MILANO (MF-DJ)--Ha tuonato tanto, ma alla fine non ha piovuto. Il cda di Tim, che secondo molti osservatori avrebbe dovuto rappresentare una specie di redde rationem all'interno del gruppo, alla fine è stato meno burrascoso del previsto. Non è la prima volta che accade in Telecom Italia che vigilie di fuoco poi non si trasformino in board altrettanto animati.

In realtà, da quel che si capisce, scrive MF, la riunione ha vissuto alcuni momenti di tensione. Una scarna nota diffusa nel tardo pomeriggio ha reso noto che il consiglio d'amministrazione di Tim, «riunitosi su richiesta di alcuni consiglieri sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha esaminato il difficile contesto di mercato e le sfide che attendono la società in materia di strategia, performance aziendale e organizzazione, anche in vista della preparazione del Piano Strategico 2022-2024». Non ci sono state mozioni né ci sono state votazioni. Nel corso della riunione, Gubitosi avrebbe illustrato le linee guida sui possibili sviluppi del business e anche le possibili valorizzazioni d'asset, a partire da Noovle (cloud). I consiglieri hanno così definito il percorso per la preparazione e condivisione del Piano Strategico al 2024 che verrà approvato nella riunione del consiglio del prossimo febbraio. C'è ancora tempo insomma, anche se la sensazione è che i mal di pancia di Vivendi non si siano placati, anzi. La strategia dei transalpini sembra puntare a un lento logoramento del ceo, con la convinzione che non siano solo i consiglieri francesi (in primis Arnaud de Puyfontaine, ieri presente fisicamente in cda) a sollevare dubbi sulla gestione, ma anche altri membri del board e che quindi si tratti solo di una questione di tempo.

red/lab

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1208:19 nov 2021

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