ROMA (MF-DJ)--Non ci avrebbe scommesso nessuno, dice con un mezzo sorriso un banchiere di Piazza Affari. Un altro operatore sentenzia che chiunque non ritenga un successo il recente bond Tim non conosce il mercato. Anche immaginando che entrambe le affermazioni siano esagerate o enfatiche, è evidente che il valore dell'operazione di collocamento chiusa il 20 gennaio da Telecom Italia vada ben oltre l'incasso di 850 milioni. E' un segnale. Ed è anche il frutto di un lavoro durato 12 mesi.

Per chi segue quotidianamente la storia di Tim, l'attualità è tutta assorbita da se e quando e come e con chi Cdp rileverà Netco, la società infrastrutturale di Telecom. Ma il business che gestisce il gruppo di telecomunicazioni è molto più complesso e articolato. E gli inizi di Labriola non sono certo stati facili. Per capire il perché, scrive MF-Milano Finanza, bisogna riavvolgere il nastro della storia dell'ultimo anno. Ufficialmente il manager che prima guidava Tim Brasil è stato nominato amministratore delegato della società italiana il 21 gennaio 2022. Un mese prima una copertina dell'Economist aveva incoronato l'Italia come Paese del 2021. Mario Draghi era premier, l'inflazione non esisteva e l'economia nazionale aveva il vento in poppa. Da febbraio 2022 invece è iniziato un calvario, per l'Italia e per Tim. Putin ha invaso l'Ucraina, aggravando il rialzo dei prezzi dell'energia e innescando una spirale inflazionistica cui il mercato non era abituato. In più a marzo il bilancio di Tim, chiuso a seguito di svalutazioni con una perdita di 8,7 miliardi, ha deluso per l'ennesima volta gli investitori. Il titolo della società nel giorno dei conti è stato sospeso per eccesso di ribasso e c'era una sfiducia diffusa sulla capacità della società di uscire dall'enpasse.

Labriola ha sempre parlato chiaro al mercato, sostenendo di non voler fare false promesse. La pulizia di bilancio si è accompagnata alla sospensione del dividendo per le azioni di risparmio e ai downgrade da parte delle principali società di rating. Azzerate le aspettative era tempo di preparare il nuovo piano industriale. Il 7 luglio 2022 nel corso del il capital market day di Tim Labriola aveva finalmente alzato il velo sul suo progetto industriale, separare le unità operative dell'azienda: la parte consumer (quella classica legata alla telefonia), quella Enterprise dedicata ai servizi per le aziende e quella infrastrutturale (con Sparkle) oltre ovviamente al Brasile. Non solo, ma l'idea del ceo era quella di cedere il controllo della rete, che per anni è stata un'operazione tabù. A fine maggio infatti era stato firmato un MoU tra Cdp, Kkr, Macquarie e Tim proprio per la cessione di Netco. Peccato che il 21 luglio sia caduto il governo, altro evento nefasto e difficilmente prevedibile. Era possibile imbastire un'operazione del genere senza avere un solido appoggio politico? Qualcuno l'ha ipotizzato, era un'illusione.

E così Tim ha dovuto aspettare le elezioni e poi i tempi tecnici per la formazione del governo che di fatto ha iniziato la sua piena operatività in novembre. A quel punto sono ripartiti i tavoli e solo adesso, anche se con tempi che nel frattempo si sono dilatati, si potrà davvero ragionare a un'operazione che finisca con l'unire in qualche modo l'infrastruttura di Tim con quella di Open Fiber.

Il punto è che da maggio i riflettori sono quasi sempre stati puntati su questa operazione straordinaria, mettendo un po' in ombra molte delle attività del gruppo. Qualche esempio? Negli ultimi mesi Tim ha vinto in consorzio la gara per il Polo Strategico Nazionale per la creazione di un'infrastruttura cloud per lo Stato, ha vinto tutte le gare per il Pnrr a cui ha partecipato, ha rinegoziato l'importo del sanguinoso accordo con Dazn. Ancora più importante, la società ha chiuso un accordo con i sindacati (che prevede 1.500 esodi all'anno) che ha comportato sul bilancio un effetto positivo a livello di ebitda. Tutto questo esula peraltro dall'andamento dei conti, che sono andati pian piano migliorando. A metà febbraio si riunirà il consiglio d'amministrazione per l'esame del bilancio 2022 e ci sono grandi attese sui numeri. Le prime indicazioni sul debito sono state positive. I 20 miliardi di debito netto after lease con cui si dovrebbe chiudere l'esercizio sono inferiori alle stime di 20,8 miliardi e questo è sicuramente un buon segnale. I fari saranno però puntati sull'ebitda e la sensazione è che l'ad punti a stupire il mercato. Anche perché finora tutti gli indicatori chiave di prestazione (kpi) sono migliorati. In questo contesto si inserisce il lancio del bond, che ha avuto un successo superiore anche alle più rosee aspettative, riscuotendo una domanda 2,5 volte superiore all'offerta e chiudendo con un rendimento del 6,875%. Per avere un'idea, nello stesso periodo Tereos, con un rating migliore (ma sempre high yeld) e per un importo inferiore ha chiuso il lancio di un'obbligazione al 7,25%. Anche per questo il bond di Tim per molti rappresenta un turning point per l'azienda che secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza sta per chiudere altre due operazioni di finanziamento, una delle quali con la Bei, con l'obiettivo di spostare la copertura di cassa dal 2024 a fine 2025.

Per certi versi è possibile che in Tim non siano così dispiaciuti dell'allungamento dei tempi dei tavoli sulla rete, in modo da riportare il focus sui risultati operativi, e sancire il definitivo superamento di quella narrativa che voleva la cessione di Netco necessaria per salvare la società. Il tutto senza considerare che le tematiche riguardanti le tlc, anche grazie agli interventi di Labriola, sono finite al centro del dibattito politico: l'innalzamento dei limiti per le emissioni elettromagnetiche del 5G è considerato fondamentale, così come l'abbassamento dell'Iva dal 25% al 10% ma anche l'equiparazione delle telco alle società energivore. In tutto questo, il titolo ha ripreso vigore per la prima volta da mesi, anche perché poco prima dell'incarico a Labriola erano uscite le prime indiscrezioni sull'opa di Kkr, che avevano fatto schizzare il titolo. La speranza degli investitori è che la riscossa sia solo iniziata.

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January 30, 2023 02:54 ET (07:54 GMT)