ROMA (MF-DJ)--Di solito sono tre indizi a fornire una prova, ma nel caso dell'offerta di Kkr sulla rete Tim il precedente dell'opa mai arrivata pesa come un macigno agli occhi di chi vigila sul mercato. E così, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la Consob non attenderà che il fondo americano batta un nuovo colpo, ipotetico o reale che sia, sul futuro del colosso guidato da Pietro Labriola.

La Commissione di vigilanza sulla borsa guidata da Paolo Savona, appena sarà chiaro il quadro sull'offerta avanzata da Kkr per la rete di Telecom Italia, di fatto concorrente a quella che devono mettere in piedi Cdp e Macquarie, e una volta conosciuta la risposta del cda di Tim, convocherà i vertici del fondo americano per capire esattamente che strategia stanno seguendo e che rapporti eventualmente ci sono con altri azionisti di peso di Tim. Vivendi, per esempio, potrebbe gradire la mega proposta di acquisto del fondo Usa che può arrivare fino a 28 miliardi per conquistare il controllo dell'asset strategico dell'azienda telefonica.

Così come monitora gli andamenti dei corsi azionari, Consob ha anche il compito di verificare le intenzioni di tutti gli attori che possono muovere il mercato. Kkr per la seconda volta ha presentato un'offerta non vincolante che riguarda Telecom Italia (la prima era per l'intera società, in concomitanza con l'uscita di scena del precedente ceo, Luigi Gubitosi, rivelatasi una sorta di opa fantasma) e il fatto che anche questa non sia messa nero su bianco la esenta dalle maglie più strette dell'authority. Ma Consob vuole vederci chiaro lo stesso e con essa anche il governo, gli azionisti e tutti gli interessati, a cominciare dalla Cdp di Dario Scannapieco.

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0308:21 feb 2023


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