ROMA (MF-DJ)--Il riserbo non è necessariamente sinonimo di attendismo. Il governo, in attesa delle decisioni del comitato costituito da Tim e della conseguente possibile formalizzazione di un'Opa da parte del fondo americano Kkr, fa le sue valutazioni sulla protezione degli asset strategici. Un punto di partenza è l'insieme delle prescrizioni che l'esecutivo Gentiloni, esercitando i poteri speciali ("golden power") ha disposto per tre società del gruppo - Tim, Telecom Italia Sparkle e Telsy - nel 2017, in seguito all'aumento della partecipazione di Vivendi. Tra le corpose prescrizioni di sicurezza rientra anche l'obbligo di sottoporre preventivamente al Comitato di monitoraggio istituito presso Palazzo Chigi "qualsiasi variazione e riorganizzazione degli assetti societari e delle loro eventuali controllate, allo scopo di effettuare valutazioni circa la conformità alle prescrizioni formulate".

L'Opa o anche una scissione societaria tra rete e servizi, scrive Il Sole 24 ore, rientrerebbero evidentemente nella casistica comportando una possibile integrazione/aggiornamento degli obblighi, anche a valle della notifica delle operazioni e di una nuova istruttoria. Rispetto allo scenario del 2017, è su tutto il settore del cloud, la "nuvola" informatica che custodisce i dati della Pa, che ci sono le attenzioni maggiori.

Lo scorso gennaio Tim ha costituito una specifica società, Noovle, che ha Google come partner e che ha in pancia la rete di data center del gruppo. Tim è anche in lizza - insieme a Cdp, Leonardo spa e Sogei - per realizzare il Polo strategico nazionale, l'infrastruttura finanziata dal Recovery plan che dovrà ospitare i dati più strategici della Pa utilizzando anche servizi di cloud provider americani.

Secondo alcune interpretazioni legali, con il passaggio del controllo della capogruppo a un soggetto Usa quale Kkr si abbasserebbero i margini di opposizione di fronte a un eventuale mandato dell'autorità giudiziaria statunitense per l'applicazione del Cloud Act, la legge federale che disciplina l'accesso ai dati detenuti all'estero da operatori e provider che sono sotto la giurisdizione americana o anche che hanno semplicemente una partecipata negli States.

L'altro veicolo societario creato dopo il 2017 sotto l'ombrello di Tim è come noto Fibercop, la società della rete secondaria che già vede nel capitale la presenza di Kkr. Sono invece già dettagliatamente protetti dallo scudo statale, come detto dal 2017, gli asset e i servizi forniti alla Difesa. Da alcuni documenti consultati dal giornale emerge un ampio ventaglio di elementi, tra i quali la fornitura di circuiti terrestri e circuiti satellitari per la cui attivazione, conforme alla pubblicazione Alla (allied long line agency) della Nato, Tim spa si avvale di Sparkle, la società dei cavi sottomarini perle connessioni internazionali. Un protocollo per lo scambio di fibre ottiche con il ministero dell'Interno ha regolato lo sfruttamento di un collegamento che copre gran parte del backbone interforze, canale peri servizi Ict a livello operativo, logistico e amministrativo destinati a gran parte dei reparti della Difesa. Sotto "scudo" anche il tradizionale servizio di telefonia mobile (voce e dati) per il comparto Difesa. Il golden power del 2017 è stato applicato anche alla controllata Telsy spa in relazione a diversi progetti con la Difesa, come il programma Italian electronic key management system per la fornitura di un sistema per la gestione delle chiavi crittografiche a livello di presidenza del consiglio; il programma Cifranti e algoritmi di nuova generazione, il programma Scip per dotare la difesa di capacità di voce sicura, impegnata ad esempio in alcuni vertici internazionali, e il programma Bft per geolocalizzazione e tracciamento delle Forze in operazioni internazionali Nato/Ue. La stessa Telsy produce crypto-telefonie apparati cifranti per schermare il traffico ai più alti livelli di protezione.

vs

(END) Dow Jones Newswires

December 02, 2021 02:37 ET (07:37 GMT)