ROMA (MF-DJ)--L'offerta di coinvestimento che non conferisce alcun diritto strutturale, "presentata recentemente all'esame dell'Agcom e della Autorità della concorrenza, non da noi, si basa su sconti clamorosi" ma "una competizione sui prezzi rischia di essere insostenibile persino per chi la offre, che come sappiamo non naviga nell'oro. Ha dovuto recentemente lanciare un secondo profit warning dopo il primo nel giro di un anno. Se offre sconti di questo genere solo per ragioni anticompetitive, perchè è un'operazione già sanzionata dall'Autorità della concorrenza, il rischio è che poi i conti non tornino".

Lo ha detto Franco Bassanini, presidente di Open Fiber, all'evento "5 GItaly". Una infrastruttura unica sarebbe in astratto la soluzione la migliore dal punto di vista della concorrenza, purchè indipendente e neutrale ma "finora il detentore della principale, storica infrastruttura di tlc italiana, Telecom Italia, non ha ritenuto di poter accettare l'idea di conferire, con una adeguata valorizzazione, la sua infrastruttura in una rete unica".

Come soluzione "o Tim e i suoi azionisti, e questo potrebbe essere l'oggetto di una parte del progetto di Kkr, cambiano l'idea su questo punto, cioe' accettano l'idea di concorrere a costruire una infrastruttura unica non verticalmente integrata oppure bisogna ricorrere a coinvestimenti veri, dove quelli che coinvestono conservano ciascuno dei diritti strutturali sull'infrastruttura".

"Con il coinvestimento si fa un unico scavo e dentro ci sono i tubi di un operatore e dell'altro, e anche di un terzo. In questo modo si condividono moltissimi costi" e "si fa fronte anche a un altro grande problema, al collo di bottiglia della mancanza di manodopera qualificata", ha concluso.

pev

(END) Dow Jones Newswires

December 01, 2021 05:39 ET (10:39 GMT)