ROMA (MF-DJ)--Domani è in calendario il primo Consiglio di amministrazione dell'era Labriola, dopo la cooptazione e nomina ad amministratore delegato del gruppo, di venerdì scorso 21 gennaio. Sul tavolo dei board ci saranno le linee guida del piano strategico, con l'obiettivo di arrivare all'approvazione del piano il prossimo 2 marzo, contestualmente ai conti del gruppo Tim.

Sullo sfondo resta la risposta da fornire al Fondo americano Kkr, che ha manifestato l'interesse sul 100% del Gruppo ed è in attesa di avviare la due diligence, dopo aver raccolto, tra l'atro, il gradimento del Governo. Non ci sara' nessuna decisione sull'offerta, in questi giorni di elezione del nuovo inquilino del Quirinale, poichè la partita si intreccia con quella di Palazzo Chigi, nell'ipotesi di un trasloco del premier Mario Draghi al Colle.

Intanto, il primo incontro con il nuovo amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, non ha sciolto alcuno dei forti dubbi che i sindacati delle Tlc nutrono sulle prospettive del gruppo.

Fino alla presentazione del nuovo piano di impresa, si lavora su diversi contesti. Ad oggi, non è stata decisa alcuna strada precisa, a partire da quella dello scorporo. Ipotesi oggetto naturalmente di studi approfonditi nei termini di analisi dei pro e dei contro ma non ancora stabiliti. La posizione di slc cgil, fistel cisl e uilcom uil non è contraria a logiche di mercato che favoriscano una concorrenza leale sulla qualitá dei servizi erogati alla cittadinanza, ma qualunque scelta va fatta scongiurando drammi occupazionali, e la definitiva uscita dello Stato da un settore strategico sia sul piano nazionale che su quello continentale.

"Siamo ancora in tempo per evitare decisioni sbagliate" affermano i sindacati "ma questo presuppone un forte coinvolgimento e la massima chiarezza di tutti nella convinzione che la partita legata al futuro di Tim e del settore delle Tlc, non possa essere la sommatoria di mere e molteplici operazioni finanziarie. Nel tempo che ci separa dalla presentazione del piano industriale occorrerá lavorare incessantemente, in azienda come nel settore e nei confronti della politica, per creare una consapevolezza sulla giustezza delle nostre argomentazioni", aggiungono i sindacati che invitano il Governo ad uscire definitivamente da quel cono d'ombra nel quale si è nascosto sul tema della rete di nuova generazione.

Tim sta preparando un piano industriale fondamentale, che può avere un esito a nostro avviso disastroso. Il confronto sulla costruzione di questo Piano, che i sindacati giudicheranno "con grandissima attenzione, dovrá avere ritmi serrati", anche con il coinvolgimento dei lavoratori, a difesa della unicitá dell'azienda, dei livelli occupazionali e del futuro industriale per la risoluzione della debolezza della governance attraverso un ruolo attivo delle istituzioni e contro ogni ipotesi che preveda "Good" e "Bad" company.

Il prossimo 3 febbraio si svolgerá l'attivo unitario di tutte le "RSU confederali" di Tim per rafforzare in azienda la posizione dei sindacati delle tlc, analizzare la situazione e valutare le azioni future. La sfida tecnologica fra Stati Uniti e Cina vede come unica speranza di resistenza per l'Europa una stagione di aggregazioni continentali a partire dai vari "campioni nazionali". Se l'Italia vuole giocare un ruolo in questa partita importantissima deve avere un proprio "campione", una "azienda Paese" a controllo pubblico che possa giocare la propria partita. Altrimenti questo Governo condannerá il Paese ad un ruolo di mero mercato sullo scacchiere europeo ed internazionale, aperto a qualsiasi acquisizione e senza alcuna prospettiva industriale, concludono i sindacati.

pev

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January 25, 2022 12:01 ET (17:01 GMT)