MILANO (MF-DJ)--Passa il tempo, ma il progetto di rete unica, inteso come le reti di Tim e di Open Fiber sotto la stessa società, non tramonta mai, nemmeno se sul tavolo del gruppo tlc si trova la manifestazione di interesse del fondo Kkr, finalizzata al lancio di un'opa.

Anzi, forse proprio la presenza del fondo Usa, che potrebbe comportare lo scorporo dell'intera infrastruttura di Telecom Italia (argomento tabù fino a qualche anno fa) ha cambiato le carte in tavola e spinto ieri il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini, a tornare sul dossier. «Continuo a pensare che se si creano le condizioni, in questo momento, sia conveniente per il Paese arrivare a una rete unica suscettibile di ottenere l'autorizzazione da parte della concorrenza italiana ed Ue e quindi non verticalmente integrata», ha detto Bassanini. Tuttavia, ha aggiunto, «continuo a pensare che non sia utile, inseguendo l'obiettivo della rete unica, rinviare le possibili soluzioni di coinvestimento che consentirebbero di evitare la duplicazione inefficiente degli investimenti».

Nel frattempo proseguono le operazioni per fare il punto sull'offerta di Kkr, non è escluso che già domani (giornata in cui sono previste le riunioni del comitato nomine e del comitato controllo e rischi) si riunisca per la prima volta in maniera «formale» il comitato presieduto da Salvatore Rossi, costituito ad hoc per esaminare la manifestazione d'interesse del fondo Usa e quindi non è detto che si arriverà alla nomina degli advisor già entro la settimana. I rumors continuano a scommettere che alla fine saranno selezionate un paio di grandi banche Usa con Banca Imi (Intesa Sanpaolo) che potrebbe essere l'unico advisor italiano. Il tempo in ogni caso stringe e per questo non si esclude che già la prossima settimana possa essere convocato un nuovo cda, che preceda quello già fissato per il 17 dicembre.

fch

(END) Dow Jones Newswires

December 02, 2021 02:40 ET (07:40 GMT)