ROMA (MF-DJ)--Tim ha chiuso definitivamente e ufficialmente le porte a
Huawei sulla realizzazione della rete d'accesso 5G in Italia.
A quanto risulta al Sole 24 Ore, in questi giorni all'indirizzo del
colosso Tlc di Shenzhen è stata inviata una lettera di disdetta di un
contratto sottoscritto nei primi mesi del 2020.
Nessun commento né da Huawei, né da parte dell'incumbent per una scelta
in cui con ogni probabilità è lecito pensare che abbia impattato in
maniera forte anche il momento dal punto di vista geopolitico, con gli
strascichi della battaglia fra l'amministrazione Trump e Huawei (ma per
interposta persona contro il governo cinese ovviamente) che non si sono
affatto sopiti né con la nuova amministrazione Biden in Usa, né con il
nuovo governo italiano caratterizzato da un forte atlantismo. Le richieste
ai vendor extracomunitari, con tutta la disciplina del Golden Power e del
perimetro cibernetico, di per sé rappresentano un aggravio non da poco per
gli operatori.
Il dover ovviare a obblighi documentali aggiuntivi in questa fase
potrebbe aver convinto Tim a optare per una soluzione più "semplice" e per
questo più vantaggiosa. Comunque, secondo quanto si apprende, sul mobile
in Italia Tim ha deciso a livello di Gruppo di aggiornare, rispetto al
mutato contesto, la strategia degli approvvigionamenti tecnologici,
confermando l'obiettivo di semplificare le forniture su due vendor anziché
tre. E in seguito ad un'attenta analisi di costi e benefici l'azienda
avrebbe deciso di proseguire con gli altri due fornitori: Ericsson e Nokia
cui sarà affidato quel 40% di realizzazione della rete in origine pensato
per Huawei. Non è escluso che Huawei potrebbe anche essere invitato alla
gare per le attività 5G core in Brasile.
pev
(END) Dow Jones Newswires
April 29, 2021 03:32 ET (07:32 GMT)