ROMA (MF-DJ)--Per la realizzazione della rete unica Tim-Open Fiber "le

cose stanno procedendo e l'ambiente politico non blocca le attivitá".

Lo ha assicurato l'ad di Tim, Pietro Labriola, nella conference call con gli analisti citando l'intervista rilasciata ieri a Repubblica da Pierpaolo Di Stefano, rappresentante di Cdp responsabile della trattativa.

"Si ritiene che un'unica rete possa essere lo scenario migliore per tutte le parti e quindi si cercherá di fare un'offerta non vincolante inizialmente e poi vincolante in seconda battuta e poi le societá faranno le valutazioni sulla base dell'offerta. Non è Pietro Labriola che lo dice o Tim, ma Cdp", ha aggiunto.

Non ci sono problemi di liquiditá all'orizzonte. Anzi, proprio oggi Tim

si prepara ad incassare 1,5 miliardi di euro dalla cessione delle azioni

Daphne 3 (societá che detiene il 30,2% del capitale di Inwit) al

consorzio di investitori guidato da Ardian.

"Abbiamo chiuso nella terza settimana di luglio l'accordo per il prestito da 2 mld con Sace ma l'altro cash importante arriva dalla vendita della nostra quota in Dafne, che controlla Inwit, e questo sta succendo oggi perchè c'è la chiusura proprio stamattina e ci porterá altri 1,5 mld di euro", ha detto Adrian Calaza, Chief Financial Office di Tim, nella conference call. "Riteniamo di essere in un'area abbastanza tranquilla in termini di cash perchè anche considerando i pagamenti da fare per le frequenze 5G a settembre termineremo l'anno con una liquiditá sufficiente che coprirá la scadenza del debito fino al 2024. Francamente oggi pensiamo che con questo livello di liquiditá e con le azioni intraprese e le altre prima della fine dell'anno siamo tranquilli per quanto riguarda la liquiditá", ha concluso.

Intanto, cresce l'interesse per Tim Enterprise, oltre a CvC Capital che ha presentato un'offerta per una quota di minoranza. Labriola ha affermato che "ci sono tutta una serie di player che hanno espresso interesse per Tim Enterprise", una delle societá in cui secondo il nuovo piano viene divisa Tim e comprende, oltre ai grandi clienti, Telsy, Olivetti e Noovle ovvero cybersecurity, IoT e cloud.

Tracciando un bilancio del 1* semestre dell'anno "abbiamo giá

raggiunto molti risultati strategici e operativi in un periodo di tempo

davvero breve" ma ci sono "3 sfide principali" da affrontare: "garantire

la continuitá aziendale migliorando l'attivitá operativa che si stava

deteriorando e mettendo sotto controllo le operation; attivare le

discontinuitá e gestire il contesto in tempi difficili con alta

inflazione e instabilitá economica e politica", ha puntualizzato Labriola.

"I risultati 2* trimestre dimostrano che siamo siamo sulla buona strada

o addirittura in anticipo" rispetto agli obiettivi del gruppo presentati

il 7 luglio scorso, ha sottolineato l'amministratore delegato che punta a

"risparmiare 1,5 miliardi di euro nel 2024".

Calaza concorda sul fatto di aver "lavorato duramente in questi primi 2

trimestri dell'anno per migliorare le nostre previsioni e ci siamo

riusciti nonostante il difficile contesto macro. Continueremo su questa

strada mantenendo l'impegno di fare meglio. Il percorso è lungo ma

dobbiamo andare avanti", ha concluso.

Infine, il gruppo Tim, che ha migliorato la guidance del 2022, mantiene

"un approccio conservatore, ma al tempo stesso positivo" per il 2023 e il

2024, tenendo conto dell'attuale contesto macroeconomico. "Per il momento

la guidance per i prossimi anni viene confermata", ha detto Labriola,

escludendo un effetto Dazn sull'upgrade della guidance, dopo l'accordo

raggiunto.

eva.palumbo@mfdowjones.it

pev

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0415:00 ago 2022


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August 04, 2022 09:01 ET (13:01 GMT)