(Alliance News) - Gli indici europei si muovono senza una direzione univoca mercoledì, con i mercati in modalità attendista tra tensioni geopolitiche persistenti e importanti eventi di policy monetaria.

Gli operatori continuano a monitorare da vicino l'evoluzione del conflitto tra Israele e Iran, giunto al sesto giorno senza segnali concreti di de-escalation. I timori di un allargamento del conflitto, potenzialmente con un coinvolgimento diretto degli USA, sono stati acuiti dalle dichiarazioni del presidente Donald Trump, che ha chiesto la "resa incondizionata" di Teheran, alimentando la domanda di asset rifugio e comprimendo il sentiment di rischio.

Parallelamente, l'attenzione resta puntata sulla Federal Reserve, che si riunisce oggi. Sebbene il mercato sconti con elevata probabilità il mantenimento del Fed funds rate invariato, il focus degli investitori sarà rivolto all'aggiornamento delle proiezioni macroeconomiche e al dot plot, in cerca di indicazioni sulla tempistica di eventuali tagli futuri.

Sul fronte europeo, i dati macro hanno mostrato un rallentamento dell'inflazione nel Regno Unito, con il tasso annuo al consumo sceso al 3,4% a maggio, lievemente sotto le attese. Tuttavia, il livello resta ancora elevato su base storica, rafforzando l'ipotesi che la Bank of England possa mantenere un approccio prudente nei prossimi meeting.

A Milano, è rialzista l'8% dei titoli, ribassista l'11%, invariato il 3% mentre non viene scambiato ancora il 78% delle azioni.

Il FTSE Mib così sta segnando un rialzo dello 0,3% a 39.487,40 punti e un put/call ratio che tocca un valore di 2,33.

Il Mid-Cap è in calo frazionale a 53.570,38, lo Small-Cap sale dello 0,5% a 30.979,51 e l'Italia Growth guadagna lo 0,1% a 8.088,93.

Fra le principali piazze finanziarie europee, il FTSE 100 di Londra avanza dello 0,2% così come il CAC di Parigi mentre il DAX 40 di Francoforte sale dello 0,1%.

Sul Mib, parte bene Telecom Italia, che avanza dello 0,9% a EUR0,3918, alla sua terza candela rialzista.

Brunello Cucinelli avanza invece dello 0,7%, anch'esso in direzione per la sua terza sessione da chiudere in saldo attivo.

UniCredit - in verde dello 0,2% - ha comunicato di aver emesso un'obbligazione subordinata Tier 2 con scadenza a 12 anni, richiamabile dopo sette anni, rivolta agli investitori istituzionali. L'importo emesso è pari a EUR1 miliardo per quella che è la prima emissione Tier 2 del 2025 e che pagherà una cedola fissa del 4,175% fino a giugno 2032, in virtù di un prezzo di emissione del 99,9%, equivalente a uno spread di 180 punti base rispetto al tasso mid swap di riferimento.

Pirelli - in passivo dello 0,5% - ha comunicato che il socio Camfin ha trasmesso un estratto aggiornato del patto parasociale relativo alla società. Il documento conferma, secondo Camfin, l'assenza di un soggetto in grado di esercitare il controllo su Pirelli e la valutazione tiene conto dell'esito dell'assemblea del 12 giugno, dove il bilancio 2024 è stato approvato con il 57,1% dei voti favorevoli e il 42,9% contrari, corrispondenti alla quota di MPI Italy.

Iveco cede invece l'1,8% a EUR15,70 per azione, dopo l'1,1% di rosso della seduta precedente.

Sul Mid-Cap, NewPrinces sta avanzando dell'1,4% a EUR16,94 per azione, rialzando la testa dopo quattro sedute da ribassista.

Technogym avanza invece dell'1,2%, alla sua terza candela rialzista consecutiva.

OVS - in attivo del 3,1% - ha comunicato martedì di aver chiuso il primo trimestre con un fatturato in lieve aumento su base annua, a EUR354 milioni da EUR352 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. L'Ebitda adjusted è invece lievemente calato, a EUR28,1 milioni da EUR29,7 milioni, per via dell'impatto inflattivo sui costi di struttura.

In nota negativa, fra i numerosi, Industrie de Nora chiude il listino cedendo l'1,0%, alla sua sesta candela bearish consecutiva se confermata alla chiusura.

Sullo Small-Cap, Beewize porta il prezzo al rialzo del 6,1% a EUR0,4530, in scia al verde della vigilia con il 2,4%.

Geox - in verde dell'1,4% - ha comunicato martedì che l'aumento di capitale in opzione deliberato ad aprile è stato integralmente sottoscritto, per un controvalore complessivo di EUR29,9 milioni. Sono state emesse 107,7 milioni di nuove azioni, abbinate ad altrettanti warrant. Solo oggi, sono stati esercitati 6,8 milioni di diritti inoptati, con la sottoscrizione di circa 2,8 milioni di nuove azioni. I restanti 36 diritti sono stati garantiti dall'azionista di controllo, LIR Srl, che ha sottoscritto le ultime 15 azioni.

Class Editori cede invece il 5,0%, riportando il prezzo a quota EUR0,47, facendo seguito a due candele giornaliere bearish dopo il rally delle sessioni precedenti.

Bastogi cede invece il 2,1%, in scia allo 0,9% di saldo passivo di martedì sera. Il titolo dall'inizio del 2025 ha comunque incrementato il market cap del 35%.

Fra le PMI, Impianti si spinge avanti del 6,0%, dopo lo 0,9% di rosso della seduta precedente.

Cloudia Research avanza invece del 4,4%, dopo l'1,9% di rosso della vigilia.

DBA Group - in verde dello 0,7% - ha comunicato martedì di aver avviato un programma di buyback fino a un massimo di 120.000 azioni proprie. Nello specifico, il prezzo di acquisto dovrà essere pari a un corrispettivo non inferiore al 20% e non superiore al 20% del prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione.

Fra i ribassiti si segnala Compagnia dei Caraibi, che cede il 6,0% fissando il prezzo a EUR0,30 e portando il passivo da inzio anno al 40%.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei è salito dello 0,9%, l'Hang Seng sta facendo un passo indietro dell'1,2% mentre lo Shanghai Composite ha segnato un rialzo frazionale.

A New York, ieri sera, il Dow ha ceduto lo 0,7%, il Nasdaq ha ceduto lo 0,9%, mentre l'S&P 500 ha fatto un passo indietro dello 0,8%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,1515 da USD1,1513 di martedì sera mentre la sterlina scambia invece a USD1,3459 da USD1,3502 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent scambia a USD75,91 al barile da USD75,01 al barile della chiusura precedente mentre l'oro vale USD3.384,22 l'oncia da USD3.387,47 l'oncia della vigilia.

Mercoledì, il calendario economico prevede alle 1100 CEST il rilascio del dato sull'inflazione dell'Eurozona e, mezzora dopo, sull'asta di bund tedeschi con scadenza a 30 anni.

Dalle 1300 CEST, occhi ai dati sui mutui, sulle vendite al dettaglio e sulle scorte di petrolio greggio degli USA.

Il clou di giornata è alle 2000 CEST, con la decisione della Federal Reserve sui tassi, seguita dalla conferenza del presidente, Jerome Powell, mezzora dopo.

Tra le società di Piazza Affari, sono attesi i risultati di Bestbe Holding.

Di Maurizio Carta, Alliance News Reporter

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