Telecom Italia S.p.A. (BIT:TIT) il 26 gennaio 2022 ha aperto la porta ad uno spin-off delle sue preziose attività infrastrutturali, dicendo che il suo nuovo amministratore delegato avrebbe esplorato opzioni per creare valore per gli azionisti. L'ex monopolio telefonico italiano in difficoltà continuerà anche a studiare un approccio di acquisizione da parte del fondo americano KKR & Co. Inc. (NYSE:KKR) e confrontarlo con possibili alternative strategiche. TIM, il 21 gennaio 2022 ha nominato il direttore generale Pietro Labriola come amministratore delegato, il suo quinto capo in sei anni. Sotto tiro dopo una serie di avvisi di profitto, l'ex amministratore delegato Luigi Gubitosi ha lasciato nel novembre 2021, una settimana dopo che KKR ha presentato un'offerta non vincolante da 10,8 miliardi (12,18 miliardi di dollari) per prendere il gruppo privato, alla quale TIM non ha mai risposto. "L'amministratore delegato ha sottolineato la necessità di garantire una prospettiva di crescita stabile e duratura per l'infrastruttura di rete, nell'interesse di tutte le parti interessate", ha detto TIM. Fonti avevano precedentemente detto che TIM avrebbe perseguito la separazione in modo da avere i suoi servizi e gli asset infrastrutturali che portano ciascuno una parte del suo debito e del suo personale. Una separazione delle operazioni di TIM aprirebbe la strada per una fusione degli asset infrastrutturali di TIM con quelli del rivale statale Open Fiber, una mossa sostenuta da CDP, rendendo meno probabile che KKR possa prendere il controllo del gruppo.