(Alliance News) - Le principali piazze europee rispettano le previsioni e aprono in rialzo, giovedì, in attesa dell'indice dei prezzi alla produzione USA previsto per questo pomeriggio e con i recenti dati macroeconomici che sembrano aver allontanato l'ipotesi di una recessione, secondo Ipek Ozkardeskaya, Senior Analyst di Swissquote Bank.

"I dati sull'occupazione negli Stati Uniti rimangono solidi, l'inflazione continua a scendere ma la tendenza al ribasso dà segnali di rallentamento. E i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti di ieri sono stati una ciliegina sulla torta, con uno strabiliante aumento del 3% delle vendite al dettaglio il mese scorso; è stato il salto più grande degli ultimi due anni".

"Dal punto di vista della produzione, le notizie sono quasi altrettanto buone. La produzione industriale è rimasta invariata, soprattutto perché il clima caldo ha causato un calo del 10% delle utenze. Oltre a ciò, la produzione manifatturiera è aumentata dell'1% e la produzione mineraria è aumentata del 2%. Questi numeri chiaramente non sono il tipo di numeri che ti aspetteresti di vedere per un'economia che sta marciando verso una recessione, ma chiaramente non è quello che ci aspettavamo di vedere", ha concluso l'analista.

Così, il FTSE Mib, apre su dello 0,5% a 27.658,70.

In Europa, il CAC 40 di Parigi sale dello 0,9%, il FTSE 100 di Londra è in verde dello 0,2%, mentre il DAX 40 di Francoforte è su dello 0,6%.

Fra i listini minori, il Mid-Cap è in rosso dello 0,1% a 44.751,69, mentre lo Small-Cap è in verde dello 0,2% a 30.399,86 e l'Italia Growth è su dello 0,1% a 9.676,79.

Sul listino principale di Piazza Affari, Tenaris si prende la vetta con un rialzo del 7,3% dopo aver annunciato mercoledì sera risultati record per il 2022. Al 31 dicembre 2022 Tenaris ha riportato, nell'ultimo trimestre, vendite nette per USD3,62 miliardi, in aumento del 76% sui USD2,06 miliardi del quarto trimestre 2021.

Cresce a tre cifre, invece, l'utile netto, salito a USD803 milioni nell'ultimo trimestre dell'anno, il 139% in piu dello stesso periodo del 2021.

L'utile netto dei 12 mesi ammonta a USD2,55 miliardi, "e raggiunge un livello record", come spiega la società in una nota, in crescita del 142% sui USD1,05 miliardi dell'anno 2021.

L'Ebitda 2022 è invece pari a USD3,65 miliardi, in aumento del 168% sui USD1,36 miliardi del 2021.

Le vendite nette del 2022, infine, sono salite dell'80% a USD11,77 miliardi da USD6,53 miliardi, grazie alla forte ripresa dell'attività di perforazione di petrolio e gas nelle Americhe.

Segue Pirelli, in rialzo del 4,0%.

Anche CNH Industrial apre in verde, dello 0,2%, dopo aver ha fatto sapere mercoledì che, tra il 6 e il 10 febbraio, ha rilevato 597.103 azioni proprie.

Le azioni sono state rilevate al prezzo medio di EUR14,8884 circa, per un totale di EUR8,9 milioni.

Interpump Group apre invece in calo dello 0,2% La società ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 dicembre, chiuso con un utile netto consolidato di periodo a EUR269,6 milioni da EUR198,5 milioni, in crescita di quasi il 36%.

Le vendite nette dell'esercizio sono state pari a EUR2,07 miliardi, in crescita del 30% sull'anno precedente.

FinecoBank avanza dello 0,5%. Mercoledì ha comunicato che sta valutando una possibile emissione di strumenti senior preferred.

A tal fine, Fineco ha conferito mandato a BNP Paribas e UniCredit Bank - già arranger del programma EMTN - nonché a Société Generale, tutti in qualità di joint bookrunner e joint lead manager, per organizzare meeting dedicati con potenziali investitori in Europa, a partire da oggi.

Sul Mid-Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena si porta avanti dell'1,0%, in apertura, dopo aver fatto sapere giovedì che l'agenzia di rating Moody's Investors Service ha migliorato i rating della Banca di 2 notch, portando il rating standalone Baseline Credit Assessment a "b1" da "b3", il long-term deposit rating a "Ba2" da "B1", e il subordinated debt rating a "B2" da "Caa1".

Il rating del long-term senior unsecured debt è stato migliorato di 3 notch a "B1" da "Caa1".

Webuild - in rosso dello 0,2% - ha reso noto giovedì che l'assemblea dei creditori di Clough, tenuta il 15 febbraio 2023 in Australia, ha approvato la proposta di acquisizione degli asset di Clough da parte del gruppo e che partire dal 16 febbraio 2023 la società assume quindi la gestione e il controllo dell'attività di Clough in Australia e Papua Nuova Guinea.

Autogrill apre su dello 0,2%. La società ha annunciato mercoledì di aver approvato i dati preliminari del 2022, riportando per l'intero anno ricavi consolidati a EUR4,14 miliardi, in aumento del 50% rispetto a EUR2,60 miliardi del 2021.

Anima Holding apre in rosso dello 0,7%. Mediobanca ha fatto sapere mercoledì mattina di aver concluso per conto di FSI l'acquisto di 25,0 milioni di azioni ordinarie di Anima Holding con una procedura di "reverse accelerated bookbuilding". Il corrispettivo totale, basato su un prezzo per azione di EUR4,35, equivale a un esborso per il fondo strategico da EUR108,7 milioni.

Sullo Small-Cap, Sabaf - su dello 0,1% - ha approvato martedì i risultati al 31 dicembre 2022, riportando un calo del 3,9% dei ricavi, passati a EUR253,1 milioni da EUR263,3 milioni dell'anno precedente.

Il risultato netto del periodo è di EUR15,7 milioni, in calo del 34% da EUR23,9 milioni dell'anno 2021.

Elica apre in rialzo dello 0,9% dopo il 2,3% della vigilia. Martedì ha fatto sapere di aver realizzato, nell'anno 2022, ricavi per EUR548,6 milioni, in aumento dell'1,4% rispetto agli EUR541,3 milioni dell'anno 2021.

L'Ebitda al 31 dicembre 2022 ammonta a EUR50,8 milioni in aumento del 32% da EUR 38,5 milioni dell'anno 2021.

GPI - in verde dello 0,9% dopo il rosso del 3,6% di ieri sera - mercoledì ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha esaminato i dati preconsuntivi consolidati dell'esercizio 2022, concluso con ricavi complessivi di oltre EUR355 milioni, in aumento rispetto a EUR326,9 milioni realizzati nel 2021.

In vetta ci sono Bioera e PLC, su rispettivamente del 6,3% e 6,1%.

Tra le PMI, parte bene Alfonsino, su del 7,6% dopo aver annunciato la partnership con Beintoo, data company del gruppo Mediaset, operante nei settori del digital advertising e del data driven marketing.

Leone Film Group invece inizia la giornata in calo dell'1,8% dopo aver fatto sapere giovedì che nel 2022 ha riportato ricavi per EUR55,8 milioni in calo del 43% da EUR98,6 milioni del 2021.

Tale decremento - spiega la società - è dovuto principalmente alla riduzione nell'anno del fatturato delle produzioni esecutive internazionali e al fatto che molte delle importanti produzioni delle serie dell'anno saranno consegnate nel 2023.

Anche l'Ebitda è diminuito, per questa stessa ultima ragione, a EUR38,9 milioni da EUR49,6 milioni nel 2021, riportando quindi un calo del 22%.

Male anche GEL, in calo dell'1,1% dopo aver fatto sapere, mercoledì, che il fatturato al 31 dicembre 2022 risulta pari a circa EUR17,2 milioni in calo del 7,5% rispetto al dato al 2021, quando ammontava a EUR18,6 milioni.

eViso cede l'1,9%, nonostante i ricavi del primo semestre 2022 a EUR145,0 milioni, in aumento del 47% rispetto all'esercizio precedente.

A New York - nella notte europea - il Dow ha chiuso in verde dello 0,1%, il Nasdaq ha chiuso su dello 0,9%, mentre l'S&P 500 ha terminato in verde dello 0,3%.

In Asia, l'Hang Seng chiude con un rialzo dello 0,8%, lo Shanghai Composite ha ceduto l'1,0% e il Nikkei ha terminato in verde dello 0,7%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0710 contro USD1,0677 di mercoledì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2053 da USD1,2019 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD86,06 al barile contro USD84,11 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.841,30 l'oncia da USD1.831,95 l'oncia di mercoledì in chiusura.

Nel calendario economico di giovedì, alle 1000 CET arriverà quello il saldo della bilancia commerciale italiana.

Alla stessa ora, tocca al rapporto mensile della BCE mentre nel pomeriggio, alle 1430 CET sono previsi di permessi di costruzione americani.

Sempre dagli USA e sempre alle 1430 CET, usciranno l'indice dei principali prezzi di produzione e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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