GINEVRA (awp/ats) - Brusca partenza ai vertici di Temenos: la società ginevrina che opera a livello mondiale nel campo dei programmi informatici per le banche vede allontanarsi il Ceo Max Chuard, un manager contestato da una parte degli azionisti. La notizia giunge nel giorno della presentazione di risultati trimestrali in calo.

Nel periodo ottobre-dicembre, l'impresa ha visto il fatturato diminuire (su base annua) del 4% a 278 milioni di dollari (258 milioni di franchi), secondo quanto emerge dai dati diffusi oggi. L'utile operativo Ebit rettificato si è contratto del 27% a 94 milioni di dollari: il relativo margine è sceso da 44,3% a 33,8%. A pesare è stato il forte aumento dell'inflazione, che ha avuto pesanti ripercussioni sui costi, spiega l'azienda.

Nell'insieme del 2022 - in base a dati provvisori - i ricavi sono scesi del 2% a 950 milioni di dollari, mentre l'Ebit si è attestato a 272 milioni (-24%). Temenos aveva già lanciato un allarme sugli utili nell'ottobre scorso, comunicando di aspettarsi una flessione operativa del 25%, a fronte della progressione del 9-11% attesa in precedenza. Maggiori informazioni saranno fornite il 20 febbraio, in occasione della presentazione dei conti d'esercizio definitivi. Al capitolo prospettive, la dirigenza fa notare che le banche, considerato l'offuscamento delle prospettive congiunturali globali, si sono fatte più caute nelle loro decisioni di acquisto di programmai informatici.

Intanto con la partenza di Chuard si chiude un'epoca della storia aziendale: in carica quale presidente della direzione dal 2019, era da 20 anni in forza all'impresa, in precedenza anche come responsabile finanziario (CFO) e delle operazioni (COO), in tempi di forte crescita per il gruppo.

Temenos non dispone al momento di un nuovo numero uno: la ricerca è in corso, fa sapere la società. La guida ad interim è stata assunta dal presidente del consiglio di amministrazione (Cda) Andreas Andreades, che però alla prossima assemblea di giugno lascerà l'organo di sorveglianza. La presidenza dovrebbe essere assunta dall'attuale vice, Thibault de Tersant.

"È il momento di far subentrare una nuova generazione dirigenziale", afferma Andreades, citato in un comunicato. Dello stesso avviso era già da tempo una parte dell'azionariato: in particolare la società londinese Petrus Advisers chiedeva la partenza di Ceo e presidente del Cda, auspicando inoltre una revisione della strategia aziendale.

Fondata nel 1993 a Ginevra, Temenos si definisce uno dei leader mondiali del suo settore, terzo operatore europeo del ramo. I software dell'impresa sbarcata in borsa nel 2001 sono attivi nei due terzi delle principali 1000 banche mondiali: 1,2 miliardi di persone effettuano le loro operazioni bancarie attraverso programmi Temenos, vale a dire il 30% della popolazione mondiale con accesso ad istituti di credito.

L'espansione dell'azienda si è riflessa anche nel corso dell'azione, che sin verso la fine del 2015 non aveva mai superato i 40 franchi. Da allora è partita una progressione che ha portato il titolo sino a un massimo di 184 franchi nel 2019. Da allora è però iniziata una fase tendenzialmente calante. Le notizie odierne stanno comunque favorendo il corso, che nella prima ora di contrattazioni oggi ha guadagnato circa il 6% rispetto a venerdì, salendo a oltre 60 franchi. Dall'inizio dell'anno la performance è del +12%.