ROMA (MF-DJ)--Chiuso il delicato capitolo della legge di bilancio, nel 2023 il governo di Giorgia Meloni dovrà occuparsi di rilevanti dossier economici dai quali dipende gran parte del futuro di settori strategici come la siderurgia, il trasporto aereo e le telecomunicazioni.

TIM. L'obiettivo del governo Meloni è quello del controllo pubblico della rete e la tutela dei posti di lavoro. L'incontro di ieri, il 4* tavolo tecnico nel mese di dicembre con la partecipazione dei rappresentanti del Ministero dell'Economia e delle Finanze, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dei soci di Tim, Vivendi e Cassa Depositi e Prestiti, non è stato risolutivo per l`identificazione del percorso che dovrá portare la rete fissa sotto il controllo dello Stato. A gennaio ci saranno altri incontri nella speranza che Cdp e Vivendi, ancora in contrapposizione sia sulle modalitá (vendita di

NetCo o demerger) che sulle valutazioni dell`asset, trovino un accordo.

EX ILVA. Mercoledì il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che destina ad ex Ilva 680 milioni di risorse pubbliche. Si tratta di un prestito, convertibile in futuro aumento di capitale, che darà ossigeno ad Acciaierie d'Italia messa a dura prova dalla scarsezza di circolante e dai debiti. Gli azionisti di Acciaierie d'Italia si sono impegnati per il rilancio del sito produttivo di Taranto e conseguenti garanzie occupazionali fissando dei target di produzione superiori a quelli dell'ultimo biennio. Intanto, Fiom Cgil, Uilm e Usb hanno proclamato uno sciopero dal 10 al 12 gennaio contro le norme processuali penali inserite nel decreto per assicurare la continuità produttiva delle imprese di interesse strategico nazionale. "L'obiettivo del governo è

renderla una grande acciaieria verde e aumentare la produzione nei prossimi anni, rispettando le norme ambientali e i livelli occupazionali", ha detto oggi Meloni. "La produzione quest'anno, anche a causa degli aumenti dell'energia, è stata insufficiente e noi vogliamo

recuperare anche le persone in Cig. abbiamo fatto provvedimento importante per trasformare quello che è stato un problema in una opportunitá occupazionale, strategica senza impattare sul territorio che ha intorno nè creare le difficoltá del passato", ha aggiunto Meloni sottolineando che "è possibile farlo con intelligenza e coraggio e credo che i provvedimenti del governo vadano in questa direzione".

B.MPS. Sul dossier il governo è cauto. "Lavoriamo per assicurare un'uscita ordinata dello Stato" dal capitale di B.Mps "e per creare le condizioni per cui in Italia ci siano piú poli bancari", ha detto ieri la premier Giorgia Meloni mostrandosi molto prudente. Come è noto, l'uscita dello Stato dal Monte dei Paschi (di cui è primo azionista al 64%) è

scritta negli accordi presi con la Commissione Ue. Il processo è dunque scritto, ma sui tempi il governo non ha fornito dettagli ulteriori. insomma, stando alle parole di Meloni la sensazione è che la privatizzazione verrá fatta ma senza fretta.

ITA. Il via libera della Corte dei Conti alla registrazione del

nuovo Dpcm, approvato dal Consiglio dei ministri la scorsa settimana, per

modificare la procedura di privatizzazione di Ita Airways segna di fatto l'ultimo passo formale che Lufthansa aspettava, avendo giá raggiunto le intese di massima sul fronte politico. I tedeschi hanno giá comunque raccolto tutti i dati necessari per presentare l'offerta e partecipare all'aumento di capitale riservato. L'investimento dovrebbe essere di circa 230 milioni di euro per una quota del 30-35%. Su questo fronte però ci sono ancora delle limature da fare. Il Tesoro sta gestendo il negoziato nel massimo riserbo, ovviamente in contatto con i vertici della compagnia di bandiera.

PNRR: L'Italia ha raggiunto tutti i 55 obiettivi previsti dal Piano entro fine anno. È stata inviata oggi alla Commissione Ue la richiesta di

pagamento della terza rata prevista dal Pnrr di 21.839.080.460 euro,

comprensiva della quota di anticipazione del 13% ricevuta ad agosto 2021

pari a 2.839.080.460 milioni di euro. Alla data di insediamento dell'esecutivo erano 25 gli obiettivi da portare a compimento e in poco più di 60 giorni sono stati adottati due decreti legislativi (adottati i pareri delle Camere e della Conferenza Stato-Regioni e Unificata); 12 decreti ministeriali; 3 interventi normativi in Legge di Bilancio. Ora, però, il Piano dovrà entrare nel vivo perchè questi obiettivi devono diventare cantieri e non sarà facile visto l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia.

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3018:00 dic 2022


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December 30, 2022 12:02 ET (17:02 GMT)