ROMA (MF-DJ)--Nel segmento della rete mobile, Vodafone risulta market leader (29,1%), seguita da Tim (29%) e Wind Tre (26,1%), mentre Iliad rappresenta il 6,6% del mercato.

E' quanto emerge dai dati dell'Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi oggi dall'Autoritá per le Garanzie nelle Comunicazioni. Considerando il solo segmento delle sim "human", ovvero escludendo le M2M, Iliad raggiunge l'8,8%, mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di 2,5 punti percentuali su base annua, rimane il principale operatore con il 28,2%, seguito da Tim (26,5%).

Nel segmento della rete mobile, le sim complessive, pari a 104,1 milioni a settembre 2020, risultano in flessione su base annua di circa 220.000 unitá; le sim M2M sono cresciute di 2,8 milioni, mentre quelle "solo voce" e "voce+dati" si sono ridotte di 3 milioni di unitá.

Intanto, prosegue a ritmi sostenuti la crescita della banda larga mobile: nei primi 9 mesi del 2020 oltre il 70% delle linee human ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario mensile di dati stimabile in circa 9,2 GB/mese, in crescita del 48% rispetto a settembre 2019.

A fine settembre 2020, nella rete fissa, gli accessi complessivi si sono ridotti di circa 130.000 unitá rispetto al trimestre precedente e di 390.000 unitá rispetto a settembre 2019. In continuitá con quanto emerso nei precedenti aggiornamenti dell'Osservatorio, vengono rilevati significativi cambiamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio. Infatti, se nel settembre 2016 oltre l'85% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo 4 anni questi sono scesi a meno del 40% (con una flessione di 9,6 milioni di linee).

Allo stesso tempo sono sensibilmente aumentati gli accessi tramite tecnologie qualitativamente superiori, in particolare quelle in tecnologia FTTC (+7,06 milioni di unitá), FTTH (+1,16 milioni) e FWA (+ 610.000). Tale dinamica si riflette in un aumento delle prestazioni in termini di velocitá di connessioni commercializzate. Infatti, le linee con prestazioni superiori ai 30 Mbit/s, in 4 anni sono passate da meno del 12,7% al 64,4% del totale delle linee broadband e ultrabroadband. Il quadro competitivo vede Tim quale maggiore operatore con il 42,1%, seguito da Vodafone (16,7%), Fastweb (15,1%) e da Wind Tre (14%).

Nel settore televisivo, Rai batte Mediaset. Rispetto a settembre 2019, Rai si conferma leader di mercato con una share stabile al 34%. In seconda posizione Mediaset che, con 3,1 milioni di telespettatori nel giorno medio, registra un incremento di 1,2 punti percentuali, arrivando al 32,2% di share. Nello stesso periodo, Discovery raggiunge un'audience dell'8,5% (+0,2 punti percentuali) mentre performance negative si rilevano per Comcast/Sky (-1,3%) e La7 del Gruppo Cairo Communication (-1%). Gli ascolti ottenuti dagli altri operatori - che complessivamente raggiungono il 15,1% - risultano, invece, in crescita (+0,9 punti percentuali).

Analizzando l'evoluzione degli ascolti delle edizioni serali dei telegiornali nel giorno medio, Tg1 e Tg5 si confermano i piú seguiti (complessivamente con circa 8,8 milioni di ascoltatori e una crescita, rispettivamente, di +2,3 e +0,5 punti percentuali). Al 3* posto si colloca l'edizione serale della testata a carattere locale di Rai 3 (TgR) con una share del 14,4%, in crescita di +2 punti percentuali.

Per l'editoria viene confermato il trend negativo del settore: a settembre 2020, la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali complessive) è pari a circa 61,5 milioni di unitá, in flessione del 14% su base annua. Nel periodo settembre 2016 - settembre 2020, le copie mensili cartacee complessivamente vendute dai principali editori passano da 51,6 a 32,6 milioni di unitá con una contrazione del 37%.

Contestualmente, le copie digitali risultano in netta flessione se consideriamo l'intero periodo (-16% punti percentuali) e in aumento se si considerano i valori di settembre 2019 (+5 punti percentuali).

Il quadro concorrenziale del settore postale, nel suo complesso, vede il Gruppo Poste Italiane principale operatore con il 39,3% (ma in flessione di 6,3 punti percentuali su base annua), seguita da Brt (13,8%), Ups (10,9%) e Gls Italy (9,9%), mentre Amazon cresce di 3,4 punti percentuali raggiungendo l'8,3%.

Nei primi 9 mesi del 2020, i ricavi complessivi registrati nel settore postale sono diminuiti in media del 2,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Tale risultato deriva da due tendenze di segno opposto, flessione dei servizi di corrispondenza e crescita di quelli relativi alla consegna dei pacchi, ormai in atto da tempo, ma che la pandemia ha ulteriormente accentuato: i primi registrano una flessione del 28,1% rispetto ai primi nove mesi del 2019, mentre i secondi in media un aumento del 14,1% (con quelli nazionali che evidenziano introiti in crescita del 23,1%). Le corrispondenti dinamiche dal lato dei volumi vedono una crescita del 29,7% nel numero di pacchi consegnati (+33,4% con riferimento alle sole consegne domestiche) ed una flessione del 21,6% nei servizi di corrispondenza.

A settembre 2020, 42 milioni di utenti medi giornalieri hanno navigato in rete per un totale di 59 ore mensili a persona. In base all'audience dei principali social network, pur con una decrescita su base trimestrale del 2,2%, Facebook si conferma la principale piattaforma utilizzata dagli utenti con 36,1 milioni di utenti unici. I consumi degli altri social network continuano a registrare delle contrazioni dopo la crescita durante il lockdown: -1,8% per Instagram e Pinterest e -1,4% per Twitter.

Infine, per la prima volta dal suo esordio, cala l'audience di Tik Tok del gruppo ByteDance, frequentato da 6,5 milioni di utenti (-0,4% su base trimestrale).

pev

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January 18, 2021 09:00 ET (14:00 GMT)