondo alcune fonti, GIP punterebbe a rilevare la rete di TIM insieme a KKR e a Cassa Depositi e Prestiti ma il governo spinge per ricevere un'offerta entro la fine dell'anno, in modo da prendere decisioni in merito all'inizio del prossimo anno e sperando di evitare ulteriori perdite di cassa per TIM.

UniCredit guadagna l'1,0% dopo aver comunicato giovedì che la Banca Centrale Europea ha stabilito che il requisito patrimoniale Pillar 2 è di 200 punti base.

UniCredit è tenuta a rispettare - dal prossimo 1 gennaio - un CET 1 ratio del 9,20%, un Tier 1 ratio dell'11,08% e un Total Capital ratio del 13,58%. Al 30 settembre scorso, la banca registrava un CET 1 ratio fully loaded del 15,41%, un CET 1 ratio transitional del 16,04%, un Tier 1 ratio del 17,94% e un Total Capital ratio del 20,76%.

"Non vi è quindi alcun impatto sulle politiche distributive di UniCredit per il 2022 e per il futuro, sul funding plan né sul target di capitale, che rimangono come da guidance. Il buffer Maximum Distributable Amount al 30 settembre 2022 era molto ampio e pari a 635 punti base e il livello pro forma per il P2R sarebbe di 621 punti base", ha spiegato la banca.

Quasi tutto il resto del Mib è in rosso in avvio, con Moncler che fa peggio di tutti, complice un calo del 2,0%.

Sul Mid-Cap, anche Credem - in calo dello 0,4% - ha comunicato che la Banca Centrale Europea ha confermato, per il 2023, il requisito di Pillar 2 per l'istituto all'1,00%, collocandolo tra i migliori in Italia e in Europa tra le principali banche vigilate direttamente da Francoforte.

Conseguentemente, il requisito patrimoniale complessivo, che indica il livello minimo di capitale da rispettare a fronte delle attività svolte dal gruppo e a tutela dei risparmiatori, per il 2023, ammonta al 7,56% per quanto riguarda il CET 1 ratio. I requisiti per il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono invece rispettivamente fissati a 9,25% e 11,5%.

Al 30 settembre 2022, tutti i coefficienti patrimoniali del gruppo sono ampiamente superiori ai requisiti: in particolare, il CET 1 ratio a livello di Credemholding era pari al 13,68%, con un buffer rispetto al requisito SREP tra i più ampi del sistema e pari a oltre 600 basis point.

Meglio di tutti, sul listino, fa Juventus, che guadagna il 3,6%, ed è anche il titolo più scambiato, con 3,3 milioni di azioni passate di mano in pochi minuti.

Sul fondo, invece, male OVS, in rosso del 3,2%, nel giorno in cui sono attesi i conti intermedi del retailer.

Tra le società a bassa capitalizzazione, Servizi Italia vola con l'11% di rialzo in avvio.

Il titolo più scambiato è quello di Aedes SIIQ, che apre in rialzo dell'1,1% e che vede passare di mano 2,8 milioni di azioni poco dopo il suono della campanella. Ieri, il consiglio di amministrazione della società ha preso atto delle dimissioni del presidente Giovanni Barbara e degli altri consiglieri dopo l'operazione di acquisizione da parte di Domus del 55% del capitale sociale di Aedes.

Il consiglio di amministrazione, sotto la presidenza di Benedetto Ceglie, ha deliberato di nominare per cooptazione Samuele Cappelletti, Salvatore Marangella, Paolo Matteucci e Riccardo Rattellini quali nuovi consiglieri di Aedes.

Il nuovo board ha inoltre nominato l'attuale vicepresidente, Benedetto Ceglie, quale nuovo presidente e ha altresì deliberato la nomina di Paolo Matteucci alla carica di amministratore delegato.

Sul mercato alternativo del capitale di Piazza Affari, con ancora pochi titoli interessati da scambi in avvio, Illa crolla con un calo del 14% in avvio e Casasold cede il 7,4%.

Redelfi sale dello 0,3% mentre Altea Green Power guadagna l'1,4% dopo aver comunicato giovedì di aver avviato una joint venture per lo sviluppo di battery energy storage systems stand alone in USA, con la costituzione della società di diritto americano RAL Green Energy Corporation.

RAL Corp, partecipata in modo paritetico dalle due società, subentrerà entro fine anno a Redelfi Corporation nella partnership con il socio USA Elio Energy Group, acquisendo la quota di controllo, pari al 65%, del capitale sociale della società BESS Power, a cui apporterà le risorse finanziarie necessarie per lo sviluppo.

Il piano prevede l'implementazione - in un periodo di quattro anni – di una pipeline di impianti BESS stand alone. L'investimento totale pianificato da RAL sarà pari a circa EUR5 milioni, finanziato con risorse disponibili, con la creazione di una pipeline di progetti di potenza pari a circa 1,4 GW e un rendimento annuo atteso sull'investimento superiore al 30%.

In Asia, il Nikkei ha chiuso giovedì in calo dello 0,4% a 28.051,70, lo Shanghai Composite ha ceduto lo 0,3% a 3.168,65 e l'Hang Seng sta lasciando sul parterre l'1,6% a 19.368,59.

Alla chiusura di mercoledì, a New York, il Dow ha perso lo 0,4% a 33.966,35, il Nasdaq è sceso dello 0,8% a 11.170,89 e l'S&P 500 ha ceduto lo 0,6% a 3.995,32.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0640 contro USD1,0656 di mercoledì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2364 da USD1,2415 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD82,15 al barile da USD82,35 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.777,57 l'oncia da USD1.810,48 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macro di giovedì, alle 1300 CET, arriverà la decisione sul tasso d'interesse della Bank of England mentre, alle 1415 CET, sarà la volta di quella della BCE, con conferenza stampa della presidente, Christine Lagarde, alle 1445 CET.

Dagli USA, alle 1430 CET, focus sul dato sulle vendite al dettaglio e sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione.

Alle 1730 CET, invece, si terrà un'asta dei buoni del Tesoro USA a 4 e 8 settimane.

Fra le società di Piazza Affari, sono attesi i conti di OVS.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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