MILANO (MF-DJ)--Verso un'altra fumata nera nell'assemblea della Lega Serie A convocata per oggi alle 11h30 (in video conferenza dopo i casi di Covid-19 in alcune squadre) che deve assegnare i diritti televisivi del massimo campionato italiano per le stagioni 2021/2024.

La Lega continua ad essere spaccata e anche questa volta i 20 presidenti rinvieranno il voto (e quindi la decisione) ad un'altra riunione.

Dopo la conclusione delle trattative private, i broadcaster rimasti in lizza per l'assegnazione dei diritti sono Dazn e Sky. La prima ha messo sul piatto 840 milioni euro per 7 partite in esclusiva piú altre 3 in co-esclusiva; mentre la pay tv di Santa Giulia ha offerto 750 mln euro per tutte le gare su piattaforma satellitare. Inoltre Dazn ha siglato un accordo con Tim in qualitá di partner tecnologico.

La notizia dell'intesa tra Dazn e Tim non è andata giú al ceo di Sky, Maximo Ibarra, che ha mandato una lettera a Via Rosellini sottolineando le criticitá di questo accordo. In particolare, il top manager sostiene che "l'accordo di distribuzione preferenziale potrebbe generare potenziali criticitá concorrenziali". "Grazie all'accordo firmato con Dazn e ai cospicui minimi garantiti messi sul piatto, Tim beneficerebbe di un trattamento preferenziale nella distribuzione di DAZN, pur essendo Tim l'operatore incumbent con maggiore forza di mercato in Italia, in particolare nel segmento broadband. Un tale accordo di distribuzione preferenziale potrebbe quindi generare potenziali criticitá concorrenziali e di compatibilitá con la legge Melandri".

"Nell'interesse dei milioni di tifosi italiani", prosegue la missiva, "siamo convinti che sia estremamente importante che la Serie A venga distribuita su tutte le piattaforme e sul piú ampio numero di devices possibile, in modo che ogni tifoso possa godere dello spettacolo nel modo che preferisce. Ad esempio, la Serie A di Sky è oggi trasmessa su satellite, digitale terrestre e in streaming, in diverse offerte commerciali Sky e NowTV, ed è visibile su set-top box sia Sky sia delle principali Telco, oltre che su un'ampia gamma di connected devices, quali ad esempio Smart TV".

Dal canto suo Dazn ieri sera stava affinando una lettera di risposta da inviare alla Lega, in cui si sottolinea che "la possibile acquisizione dei diritti Tv della Serie A per le prossime tre stagioni da parte di Dazn, rappresenterebbe un`importante occasione per l`apertura del mercato della pay tv e sarebbe inoltre, l`occasione per l`accelerare in modo deciso il processo di digitalizzazione e ammodernamento del Paese. I contenuti di Dazn continuerebbero ad essere fruiti, come giá avviene oggi, attraverso i servizi di banda larga di tutti gli operatori telefonici e i dispositivi disponibili. Anche perchè Dazn, come del resto Netflix, Amazon e Disney+, rappresenta il futuro della distribuzione e della fruizione dei contenuti video che i consumatori possono vivere in assoluta libertá e comoditá"..

"Appare, da ultimo, particolare la preoccupazione espressa circa una penalizzazione dei tifosi che, si dice, non avrebbero piú garantita una pluralitá di visione, considerando che il mercato del calcio è storicamente caratterizzato da un soggetto dominante come anche emerso dalle recenti decisione di Agcm", prosegue la nota.

Inoltre, secondo indiscrezioni, Sky avrebbe trovato un alleato per i diritti tv. Si tratterebbe di Eleven Sport, piattaforma online che fa capo ad Andrea Radrizzani, patron del Leeds. Da quanto si apprende si sarebbe proposta in Via Rosellini per la creazione del canale della Lega.

Nel dettaglio Eleven Sport avrebbe offerto 110 mln euro l'anno per realizzare il canale, che in aggiunta ai 750 milioni di Sky raggiungerebbero una quota di 860 milioni totali. Una cifra che supererebbe quella di Dazn anche se gli 840 mln messi sul piatto dall'Ott andrebbero a loro volta integrati con la cifra ricavata dall'assegnazione della co-esclusiva di 3 gare a giornata. Per questo pacchetto, Sky ha offerto 70 milioni, che alzerebbero l'asticella fino a 910. Ma in via Rosellini c'è anche l'idea di rimettere in vendita quei diritti, permettendo che una di quelle 3 partite venga trasmessa in chiaro, così da immaginare di poter incassare una cifra ben superiore ai 100 milioni.

Nei piani di Eleven c'è la creazione di una newco, con possibile partecipazione della Lega. Inoltre è stato formulato anche un prezzo indicativo dell'abbonamento, che si aggirerebbe intorno ai 20 euro, comprensivi di serie A, serie B e serie C.

Difficilmente oggi l'assemblea arriverá ad una decisione. E' altamente probabile che bisognerá aspettare ancora un pò prima di capire dove poter vedere le partite dei prossimi tre anni. Anche perchè il dossier dei diritti tv si intreccia con il progetto della Media Company che la Lega vorrebbe realizzare con i fondi Cvc-Advent-Fsi. I club medio piccoli, guidati dalla Roma, continuano a spingere per un sì al deal e solo successivamente affrontare la questione dei dritti (le cui offerte sono valide fino al 29 marzo).

lab

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February 26, 2021 05:01 ET (10:01 GMT)