ROMA (MF-DJ)--Gedi primeggia nell'editoria, Tim nella telefonia e Poste nella consegna di posta e pacchi ma tutti i gruppi italiani sono tallonati dai big internazionali che avanzano e incrementano la quota di mercato in Italia.

E' questa la fotografia scattata dall'Autoritá per le Garanzie nelle Comunicazioni nell'Osservatorio sulle comunicazioni relativo ai primi nove mesi dell'anno.

In termini di copie complessivamente vendute da inizio anno, Gedi è il principale gruppo editoriale (20,3%), seguito da Cairo/Rcs (18,1%), da Caltagirone Editore e Monrif Group, rispettivamente con l'8,7 e l'8,3%.

I principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati generalisti come L'Avvenire, Il Corriere della Sera, Il Messaggero, La Repubblica e La Stampa registrano nei primi nove mesi dell'anno una flessione nella vendita di copie cartacee del 10,9% rispetto al 2021 e una riduzione nella vendita giornaliera di copie in formato digitale leggermente piú contenuta del 7,2%.

Nella telefonia, con riferimento alle linee complessive, Tim è il leader di mercato con il 28,5%, seguita da Vodafone (27,6%) e Wind Tre (24,2%), mentre Iliad raggiunge l'8,7%. Anche nel quadro competitivo degli accessi broadband e ultra-broadband, a fine settembre, Tim si conferma il maggiore operatore con il 40,3%, seguito da Vodafone con il 16,8%, Fastweb con il 14,4% e Wind Tre con il 14,3%.

Nel mese di settembre 2022 circa 44,1 milioni di utenti unici hanno navigato in rete in media. Ai primi posti della graduatoria si confermano l'insieme di siti web e applicazioni che hanno a riferimento i big player internazionali come Alphabet/Google, Meta/Facebook, Amazon e Microsoft, seguiti da quelli di alcuni tra i principali gruppi editoriali nazionali: Rcs Mediagroup, Gedi, IlMeteo, ItaliaOnline.

Il quadro concorrenziale del settore dei servizi di corrispondenza e di consegna pacchi conferma il gruppo Poste Italiane quale principale operatore con una quota complessiva del 34,1%, seppure in flessione di 2,3 punti percentuali su base annua; seguono Amazon (14,4%) e Brt (13,8%), in crescita rispettivamente dell'1,4% e dello 0,4% su base annua.

Per quanto riguarda le piattaforme online, in media, nei primi nove mesi dell'anno, Netflix registra 8,9 milioni di utenti unici (+4,2% rispetto al medesimo periodo del 2021), seguita da Amazon Prime Video con 6,4 milioni di visitatori (+11,5%), ma è Disney+ che realizza la crescita piú intensa (+41,7%), con in media oltre 3,4 milioni di internauti. Anche Dazn cresce l'1,7% rispetto agli utenti medi registrati nei primi nove mesi del 2021, con 2,4 milioni di utenti unici medi.

In tv, la Rai è al top per share mentre La7 è stabile. Nei primi 9 mesi dell'anno, con riferimento agli ascolti medi giornalieri dei principali gruppi editoriali televisivi, la Rai guida la classifica con 3,16 milioni di telespettatori (38% di share) seguita da Mediaset con 3,07 milioni (37%). Rispetto ai corrispondenti dati del 2021, si osserva un calo più intenso per la Rai (500 mila spettatori giornalieri in meno rispetto agli 80 mila in meno di Mediaset). Gli ascolti complessivi di La7 (370mila nel giorno medio) non registrano variazioni di rilievo su base annua. Tendenza analoga si registra nel prime time: nel periodo gennaio-settembre la Rai ha avuto ascolti medi giornalieri per 7,53 milioni (39,4% share), contro i 7,19 di Mediaset (37,6% share), con una flessione dei telespettatori rispetto al corrispondente periodo del 2021 che risulta pari a 1,32 milioni per Rai e a 270 mila per Mediaset. Allo stesso tempo, La7 nel "prime time" registra ascolti pari a 1,04 milioni (5,4% di share), in calo di circa 100mila ascoltatori.

pev

eva.palumbo@mfdowjones.it


(END) Dow Jones Newswires

December 29, 2022 12:01 ET (17:01 GMT)