ROMA (MF-DJ)--Proprietá pubblica degli asset strategici nazionali, come
le reti di telecomunicazione, con clausola di salvaguardia degli interessi nazionali: è questo uno dei tasselli del puzzle della rete unica fissato dalla neo premier Giorgia Meloni nel discorso per ottenere la fiducia alla Camera.
Come nuovo governo, "vogliamo tutelare le infrastrutture strategiche
nazionali assicurando la proprietá pubblica delle reti, sulle quali le
aziende potranno offrire servizi in regime di libera concorrenza, a
partire da quella delle comunicazioni" come Tim. "La transizione digitale, fortemente sostenuta dal Pnrr, deve accompagnarsi alla sovranitá tecnologica, al cloud nazionale e alla cyber-security", ha aggiunto la premier che vuole "introdurre una clausola di salvaguardia dell'interesse nazionale, anche sotto l'aspetto economico, per le concessioni di infrastrutture pubbliche, come autostrade e aeroporti".
Meloni apre dunque il dossier della rete unica, mentre Tim lavora per
realizzare il nuovo piano industriale triennale targato Pietro Labriola
che prevede la separazione della rete fissa (Netco) dai servizi
(Serviceco) per superare il modello verticalmente integrato. NetCo include la rete fissa, primaria e secondaria, le attivitá wholesale domestiche e quelle internazionali di Sparkle. Quindi Tim punta a cogliere le opportunitá offerte dalla transizione digitale anche attraverso il deconsolidamento della rete fissa e l'eventuale ingresso di nuovi soci di minoranza in Tim Enterprise.
Intanto, venerdì Tim riunisce il consiglio di amministrazione con
all'ordine del giorno la proproga del Memorandum of understanding sulla
rete unica chiesta da Cdp Equity, Open Fiber, Macquarie con una nuova
tempistica che prevede l'invio di una proposta non vincolante entro il 30
novembre e l'invio di una proposta vincolante nei mesi a seguire, 31
dicembre ma non si esclude gennaio 2023, scrive MF. Nei nuovi accordi ci
sarebbe anche la data limite del 28 febbraio oltre la quale, se non sará
stata inviata alcuna proposta, l'intero contenuto del MoU si considererá
superato.
Fratelli d'Italia ha messo a punto il progetto Minerva per le tlc, che
prevede prima un'opa di Cassa Depositi e Prestiti su Tim e dopo uno
scorporo della rete e la fusione con Open Fiber per la creazione di una
rete unica delle telecomunicazioni. "Un'infrastruttura strategica non può
essere lasciata in mano ai privati, soprattutto se stranieri", ha detto
Meloni riferendosi a Vivendi, primo socio di Tim con il 23,75%.
Con l'insediamento del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni c'è
attesa per la nomina dei sottosegretari e per la delega alle
telecomunicazioni che tratterá il dossier della rete unica per renderla
pubblica. Tuttavia resta da vedere in che modo il gruppo telefonico e il
nuovo governo decideranno di muovere i prossimi passi per convergere ad
una unica rete senza sprechi e duplicazioni di investimenti.
Infine, nella riunione del Consiglio Agcom di domani dovrebbe arrivare
il libera al market test del nuovo piano di coinvestimento di Tim sul
quale l'autoritá aveva chiesto alcune modifiche.
pev
(END) Dow Jones Newswires
October 25, 2022 12:01 ET (16:01 GMT)