E' quanto si legge nelle note dei sindacati di settore Slc-Cgil e di Fistel-Cisl, dopo una riunione in mattinata con i vertici dell'azienda che in Italia impiega 5.765 persone.

"Il prossimo 13 marzo Vodafone presenterà al sindacato la situazione aziendale e un piano di riassetto dei costi che equivale a circa 1.000 eccedenze di personale", si legge nei comunicati. "Parliamo di quasi il 20 percento della forza lavoro".

Entrambi i sindacati sottolineano come il settore delle telecomunicazioni in Italia persegua un modello sbagliato, incentrato su "una contrazione delle tariffe causata da una competitività esasperata".

Nelle prossime settimane dovrebbe partire il negoziato sulla gestione dei tagli, che secondo quanto riferito in precedenza da fonti sindacali interessano principalmente le attività di customer care.

"Siamo preoccupati di un dimagrimento forte di un'azienda leader del settore che lascia presagire nubi nere all'orizzonte sulla volontà di investire per il futuro in Italia", commenta Alessandro Faraoni segretario generale nazionale della Fistel Cisl.

Fistel-Cisl e Slc-Cgil sottolineano come per anni i sindacati abbiano "impostato in questa azienda un lavoro che, partendo dalla contrattazione di anticipo, ha consentito una gestione non traumatica di una fase difficile".

"Per noi non c'è spazio, in questa azienda come nel resto del settore, per scelte diverse rispetto a quanto fatto sino ad ora", proseguono le due sigle, che chiedono alle istituzioni di aprire "un ragionamento su tutto il settore".

(Elvira Pollina, editing Stefano Bernabei)