ROMA (MF-DJ)--Tim è "un'azienda viva", che nel 2022 ha raggiunto "alcuni importanti traguardi" e che ha messo in campo un "piano di delayering che non solo ha senso industrialmente ma ci mette anche nelle condizioni di poter valutare operazioni volte a risolvere il vincolo" del debito. Lo ha scritto l'ad del gruppo Tim, Pietro Labriola, in una lettera ai dipendenti.

"Non facciamoci trarre in inganno da quanto leggiamo e sentiamo.

Rileggete quello che abbiamo fatto, guardatevi intorno, io e tutto il management siamo certi che Tim sia un'azienda viva che è tornata ad essere leader sempre nel rispetto delle regole e delle norme. Dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto insieme quest'anno", ha aggiunto.

"È su queste basi che dobbiamo avere il coraggio di osare, di non aver paura di affrontare insieme un 2023 che non sará in discesa ma verso il quale, e guardando alle nostre capacitá e con grande senso di responsabilitá, possiamo dire: continuiamo così", ha esortato Labriola.

Tim è riuscita a "rispettare gli impegni sui risultati" comunicati al mercato finanziario all'inizio dell'anno, arrivando anche a un miglioramento delle guidance a metá 2022, e lo ha fatto "in condizioni estremamente difficili", ha detto Labriola ai dipendenti. "Riaffermare la nostra leadership era il secondo obiettivo e lo abbiamo centrato dimostrando competenza, credibilitá e autorevolezza vincendo le 5 gare del Pnrr, realizzando il Polo Strategico Nazionale", ha continuato l'amministratore delegato di Tim, che ha rivendicato anche la capacitá del gruppo di migliorare la propria capacitá realizzativa, "puntando ad una strategia di qualitá del servizio e non di competizione irrazionale sul prezzo".

"Gli obiettivi del 2022 avevano innanzitutto un elemento in comune: il desiderio di ridare orgoglio a noi e alla nostra azienda. Ci siamo riusciti? Io direi proprio di sì", ha risposto Labriola.

Il gruppo Tim, nel 2022, si è data "una visione industriale adatta alle sfide future del mercato". La societá stia lavorando "alla focalizzazione sui differenti business model (Infrastrutture, Consumer, Enterprise). Sono mercati che si muovono con dinamiche differenti e l'approccio "one size fits all" non va piú bene. L'aver mostrato al mercato il valore che possiamo esprimere attraverso il nostro piano di "delayering", ossia di focalizzazione sui diversi segmenti di business, (presentato meno di 6 mesi fa) ha giá avuto un effetto positivo perchè i principali analisti hanno cominciato ad esprimere valutazioni riguardo alla somma delle parti superiore del 16% rispetto all'azienda integrata, ma sono sicuro che questo valore sia anche maggiore", ha aggiunto Labriola.

"Sulle infrastrutture ci troviamo di fronte a un'ondata di investimenti pari solo a quella che ha caratterizzato il nostro gruppo quando era concessionario pubblico. In questo contesto il superamento dell'integrazione verticale tra infrastrutture e servizi e l'applicazione da parte dell'Autoritá per le garanzie nelle comunicazioni di modelli di costo aggiornati sono necessari per garantire un'adeguata remunerazione del capitale stesso", ha spiegato il manager.

"Il mercato consumer italiano è caratterizzato da una pressione competitiva che non ha pari in Europa e nel mondo e questo porterá auspicabilmente ad un consolidamento del mercato. Per affrontare questo cambiamento dobbiamo diventare piú efficienti e questo è un obbligo, non una scelta", ha aggiunto Labriola, che ha rimarcato anche come sul segmento Enterprise l'azienda sia "leader indiscussa" ma come al tempo stesso "non possiamo abbassare la guardia, dobbiamo affrontare e vincere le prossime sfide come quelle del cloud, della cybersecurity e dell'IoT".

Inoltre, il gruppo Tim aderisce all'iniziativa Eco Rating, che adotta un sistema di valutazione per misurare il livello di sostenibilitá ambientale degli smartphone e, in tal modo, favorire scelte d'acquisto piú consapevoli e sostenibili da parte dei clienti. L'iniziativa, nata nel 2021, è frutto di una collaborazione fra i principali operatori internazionali di telefonia, tra cui Deutsche Telekom, Orange, Telefònica (che opera con i marchi O2, Vivo e Movistar), Telia Company e Vodafone, che hanno messo a punto una metodologia per valutare la sostenibilitá ambientale dei dispositivi mobili. Nel 2022 hanno aderito all'iniziativa anche gli operatori EE, Nos e Proximus. Dal 2023, Tim applicherá l'etichettatura Eco Rating su specifici device proposti in Italia e in Brasile attraverso la controllata Tim Brasil.

Tim rimane al centro delle scelte del governo per trovare una soluzione sulla rete nazionale delle telecomunicazioni entro l'anno. Le prime decisioni importanti su rete e Tim saranno probabilmente prese nell'incontro che si terrá domani, ma intanto nella riunione di ieri sono state avviate le prime ricognizioni sul personale e sono stati valutati alcuni primi incentivi che potrebbero entrare nel Milleproroghe in discussione oggi al Consiglio dei Ministri.

pev

eva.palumbo@mfdowjones.it


(END) Dow Jones Newswires

December 21, 2022 09:03 ET (14:03 GMT)