MILANO (MF-DJ)--Questa volta ci siamo, assicura chi sta lavorando al memorandum of understanding tra Tim e Cdp, principale azionista di Open Fiber: la firma dovrebbe essere vicina. In realtà, questa firma è stata più volte data per fatta e più volte i termini previsti o auspicati sono slittati, a testimonianza del fatto che si tratta di un accordo per nulla semplice. Ieri il cda di Tim ha fatto il punto sulla situazione ma si è trattato principalmente di un'informativa sulla situazione. Di certo, ieri sera arrivavano messaggi informali che lasciavano intravedere una schiarita sull'MoU, con un riallineamento anche del fondo Usa Kkr, che nei giorni scorsi qualcuno aveva sostenuto stesse in qualche modo ostacolando l'intesa.

Le prossime 72 ore, scrive MF, potrebbero essere decisive e dopo un intenso lavoro nel weekend non si esclude che la tanto attesa firma possa arrivare nei primi giorni della prossima settimana. Anche se, come detto, non è la prima volta che questo MoU viene dato per fatto. Se il clima attorno al tavolo si confermasse, il primo passo in vista della famosa rete unica, potrebbe arrivare con un sostanziale accordo di tutti i soggetti coinvolti, quindi oltre a Cdp e Open Fiber anche Kkr, azionista di Fibercop (la società che dovrebbe confluire alla fine nella rete unica) e anche il fondo Macquarie, che è socio al 40% di Open Fiber. Nello specifico, la futura rete unica dovrebbe mettere insieme gli asset di Open Fiber con quelli di Tim, che apporterebbe i cavi sottomarini di Sparkle, la rete primaria (che dalle centrali collega gli armadietti) e quella secondaria di Fibercop (controllata al 58% da Tim, al 37,5% dal fondo Kkr e al 4,5% da Fastweb).

red/lab

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2710:02 mag 2022


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May 27, 2022 04:03 ET (08:03 GMT)