ROMA (MF-DJ)--Ci saranno ancora alcuni ultimi passi formali da completare, ma ieri in Brasile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il via libera dell'Agenzia nazionale delle telecomunicazioni (Anatel) all'incorporazione di Oi Movel da parte di Tim Brasil.

Lo scrive MF-Milano Finanza spiegando che Oi Movel è la società cui fanno capo gli asset di telefonia mobile dell'ex incumbent Oi, messi in vendita dal colosso brasiliano e rilevati in cordata dagli altri tre competitor che operano nel paese sudamericano, Claro, Vivo e appunto Tim, con quest'ultima che avrà i benefici maggiori rilevando la maggior parte di questi asset. Il via libera dell'Anatel, per quanto formale e atteso, è un altro passo avanti per il completamento del processo di trasferimento degli asset da Oi Movel a Tim, che dovrebbe dare quindi vita alla nuova Tim Brasil.

Tecnicamente Anatel ha approvato la fusione tra Cozani e Tim. Poche settimane fa la controllata di Telecom aveva annunciato una semplificazione della catena di controllo, con la fusione tra Tim Brasil e Cozani, che è il veicolo utilizzato per l'acquisizione degli asset mobili di Oi già interamente controllato da Tim Brasil. Lo sviluppo della controllata sudamericana non è secondario. Il contributo dell'ebitda di Tim Brasil sui conti consolidati della società cresce di anno in anno.

Nella presentazione dei risultati 2022 e del piano industriale al 2025 Tim scrive che la società è al momento sottovalutata con previsione di upside del titolo del 40% circa. Il piano industriale prevede che l'azienda mantenga la sua focalizzazione su una strategia di valore con la previsione che "trarrà un'ulteriore spinta alla crescita dall'integrazione degli asset di Oi, continuando nel suo percorso verso una Next Gen Telco".

Tradotto in numeri, il piano prevede una crescita in doppia cifra dell'ebitda al netto degli investimenti fino al 2025. Ovviamente gli asset rilevati da Oi avranno un ruolo fondamentale per lo sviluppo del business, e non a caso la crescita di valore di Tim Brasil oggi porta sempre più spesso alcuni osservatori a ritenere la valorizzazione della controllata una sorta di jolly che l'ad Pietro Labriola (che in passato ha guidato proprio Tim Brasil) potrebbe decidere di giocare in caso di necessità. Un'extrema ratio cui molto probabilmente la società non dovrà ricorrere se riuscirà a completare la valorizzazione di Netco, la società che raggruppa gli asset infrastrutturali di Tim, con le due offerte di Kkr e di Cdp-Macquarie.

pev


(END) Dow Jones Newswires

March 31, 2023 02:21 ET (06:21 GMT)