ROMA (MF-DJ)--Il Tar del Lazio ha annullato le maxi sanzioni per
complessivi 228 milioni di euro comminate nel gennaio 2020 dall'Antitrust
a Fastweb, Tim, Vodafone e Windtre per un'intesa anticoncorrenziale
relativa al repricing effettuato nel ritorno alla fatturazione mensile.
Questo è quanto stabilito da quattro sentenze con le quali il Tar del
Lazio ha accolto i ricorsi proposti dalle compagnie telefoniche per
contestare il provvedimento dell'Antitrust.
Per l'Unione Nazionale Consumatori è "una vergogna. Che la giustizia non funzioni in questo Paese è cosa nota, ma ora si è toccato il fondo. Il Tar continua ad assecondare la politica dilatoria delle compagnie
telefoniche, che si arrampicano sui muri e sugli specchi a caccia di
cavilli legali pur di poter fare i loro comodi in barba a quanto hanno
deciso le Authority: Agcom e Antitrust. Una decisione che ci lascia
sgomenti".
Sconcerto anche da parte di Assoutenti che definisce "scandalosa" la sentenza del Tar. "Sulla vicenda delle bollette a 28 giorni per gli utenti italiani non c'è pace. Mentre milioni di italiani attendono ancora oggi di ricevere i rimborsi automatici disposti dall'Agcom per le illegittime bollette a 28 giorni, arriva una sentenza del Tar che pesa come un macigno sui diritti dei consumatori, perchè cancella una sanzione sacrosanta che accertava i comportamenti anticoncorrenziali degli operatori telefonici. Con questa decisione il Tar fa un enorme regalo alle compagnie, che da un lato si sono arricchite grazie alle fatturazioni a 28 giorni, dall'altro eviteranno adesso di pagare una salata multa che solo in minima parte compensava il danno subito dai consumatori italiani".
liv
(END) Dow Jones Newswires
July 12, 2021 12:46 ET (16:46 GMT)