(Alliance News) - Piazza Affari chiude in lieve rialzo la seduta di martedì, in una giornata contrassegnata dal peggioramento del morale degli investitori dell'Eurozona.

L'indicatore ZEW del sentiment economico per l'Eurozona ha continuato a crollare nel mese di agosto, scendendo di 25,8 punti al minimo da nove mesi di 17,9, ben al di sotto delle previsioni di 35,4.

Si tratta del secondo mese consecutivo di deterioramento dell'indicatore del morale, in un contesto di continua incertezza sulle prospettive economiche e sulla direzione delle politiche monetarie.

Il FTSE Mib ha chiuso martedì in rialzo dello 0,3% a 32.006,45, il Mid-Cap è salito dello 0,2% a 45.206,76, lo Small-Cap ha ceduto lo 0,1% a 27.816,82 e l'Italia Growth ha finito sostanzialmente in parità a 7.869,11.

Il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rialzo dello 0,3%, il CAC 40 di Parigi ha guadagnato lo 0,3% e il DAX 40 di Francoforte è salito dello 0,5%.

Sul Mib, Nexi fa meglio di tutti, con un rialzo del 2,4% e un prezzo alla chiusura di EUR5,8140. Le azioni sono tra le più scambiate del listino, con quasi 5,0 milioni di pezzi passati di mano.

Brunello Cucinelli sale dell'1,5% e segue la paytech, con le azioni che arrivano a EUR84,00 ciascuna, seppur con volumi di scambi decisamente sotto la media.

Telecom Italia ha invece chiuso sul fondo, complice un ribasso dell'1,5%. L'ex monopolista, insieme a Impulse I - consorzio guidato da Ardian - e Daphne 3, ha raggiunto un accordo per la cessione della quota residua del 10% detenuta da TIM nel capitale sociale della holding Daphne 3, che detiene il 29,9% del capitale sociale di Inwit, che ha guadagnato lo 0,4% oggi.

L'accordo si basa su una valutazione delle azioni Inwit pari a EUR10,43 e comporta per TIM un incasso, aggiuntivo rispetto alla guidance 2024, di circa EUR250 milioni, tenendo conto dell'indebitamento netto esistente a livello di Daphne 3.

Bene invece Hera, migliore tra le utility, con un aumento dell'1,4% che porta il valore delle azioni a EUR3,34 ciascuna.

Sul Mid-Cap, PharmaNutra è salita dell'1,7%, alla sua terza seduta con candela rialzista.

Alerion invece ha fatto meglio di tutti, complice un rialzo del 4,0%, dopo due sedute da ribassista e con prezzo di EUR15,78.

Cembre è salita dell'1,3%, facendo seguito all'1,1% di aumento con cui ha chiuso lunedì sera.

OVS inverte il calo iniziale e sale dello 0,1% a fine seduta%, dopo aver comunicato di aver acquistato - nel periodo tra il 5 agosto e il 9 agosto - 520.594 azioni ordinarie proprie. Il prezzo unitario medio è stato di EUR2,4051, per un controvalore complessivo di poco meno di EUR1,3 milioni.

Ribasso marcato invece per Zignago Vetro, che ha ceduto il 4,0%, alla sua quarta seduta di fila da ribassista e con prezzo di EUR10,48 per azione.

Sullo Small-Cap, Bastogi è salita del 2,6% a EUR0,3960 per azione, dopo il 3,0% di rosso della vigilia, e con massimo di giornata a quota EUR0,4030.

Landi Renzo ha perso lo 0,2% nonostante un avvio positivo e dopo l'1,4% di rialzo della vigilia.

Fra le PMI, Defence Holding è salita del 4,2% a EUR3,48 dopo lo 0,3% di flessione della vigilia.

Circle - in calo dello 0,3% - martedì ha comunicato di aver firmato un importante contratto con un porto mediterraneo per l'implementazione di servizi avanzati di Port Community System (PCS). L'accordo è del valore di oltre EUR150.000.

Askoll Eva ha chiuso su dell'1,9% dopo aver aperto giù di oltre il 10% e dopo due sedute chiuse in rosso.

Ambromobiliare ha perso invece il 4,3%, in quella che è stata la sua terza seduta consecutiva tra i loser.

A New York, il Dow sale dello 0,5% a 39.554,55, il Nasdaq guadagna l'1,7% a 17.069,71 e l'S&P 500 è in rialzo dell'1,1%.

I listini sono saliti dopo che US Bureau of Labor Statistics ha fatto sapere che i prezzi alla produzione degli USA sono aumentati dello 0,1% su base mensile a luglio dopo l'aumento dello 0,2% a giugno e al di sotto delle previsioni dello 0,2%.

Su base annua, l'inflazione dei prezzi alla produzione è scesa al 2,2% rispetto al 2,7% rivisto al rialzo di giugno.

Il tasso core è rimasto invariato su base mensile, mentre ha registrato un valore del 2,4% su base annuale, ben al di sopra delle previsioni dello 0,2% e del 2,7% rispettivamente, e rispetto allo 0,3% e al 3% rispettivamente di giugno.

Chris Beauchamp, Chief Market Analyst presso IG, ha dichiarato: "Sembra un "ritorno alla normalità" per i mercati poiché i titoli tecnologici guidano di nuovo la strada al rialzo dopo il PPI statunitense. Il dato ha dato coraggio agli investitori assediati, che rimangono nervosi dopo la volatilità della scorsa settimana. A parte la carneficina dello yen e del Nikkei, quello della scorsa settimana sembra molto simile a un normale pullback in un anno altrimenti forte e i timori di recessione, come le aspettative di un taglio più drastico dei tassi, sono stati ridimensionati nelle ultime sedute".

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0954 contro USD1,0933 di lunedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,22827 da USD1,2788 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent si quota a USD81,26 al barile contro USD80,54 al barile di lunedì in chiusura. L'oro scambia invece a USD2.470,43 l'oncia da USD2.448,24 l'oncia di venerdì sera.

Il calendario macroeconomico di mercoledì prevede l'inflazione britannica, alle 0800 CEST, seguita da quella francese, alle 0845 CEST, e dai dati sui prezzi delle case in UK, in arrivo alle 1030 CEST.

I dati del Prodotto Interno Lordo, della disoccupazione e delal produzione industriale dell'Eurozona verranno rilasciati alle 1100 CEST.

Nel pomeriggio, focus sui mutui USA, alle 1300 CEST, e sull'inflazione degli States, alle 1430 CEST. Le scorte di greggio verranno rese note alle 1630 CEST.

Tra le società di Piazza Affari, non sono previsi particolari eventi.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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