ROMA (MF-DJ)--E' attesa a breve la firma tra Tim e Cdp del memorandum of understanding per dare vita alla rete unica. L'accordo stabilisce il perimetro di massima della nuova struttura e i tempi e le condizioni per realizzarla, sempre salvo via libera delle autorità competenti, a partire dall'Antitrust Ue.

Nello specifico, secondo quanto si legge su Repubblica, il gruppo guidato da Pietro Labriola dovrebbe conferire in una società separata, che si chiamerà Telecom Italia, la rete primaria (quella che dalle centrali va agli armadietti sulle strade), quella secondaria già conferita in Fibercop (che dagli armadietti entra nelle case degli italiani) e i cavi sottomarini di Sparkle. Il backbone - ovvero quella dorsale in fibra che attraversa il Paese e collega tutte le centrali sia per il fisso che per il mobile - al momento dovrebbe invece rimanere in capo alla società dei servizi, che si chiamerà Tim.

Una volta realizzato lo scorporo e deciso quanto debito e quale marginalità avrà la società della rete, un consorzio capitanato da Cdp (insieme a alcuni partner finanziari come ad esempio i fondi Macquarie e Kkr) potranno prenderne il controllo attraverso un'offerta anche in vista di una successiva fusione con Open Fiber. Se però l'offerta di Cdp non fosse giudicata interessante dagli azionisti Tim, Labriola procederà a una scissione proporzionale dell'azienda, dando ai soci azioni della società dei servizi e di quella della rete. In questo secondo caso i tempi sarebbero più lunghi in quanto è richiesto il via libera dell'assemblea, con il vantaggio però di assegnare un valore certo alla rete. Solo una volta quotata la rete Telecom, Cdp potrebbe proporre un'offerta di scambio con Open Fiber ma il matrimonio si farà solo se Tim avrà una convenienza economica.

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(END) Dow Jones Newswires

May 13, 2022 02:40 ET (06:40 GMT)