ROMA (MF-DJ)--Il governo punta alla realizzazione "di una rete nazionale che copra al piú presto tutti gli ambiti del nostro territorio, soprattutto quelli svantaggiati", che salvaguardi i livelli occupazionali e sia interconnessa con la rete internazionale.

Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, durante un'audizione alla Camera sulle tlc dopo che nell'ultimo mese "si sono svolte proficue riunioni con tutti gli attori coinvolti - istituzionali e di mercato - per avere una fotografia chiara della situazione e per approfondire insieme tutti gli strumenti che il governo può mettere in campo per sostenere il comparto, oggi fortemente sotto pressione delle telecomunicazioni" per il crollo dei ricavi.

I colloqui con gli stakeholders di Tim: Vivendi e Cdp, avviati a fine 2022 al Mimit per trovare la quadra sulla rete nazionale delle tlc "proseguono in modo franco e cordiale con tutti gli attori, come confermato positivamente dai mercati che nell'ultimo mese hanno premiato il titolo di Telecom Italia con un aumento del 18% e un aumento di capitalizzazione di 1 mld circa nelle ultime 2 settimane. È arrivato il momento di lavorare insieme per il bene comune", ha proseguito il ministro ribadendo la necessitá di una "rete nazionale a controllo pubblico che deve, a mio avviso, interconnettersi con la rete internazionale. Abbiamo una possibilitá strategica significativa".

"L'operatore straniero (Vivendi, ndr) ha detto ci troviamo talmente bene a confrontarci in maniera positiva, franca e aperta nei tavoli del governo per trovare una soluzione, che sia la migliore rispetto agli obiettivi che ci siamo posti come governo nel nostro programma, che intendiamo fare ulteriori investimenti in Italia", ha riferito Urso in audizione.

Il tavolo delle telecomunicazioni "sará convocato ai primi di febbraio, cioè tra qualche settimana, dove verranno affrontati alcuni dossier strategici, non tutti sono a soluzione ma credo che sia significativamente avviato a soluzione", ha detto il ministro che incontrerá anche l'amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, anche se per ora manca una convocazione ufficiale. In questi giorni sono stati convocati una serie di tavoli con forze sindacali, parti produttive, operatori ed enti locali che avverranno "tra gennaio e febbraio e diventerá un modello, un format che si proporrá in maniera continuativa", ha annunciato Urso che spinge per un consolidamento del settore. "In Italia ci sono 5 operatori di settore, negli Usa 3 e tutto questo evidenzia la necessità di un cambio di passo nelle tlc in Europa e in Italia per uno sviluppo significativo del settore a supporto della transizione digitale".

Intanto, il caso Tim-rete nazionale è arrivato a un bivio: vendita dell'asset o scissione societaria. Il pallino è nelle mani del governo. In attesa della ripresa dei colloqui tra il governo e gli azionisti di Tim, Cdp e Vivendi, si ragiona attorno alle due strade ormai considerate alternative. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza da piú fonti, i francesi punterebbero alla scissione di Netco, con la societá infrastrutturale che si ritroverebbe ad avere lo stesso azionariato di Tim. Si tratta di una opzione valutata e ancora sul tavolo, ma che comporterebbe un problema nella gestione del debito per una delle

due societá (o Tim o Netco) e che implicherebbe per una delle due un

taglio di costi (ossia del personale) considerato eccessivo e poco

gestibile politicamente.

Piú percorribile e sicuramente piú veloce l'ipotesi che ricalca in

sostanza l'operazione immaginata ai tempi del Memorandum of Understanding

tra Cdp, Tim e Macquarie: l'acquisto di Netco da parte di Cassa Depositi e Prestiti e dal gruppo australiano, e e questo perchè in fondo le

valutazioni sulla societá infrastrutturale di Tim erano giá state

effettuate dai due potenziali acquirenti. In questo modo peraltro,

spiegano fonti a conoscenza del dossier, l'equity incassato da Tim

permetterebbe di abbattere il debito della societá di servizi e quindi di

salvaguardare i livelli occupazionali.

pev

eva.palumbo@mfdowjones.it


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January 11, 2023 09:00 ET (14:00 GMT)