MILANO (MF-DJ)--Tim chiude in rialzo di oltre l'3% a Piazza Affari nel giorno in cui Arnaud De Puyfontaine ha rassegnato le dimissioni dall'incarico di membro del Cda della compagnia telefonica, con effetto immediato.

De Puyfontaine, si legge in una nota della societá, ha soggiunto come, in questa fase di dialogo costruttivo fra i principali azionisti di Tim e le istituzioni sotto la guida del nuovo Governo, sia fondamentale che tutte le parti siano libere di lavorare in maniera costruttiva e trasparente nell'interesse della societá e di tutti i suoi azionisti. In tal senso, ritiene opportuno dedicarsi, come Ceo di Vivendi, a ristabilire per Tim un percorso di crescita e ad assicurare che il valore reale del gruppo e della rete, nella sua unicitá, siano correttamente riconosciuti.

Da ultimo il consigliere ha confermato che Tim e l'Italia restano centrali nei piani di investimento di Vivendi.

"Fino a quando per Tim non verrá aperta una nuova stagione, Arnaud de Puyfontaine desidera dedicare tutte le sue energie nella capacitá di amministratore delegato di Vivendi, maggiore azionista di Tim dal 2015, con l'obiettivo di ristabilire un percorso di crescita per Tim e per vedere adeguatamente riconosciuto il valore reale dell'azienda e della sua rete", si legge in uno dei passaggi della lettera inviata oggi dallo stesso De Puyfontaine a Tim per comunicare la propria decisione di lasciare irrevocabilmente l'attuale carica di membro del consiglio di amministrazione.

"Essendo un investitore di lungo termine conferma con forza il suo

interesse industriale per Tim e la propria volontá di intraprendere

ulteriori operazioni industriali in Italia", conclude.

Vivendi è il primo azionista di Tim con una quota del 23,75%, seguito

da Cassa Depositi e Prestiti. Il prossimo 18 gennaio Tim riunirá il board

e sul tavolo ci saranno anche le dimissioni di de Puyfontaine.

Per riempire la casella lasciata vuota dal socio francese, tra i

prossimi step è attesa la riunione del comitato nomine per la

sostituzione del consigliere dimesso, come è avvenuto nei mesi scorsi del

2022 per Luca de Meo che la lasciato il cda di Tim con effetto dal 29

settembre e per Frank Cadoret dal 16 novembre.

I comitati di Tim si riuniscono con frequenza ma una data per la prossima riunione non figura ancora. E' plausibile che le dimissioni di de Puyfontaine siano sul tavolo del prossimo Consiglio di Tim e il comitato nomine si riunisca dopo, ma nulla è scontato.

Anche con il passo indietro dal Cda di Tim, de Puyfontaine rimarrá comunque un riferimento di Vivendi, in quanto socio di maggioranza del gruppo guidato da Pietro Labriola e si concentrerá in un dialogo costruttivo tra gli azionisti, sotto la regia del governo, che lavora a una rete nazionale delle telecomunicazioni.

I consiglieri devono essere nominati dal Cda e poi ratificati dall'assemblea che si terrá il 20 aprile 2023 per approvare il bilancio al 31 dicembre 2022 di Tim.

Sul tavolo del prossimo Consiglio di amministrazione di Tim ci saranno quindi le dimissioni di De Puyfontaine con un focus sull'andamento dei conti del 4* trimestre del 2022 di Tim, in vista dell'approvazione al Cda del 14 febbraio, ma anche un aggiornamento su piano industriale 2023-25.

fus


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January 16, 2023 12:01 ET (17:01 GMT)