ROMA (MF-DJ)--La richiesta avanzata da Tim di adeguare i prezzi dell'ingrosso all'aumento dell'inflazione non allungherà i tempi per la firma dell'accordo sulla rete unica Tim-Open Fiber. Tuttavia il tema sara' all'ordine del prossimo cda straordinario di Fibercop, la societá controllata al 58% da Tim, al 37,5% dal fondo Kkr e per la restante quota da Fastweb.

"Non credo" che l'aumento dei prezzi allunghi l'accordo sulla rete unica, ha detto a margine del tavolo Tlc al Mise, Massimo Sarmi, presidente di Asstel e di Fibercop, escludendo alta tensione con il fondo Usa Kkr. Alla domanda sull'eventuale contrarietá di Kkr all'adeguamento dei prezzi, Sarmi ha risposto: "Non credo sia questo. Quando ci si trova davanti un fatto nuovo si cerca di avere ciascuno i migliori elementi per conoscere quali siano le modalitá attuative e i tempi di percorrenza".

Nel dettaglio, l'amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, ha presentato alle Autoritá Antitrust e Agcom la richiesta di adeguare i prezzi all'inflazione, che ha subito un aumento repentino a causa del conflitto russo-ucraino, senza rimettere in discussione il procedimento in corso sul coinvestimento in Fibercop. A oggi "non ci sono stati feedback formali" dalle Autorità, ha aggiunto Sarmi. "Le risposte richiedono tempo, non sono immediate per una serie di procedure e di regole", ha concluso.

Dopodomani, giovedì 26 maggio, "oltre al cda di Fibercop che verterà anche sull'adeguamento delle tariffe del coinvestimento all'inflazione", si riunirà anche il board di Tim in vista del piano industriale definitivo targato Labriola. Adesso la richiesta di Tim "sará posta all'esame e all'attenzione per vedere quali siano le modalitá e i temi di percorrenza", ha sottolineato Sarmi, tenendo conto che i nuovi prezzi potrebbero interrompere il procedimento aperto dall'Agcom sul coinvestimento in Fibercop. "Quando è stato studiato, questo processo prevedeva un suo iter: nella regolamentazione tutto ha una tempistica all'inizio della quale nessuno avrebbe potuto prevedere questo aumento così repentino dell'inflazione", ha spiegato Sarmi.

Intanto ieri, Fibercop ha notificato alla Commissione Ue il progetto di coinvestimento di Tim per realizzare le reti ad altissima capacitá ed entro 1 mese attende la valutazione di Bruxelles. "C'e tutto un percorso che oggi vede un momento decisivo alla Commissione Ue che deve dare un parere", ha concluso.

Al termine del tavolo al Mise, Fabrizio Solari, segretario generale Slc Cgil, ha osservato che "c'è disponibilitá del governo al confronto sulle Tlc" ma oggi "è mancata totalmente nella discussione la ristrutturazione di Tim in atto che è un fatto rilevante perchè rappresentá metá del settore. C'è una cortina fumogena. Abbiamo chiesto al governo risposte sul futuro di Tim senza riceverne", ha concluso.

Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, bisogna "trovare un punto di equilibrio tra gli interessi delle aziende, dei lavoratori e dei consumatori. Al tempo stesso, bisogna avere ben chiaro che l'obiettivo è sviluppare una politica industriale del settore delle telecomunicazioni che possa beneficiare degli investimenti previsti dal Pnrr per accelerare l'infrastrutturazione digitale del Paese". Al termine di un tavolo durato quasi tre ore, il ministro ha annunciato che "il confronto proseguirá su tavoli separati "per favorire in tempi brevi una soluzione condivisa". Tra gli interventi illustrati oggi, il ministro ha sottolineato che alcuni hanno "un costo politico", come la riduzione dei limiti dell'inquinamento elettromagnetico e alcune semplificazioni normative, altri invece, un "costo economico da valutare con il Mef".

"La filiera delle telecomunicazioni sta attraversando una profonda trasformazione, da qui la necessità di una piena collaborazione con le Istituzioni preposte affinchè si favorisca la sostenibilitá economica del settore attraverso alcuni interventi mirati", ha detto Sarmi, presidente di Asstel, citando "l'armonizzazione dei limiti elettromagnetici agli standard europei, le semplificazioni delle procedure per l'autorizzazione della posa delle reti fisse e mobili di telecomunicazioni, la rimodulazione degli oneri per i diritti d'uso delle frequenze del 5G, l'applicazione dell'aliquota ridotta al 5% per l'acquisto di servizi di comunicazione elettronica a partire dal 1* gennaio 2024".

Sarmi ha chiesto all'esecutivo anche "un sostegno economico che acceleri la piena operativitá del Fondo di solidarietà bilaterale per la filiera di tlc al fine di incentivare i percorsi di formazione permanente e certificata di nuove competenze digitali e accompagnare così il processo di trasformazione delle imprese, e, per il settore Crm-Bpo, lo sviluppo di un modello di certificazione che contribuisca all'innovazione di servizio, al miglioramento della produttivitá del lavoro e allo sviluppo del capitale umano", ha concluso.

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May 24, 2022 12:02 ET (16:02 GMT)