ROMA (MF-DJ)--Una roadmap in 45 punti molto dettagliata, per obiettivi, passi compiuti e ancora da compiere, modalità di verifica del traguardo centrato. È il documento che rivela come Palazzo Chigi conta di raggiungere entro il 30 giugno tutti gli investimenti e le riforme che condizionano l'erogazione della seconda tranche del Pnrr.

In ballo, scrive Repubblica, ci sono 24,1 miliardi, da cui vanno scontati i fondi che l'Italia ha già incassato lo scorso anno come anticipo, e dunque un assegno da 21 miliardi, che si rischia di perdere se non si centrano ben 45 "milestones e target". Ma ad oggi, assicurano dalla presidenza del Consiglio, il rischio non c'è, non si registrano particolari ritardi. Ad aprile sono stati raggiunti 14 obiettivi, entro il 31 maggio si punta a portare il contatore fino a 30, per poi chiudere gli ultimi 15 progetti a giugno. I ministeri più impegnati in questo semestre sono quello per la Transizione ecologica che ha 11 obiettivi, di cui otto da completare, i ministeri della Cultura e della Sanità, con cinque target ciascuno da realizzare, l'Università con quattro.

Gli uffici che fanno capo al premier Mario Draghi e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli sono impegnati in una fitta agenda di riunioni con ministeri e amministrazioni coinvolte. Il metodo di lavoro è scandito da passaggi intermedi per arrivare al risultato finale. Non mancano ostacoli, un investimento per sostenere le imprese che partecipano alla realizzazione degli Ipcei (Importanti progetti di comune interesse europeo) è ad esempio in stand by mentre è in corso un'interlocuzione con la Commissione Ue, ma il documento che dettaglia la tabella di marcia indica la soluzione tecnica per centrare anche questo obiettivo.

Intanto il contatore scorre. Ieri la Camera ha approvato la riforma degli appalti, manca il via libera finale del Senato poi sarà centrato l'obiettivo entro il semestre. E sul fronte del 5G, dopo i 45 milioni per le isole minori, il ministro Roberto Colao ha annunciato l'assegnazione di 3,4 miliardi di "Italia a 1 Giga" per portare Internet veloce a circa 7 milioni di indirizzi civici in tutta Italia. Sul bando da 3,6 miliardi lo Stato ha risparmiato 260 milioni: 1,8 miliardi sono andati a Open Fiber, con otto lotti, e 1,6 miliardi a Tim, con sei.

Entro giugno si punta a chiudere il progetto Caput Mundi, per un turismo sostenibile e grandi eventi turistici a Roma e sempre entro questo mese è prevista la realizzazione anche degli investimenti in sanità, che vanno da 1.350 case di comunità alla digitalizzazione degli ospedali e una spinta alla telemedicina per l'assistenza a distanza. C'è poi scuola 4.0, per trasformare 100 mila classi in ambienti innovativi e digitali. E nell'ultimo decreto Pnrr è stata approvata la riforma del reclutamento degli insegnanti, anche se con Bruxelles sarebbe in corso un'interlocuzione sull'idoneità dei meccanismi di incentivazione per gli scatti salariali. Il Mef, infine, punta a chiudere entro un mese il pacchetto contro l'evasione ed entro maggio la ripartizione della spending review tra i ministeri: vanno tagliati 800 milioni nel 2023, 1,2 miliardi nel 2024 e 1,5 miliardi dal 2025.

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2509:46 mag 2022


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