ROMA (MF-DJ)--Scontro tra Tim e Open Fiber sulla rete unica delle Tlc e sui numeri della coperatura della banda ultra larga.

Il botta e risposta tra Luigi Gubitosi, a.d. di Tim e Franco Bassanini, presidente di Open Fiber (50% Enel, 50% Cdp) è andato in onda durante il convegno organizzato dal dipartimento Tlc di Fratelli d'Italia "Le Nuove Reti per la crescita, l'industria italiana, cittadini". Terreno di scontro diversi temi: la privatizzazione di Telecom, la rete unica delle Tlc e il rischio di un ritorno del monopolio, la rete in rame di Tim e i numeri reali delle coperture della banda ultralarga in Italia.

L'integrazione delle infrastrutture dell'incumbent Tim e quelle di Open Fiber potrebbe accelerare il processo di coperatura del Paese evitando duplicazioni di investimenti. "Il tema è sul tavolo", ha affermato Bassanini. "La rete unica potrebbe essere utile al Paese ma non se si trattasse di un ritorno a un monopolio verticalmente integrato che incontrerebbe insormontabili difficoltá da parte delle Autoritá italiane ed europee". Per Bassanini c'è anche "il rischio di chi ha il legittimo interesse di diluire nel tempo la migrazione dal rame alla fibra per tutelare un asset che legittimamente fa parte dell'azienda".

Pronta la replica di Gubitosi: "è assolutamente falso che Tim sia interessata a mantenere la rete in rame, anzi stiamo spingendo piú di chiunque sulla rete Ftth, a casa del cliente. Non ha senso per un operatore supportare due tecnologie" sulla rete fissa, "perchè supportarle entrambe sarebbe molto costoso".

Per Bassanini "o si va nella soluzione di una rete unica non verticalmente integrata, indipendete, neutrale in condizione di asicurare il massimo impegno nella migrazione dalle reti di vecchia generazione a quelle di nuova generazione oppure bisogna trovare tutti i sistemi, gli strumenti e gli incentivi per accelerare, in regime di competizione tra piú infrastrutture, la copertura del paese".

Sul rischio di creare un nuovo monopolio con la nascita della rete unica, Gubitosi ha difeso il progetto FiberCop, che vede insieme Tim, Fastweb e il fondo d'investimento KKR e ha adottato un modello di coinvestimento che "è l'antitesi del monopolio, che non esiste piú dal secolo scorso. Piccolo non è bello in queste settore. La scala è importante, altrimenti si rischia di fare - per citare un film di Agatha Christie - come i 10 piccoli indiani di cui non ne rimase piú nessuno. Il coinvestimento Va nell'interesse comune perchè permette a diversi soggetti di farsi parte attiva dello sviluppo infrastrutturale del Paese; è uno strumento che aumenta, non riduce, l'inclusivitá di un maggior numero possibile di operatori. Il livello di concorrenza - ha continuato - non si misura nel numero di soggetti che costruiscono la rete" ma "nel numero di soggetti che possono usufruire in maniera indipendente e senza vincoli delle infrastrutture realizzate, così da poter formulare offerte autonome e competitive in termini di qualitá e prezzi". Per questo, Tim auspica che "possa essere recepita e accolta dal maggior numero possibile di operatori", l'offerta di coinvestimento sottoposta a market test da parte di Agcom e rivolta a tutti gli operatori interessati allo sviluppo delle reti FTTH.

Infine, resta la distanza sui numeri tra Tim e Open Fiber. "Stiamo procedendo nel nostro lavoro con tempi sufficientemente rapidi nelle aree nere, con tempi un pò piú ritardati nelle regioni delle aree bianche, ma comunque concluderemo la copertura delle aree bianche entro il 2023", ha assicurato Bassanini.

"Non sono d'accordo sui numeri", ha replicato Gubitosi. "Non riusciamo a ritrovarci sui numeri di Open Fiber e questo crea confusione sul mercato. Era inaccettabile che ci fossero aree bianche senza copertura, molte aree risentono della mancata attuazione dei bandi, quindi un piano del Governo per le aree bianche c'era ma non è stato rispettato", ha puntualizzato Gubitosi riferendosi proprio a Open Fiber che ha vinto tutti i bandi pubblici per la costruzione della rete publica nelle aree a fallimento di mercato. Secondo l'a.d. di Tim è quindi "opportuno fare un esame, capire come siano paragonabili i nostri numeri con quelli di Open Fiber", anche invitando Bassanini a scegliere un arbitro della partita.

pev

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April 08, 2021 09:00 ET (13:00 GMT)