MILANO (MF-DJ)--I problemi riscontrati da Dazn nell'ultimo weekend calcistico hanno rimescolato ancora una volta le carte in Serie A.

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la Lega è orientata a pubblicare un bando fotocopia per le tre partite in co-esclusiva che restano ancora da assegnare, dopo che l'asse Dazn- Tim ha conquistato il pacchetto principale dei diritti televisivi 2021-2024 per 840 milioni. La delibera di assegnazione all'Ott, peraltro, vincola la Lega a non consentire nel nuovo bando la trasmissione di match in chiaro, restringendo di fatto il novero dei possibili pretendenti.

In questo quadro Sky sarebbe favorita per ottenere le immagini dei tre incontri in co-esclusiva. Benché causato da Comcast, proprietario proprio di Sky, infatti, il recente blocco di Dazn ha convinto gran parte dei presidenti della necessità di mantenere il rapporto con la pay-tv. L'auspicio è che Sky possa superare l'offerta di 87,5 milioni a stagione bocciata nella scorsa tornata e avvicinarsi ai 110-120 milioni immaginati dai club.

Nonostante appaia alla portata, la soluzione dell'estenuante guerra per i diritti tv dipende dalla tenuta del fragile armistizio fra i club. La tregua sta però vacillando pericolosamente. Ieri quattro squadre - Sampdoria, Genoa, Sassuolo e Crotone - hanno scritto al presidente di Lega, Paolo Dal Pino, e al presidente Figc, Gabriele Gravina, per chiedere una riduzione delle maggioranze deliberative in Serie A. "Le maglie strette dello Statuto di Lega consentono a minoranze risicate di 7 associate di attuare in danno delle altre 13 società blocchi sistematici e reciproci di ogni sorta di delibere, routinarie o vitali che siano per l'associazione", recita la lettera visionata da questo giornale. Il riferimento implicito è al blocco di 7 club che ha posto il veto all'ingresso dei private equity nel campionato italiano. Per aggirarlo i quattro firmatari propongono di ridurre da 14 a 11 il numero di voti necessario ad assumere buona parte delle decisioni sulle strategie commerciali.

L'idea è condivisa dal presidente Figc. "C'è una disparità non più tollerabile sui quorum costitutivi e sulle maggioranza deliberative delle leghe, non si procede con il principio della democrazia", ha detto ieri Gravina, "per questo motivo abbiamo invitato la Lega Serie A ad adeguarsi ai principi informatori del Coni e alle regole della Federcalcio". La modifica dello Statuto richiederebbe mesi, ma potrebbe rimettere in gioco l'offerta da 1,7 miliardi avanzata da Cvc, Advent e Fsi per il 10% della media company della Serie A.

red/lab

MF-DJ NEWS

1408:12 apr 2021

(END) Dow Jones Newswires

April 14, 2021 02:13 ET (06:13 GMT)