MILANO (Reuters) - Telecom Italia (Tim) è debole a Piazza Affari in un mercato che sempre di più assegna allo scenario di scorporo maggiori probabilità rispetto alla concretizzazione dell'offerta di Kkr.

Ieri il Cda del gruppo telefonico ha deciso, all'unanimità, di affidare all'AD Pietro Labriola il mandato di esplorare possibili opzioni strategiche per gli asset infrastrutturali del gruppo, anche attraverso soluzioni che comportino il superamento dell'integrazione verticale, ovvero la separazione dei servizi dalla rete.

Il nuovo AD ha presentato al Cda le linee guida del piano industriale che sarà portato in consiglio il prossimo 2 marzo, e che dovrà vertere sulla trasformazione dell'offerta consumer e puntare sullo sviluppo di servizi alle imprese nell'ambito del cloud e della cybersecurity, oltre che sul controllo dei costi.

Intorno alle 12 il titolo Tim è in ribasso dell'1% a 0,405 euro, sottoperformando il settore europeo delle tlc, e in controtendenza con l'indice della borsa milanese che, dopo una partenza in sostenuto calo, ha ripreso terreno e viaggia in territorio leggermente positivo.

"Si conferma quindi l'intenzione di procedere con un piano di separazione della rete. Inoltre, sembra di capire che la risposta ufficiale a Kkr non arriverà prima della definitiva approvazione del piano", scrive Equita Sim.

Anche Banca Akros non si aspetta alcuna decisione su Kkr, che lo scorso novembre ha avanzato una manifestazione di interesse non vincolante offrendo 0,505 euro per azione, prima del piano.

Secondo Bestinver, il mercato già da qualche settimana si aspetta che il nuovo piano consista in uno scorporo del gruppo in due società (NetCo e ServiceCo), con la maggior parte del debito netto (circa 11-12 miliardi) e del personale (circa 30.000 dipendenti) che confluiranno nella NetCo.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)