ROMA (MF-DJ)--Il Governo vigila sul dossier Kkr-Tim dopo la

manifestazione di interesse amichevole da parte del fondo Usa per la

societá guidata da Luigi Gubitosi e segue gli sviluppi della vicenda, in

attesa di dettagli. Ma, in questa fase, è prematuro parlare di un ricorso

all'esercizio del golden power come scudo contro l'avanzata di investitori stranieri per proteggere societá e settori strategici dell'Italia, come Tim.

Lo ha chiarito il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo

Giorgetti, durante il question time alla Camera. "Parlare di un possibile

esercizio di poteri speciali previsti dalla vigente normativa o di altre

tipologie di iniziative è prematuro in quanto occorrerá attendere gli

sviluppi per conoscere il contenuto concreto dell'operazione, che andrá

vagliata sotto tutti gli aspetti di interesse nazionale e strategico", ha

sottolineato il ministro.

La vicenda Kkr-Tim "pone un tema di grande interesse, delicatezza per

una societá quotata e di grande complessitá", ma "al momento siamo in

presenza di una manifestazione di interesse, non si tratta quindi di una

offerta vincolante. E' una manifestazione di interesse che preannuncia la

volontá di trovare una composizione con gli interessi pubblici del

governo".

"Ogni valutazione, però, non potrá che essere effettuata una volta che

l'eventuale operazione sará formalizzata", ha puntualizzato il ministro.

"Nel qual caso - perchè non è detto che questo avvenga - saranno

attentamente vagliati i profili di interesse pubblico, correlati sia agli

asset di cui dispongono l'azienda e le sue controllate, in primo luogo la

rete con i suoi evidenti profili strategici, sia l'integritá dell'azienda

e dei suoi occupati".

Giorgetti ha rilevato che "c'è molto interesse per questa iniziativa

benchè sia ancora in una fase prodromica, caratterizzata da una

manifestazione di interesse solo formale. E' significativo che il governo

si sia giá allertato con una cabina di regia voluta dal presidente

Draghi", anche se "in questi giorni il Governo ha tenuto un profilo di

comunciazione asciutto, esattamente come la vicenda richiede", ha

evidenziato Giorgetti.

"Per quanto riguarda il contenuto e i dettagli di questa proposta - che

allo Stato non è stata ancora presentata, credo neppure al Consiglio Tim

che venerdì potrá vagliarla nei dettagli - deve richiedere ulteriori

momenti di riflessione. Il governo seguirá con attenzione gli sviluppi

della manifestazione di interesse di Kkr e valuterá attentamente anche il

possibile esercizio delle proprie prerogative, gli interessi strategici

nazionali, il futuro dell'azienda e le prospettive che interessano

l'impresa, i dipendenti l'infrastruttura e i servizi erogati", ha

puntualizzato il ministro secondo il quale "va valutato positivamente"

l'attenzione da parte di un grande fondo americano per una grande azienda

italiana.

In mattinata è arrivato anche l'assist dei sindacati a Luigi Gubitosi.

"Questo non è il momento di fare scelte avventuristiche, senza avere

contezza delle valutazioni del Governo, di un piano di sviluppo, delle

decisioni sulla Rete Unica. Non è auspicabile un salto nel buio, pensando

che il cambio del management, sia la medicina giusta per curare una

malattia contagiosa che travolge da tempo l'intero settore delle

Telecomunicazioni", affermano le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel

Cisl, Uilcom Uil che non hanno pregiudizi nei confronti di Kkr, giá

presente in FiberCop.

Non solo, i sindacati hanno criticato l'attuale azionista di maggioranza di Tim, Vivendi, per aver "generato e alimentato tensioni all'interno dell'azienda puntando ad indebolire i vari management che si sono succeduti". E per questo motivo, le parti sociali auspicano "una maggiore presenza dello Stato tramite Cassa Depositi e Prestiti per dare le giuste garanzie e stabilitá a quello che era l'ex monopolista" e una seria ed approfondita valutazione da parte del Governo al ritorno del "progetto Rete unica".

pev

(END) Dow Jones Newswires

November 24, 2021 12:04 ET (17:04 GMT)