MILANO (MF-DJ)--Il governo Meloni ha chiesto a Cdp di sospendere il Memorandum of understanding con Tim per creare una rete unica di telecomunicazione "per mancanza di condizioni economiche" ma anche "per gli esuberi di Tim non previsti", nel documento. Tuttavia, "vorremmo chiudere il prima possibile".

"E' però una soddisfazione parlare di rete pubblica", ha affermato Alessio Butti, sottosegretario di Stato con delega all'Innovazione, intervenendo durante la prima giornata della Digital Week di Class Editori, dedicata alla trasformazione digitale della cittá di Milano. "Di una rete che sia aperta, gestita dallo Stato (che non significa nazionalizzazione della rete) e che dia a tutti una paritá di accesso".

Al prossimo tavolo sulle tlc, ha spiegato Butti, "affronteremo tutte le questioni che potranno consentirci di gestire una rete, magari separandola dai servizi, e poi vedremo cosa accadrá. La mia personale opinione è quella di mantenere un unicum. Qualcuno sicuramente sta ragionando sulla seperazione, ma perchè è evidente che il cash flow si genera sulla rete. Ad ogni modo, credo sia fondamentale oggi trovare una sintesi nel minor tempo possibile. Parlare di termini è impossibile, ribadisco che si parla di rete unica dal 2006 e ancora non si è fatto nulla, comunque vorremmo chiudere il prima possibile".

Nell'ambito di innovazione, tecnologia e rete, Butti ha evidenziato che "sul 5G l'Italia è in ritardo. Le prime tre gare d'appalto istitutite nell'ambito del Pnrr, finalizzate a soddisfare il fabbisogno di connettivitá mobile e servizi innovativi, non sono state performanti e hanno generato una grande sfiducia".

Butti si è detto preoccupato anche per il cablaggio delle aree grigie perchè "coinvolge investimenti del Pnrr molto importanti. Sono state fatte 15 gare d'appalto: 8 lotti li ha vinti Tim e 7 Open Fiber, per un totale complessivo di circa 5,7 miliardi".

Secondo il Sottosegretario di Stato con delega all'Innovazione, il problema è che "non stanno lavorando, cioè non stanno cablando, posando fibra. Quindi noi giá oggi siamo nella condizione di dover quantomeno rinegoziare con la Commissione Europea delle date che non siamo in grado di rispettare. Siamo ancora in fase di allestimento, è un work in progress. Rifare le gare sarebbe impossibile per cui cercheremo di lavorare e assecondare le esigenze di chi interviene. Date ancora non ne abbiamo. Siamo ancora in fase di allestimento per quanto riguarda il nostro dipartimento".

"La Pubblica Amministrazione deve rappresentare il punto di svolta italiano nella digitalizzazione" ma "per fare questo dobbiamo intervenire sotto il profilo formativo. Recentemente ho preso parte all'assemblea dell'Anci, dalla quale è emerso che abbiamo a che fare con una Pubblica Amministrazione estremamente volenterosa ma frenata nei meccanismi.

Purtroppo i comuni sono lenti ad applicare ciò che viene loro fornito, capisco che la maggior parte dei dipendenti della PA sia over 55 ma è fondamentale investire nella formazione".

Per concludere, nell'ambito della Digital Week, Butti ha sottolieato come "la smart mobility sará un elemento di crescita per il nostro Paese. Chiederemo la collaborazione ai giornali e aiuto all'amministrazione.

Sul tavolo abbiamo un progetto che stiamo gestendo con il Ministero di Infrastrutture, il quale è stato riservato per Roma, Milano e Napoli.

L'obiettivo è quello di creare e utilizzare una piattaforma che raccoglie tutti i dati della mobilitá, e che servirá per poter programmare, affittare, pagare tutto quel che riguarda la smart mobility: dal monopattino al taxi".

ann/pev

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December 01, 2022 09:00 ET (14:00 GMT)