(Alliance News) - I mercati azionari europei dovrebbero registrare un'apertura in ribasso venerdì, appesantiti dal debole sentiment globale mentre i dati economici statunitensi più forti del previsto e le osservazioni aggressive dei funzionari della Federal Reserve che hanno accennato a un altro aumento del tasso di 50 punti base hanno scosso i mercati finanziari, impostandoli sul lato delle vendite.

Gli investitori hanno anche valutato i dati che mostrano che l'inflazione dei produttori in Germania è ulteriormente diminuita a gennaio, in attesa delle partite correnti dell'eurozona in mattinata. Intanto la BCE - tramite il numero uno Christine Lagarde - ha cercato di fare chiarezza, anticipando che la banca centrale procederà con un ulteriore rialzo dei tassi di 50 punti base per poi "valutare il prossimo percorso".

Su Eccles Building, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 22 marzo ha una probabilità prezzata all'81% di aumento nell'intervallo 475/500 bps. È invece al 19% la probabilità di un aumento nell'area 500/525 bps. Il target attuale è compreso fra 450 e 475 punti base.

Così, il FTSE Mib, marca un calo di 150,00 punti, dopo il verde con l'1,2% a 27.853,74 ieri sera.

In Europa, il CAC 40 di Parigi arretra di 49,30 punti, il FTSE 100 di Londra sta cedendo 21,00 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte cede 97,00 punti.

Fra i listini minori, giovedì sera, il Mid-Cap ha chiuso in rosso frazionale a 44.781,10, lo Small-Cap ha chiuso in rosso dello 0,1% a 30.308,52 e l'Italia Growth ha chiuso su dello 0,3% a 9.704,40.

Ieri, sul listino principale di Piazza Affari, Tenaris ha fatto meglio di tutti in rialzo dell'8,0% dopo aver annunciato mercoledì sera risultati record per il 2022. Al 31 dicembre 2022 Tenaris ha riportato, nell'ultimo trimestre, vendite nette per USD3,62 miliardi, in aumento del 76% sui USD2,06 miliardi del quarto trimestre 2021. Cresce a tre cifre, invece, l'utile netto, salito a USD803 milioni nell'ultimo trimestre dell'anno, il 139% in piu dello stesso periodo del 2021. L'utile netto dei 12 mesi ammonta a USD2,55 miliardi, "e raggiunge un livello record", come spiega la società in una nota, in crescita del 142% sui USD1,05 miliardi dell'anno 2021.

UniCredit è salito invece del 4,3% a EUR19,42. Il titolo ha toccato il massimo di 52 settimane a EUR19,46.

Segue Pirelli, in rialzo del 3,4% a EUR4,96 per azione e chiudendo per la quarta seduta di fila sul lato dei rialzisti.

Piani alti anche per Saipem, che si è portato avanti dell'1,5% dopo il passivo con il 2,4% della vigilia.

Interpump Group ha chiuso invece in calo dello 0,5%. La società ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 dicembre, chiuso con un utile netto consolidato di periodo a EUR269,6 milioni da EUR198,5 milioni, in crescita di quasi il 36%. Le vendite nette dell'esercizio sono state pari a EUR2,07 miliardi, in crescita del 30% sull'anno precedente.

Enel ha ceduto invece lo 0,2% dopo lo 0,1% di passivo della vigilia.

Sul Mid-Cap, Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso con un attivo del 4,1%. La società ha comunicato giovedì che l'agenzia di rating Moody's Investors Service ha migliorato i rating della Banca di 2 notch, portando il rating standalone Baseline Credit Assessment a "b1" da "b3", il long-term deposit rating a "Ba2" da "B1", e il subordinated debt rating a "B2" da "Caa1". Il rating del long-term senior unsecured debt è stato migliorato di 3 notch a "B1" da "Caa1".

Tod's ha chiuso avanti per la quarta sessione di fila, avanzando dell'1,5% a EUR36,68.

Webuild - in calo dello 0,2% a EUR1,73 - ha reso noto giovedì che l'assemblea dei creditori di Clough, tenuta il 15 febbraio 2023 in Australia, ha approvato la proposta di acquisizione degli asset di Clough da parte del gruppo e che partire dal 16 febbraio 2023 la società assume quindi la gestione e il controllo dell'attività di Clough in Australia e Papua Nuova Guinea.

Anima Holding ha segnato invece un rosso dello 0,1%. Mediobanca ha fatto sapere mercoledì mattina di aver concluso per conto di FSI l'acquisto di 25,0 milioni di azioni ordinarie di Anima Holding con una procedura di "reverse accelerated bookbuilding". Il corrispettivo totale, basato su un prezzo per azione di EUR4,35, equivale a un esborso per il fondo strategico da EUR108,7 milioni.

Sul fondo ci finisce Ariston Holding, che ha ceduto il 2,4%, in scia al rosso della vigilia con lo 0,7%.

Sullo Small-Cap, Eems si è portato avanti del 7,1% a EUR0,0448, terminando per la terza seduta di fila da rialzista.

Quartieri alti anche per I Grandi Viaggi, che è avanzato del 4,0% dopo il passo indietro della vigilia con il 4,5%.

Sabaf - su dello 0,1% - ha approvato martedì i risultati al 31 dicembre 2022, riportando un calo del 3,9% dei ricavi, passati a EUR253,1 milioni da EUR263,3 milioni dell'anno precedente. Il risultato netto del periodo è di EUR15,7 milioni, in calo del 34% da EUR23,9 milioni dell'anno 2021.

Fra i ribassisti, minoranza del listino, LVenture ha ceduto invece il 5,0% a EUR0,3610, dopo il verde della vigilia con l'8,9%.

Tra le PMI, ha chiuso in verde Alfonsino - in verde dell'1,7% - dopo aver annunciato la partnership con Beintoo, data company del gruppo Mediaset, operante nei settori del digital advertising e del data driven marketing.

Frendy Energy è salito invece del 10% portando il prezzo a EUR0,2640, invertendo il trend ribassista durato tre sedute.

Leone Film Group ha chiuso in calo dell'1,8% dopo aver fatto sapere giovedì che nel 2022 ha riportato ricavi per EUR55,8 milioni in calo del 43% da EUR98,6 milioni del 2021. Tale decremento - spiega la società - è dovuto principalmente alla riduzione nell'anno del fatturato delle produzioni esecutive internazionali e al fatto che molte delle importanti produzioni delle serie dell'anno saranno consegnate nel 2023.

Male anche GEL, in calo del 6,2% dopo aver fatto sapere, mercoledì, che il fatturato al 31 dicembre 2022 risulta pari a circa EUR17,2 milioni in calo del 7,5% rispetto al dato al 2021, quando ammontava a EUR18,6 milioni.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso sotto dell'1,3%, il Nasdaq sotto dell'1,8%, mentre l'S&P 500 ha lasciato sul parterre l'1,4%.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha ceduto lo 0,7%, lo Shaghai Composite lo 0,8%, mentre l'Hang Seng è in rosso dello 0,3%.

Tra le valute, si conferma la forza del dollaro. L'euro passa di mano a USD1,0635 contro USD1,0678 di giovedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,1935 da USD1,2012 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD83,60 al barile contro USD83,64 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.822,88 l'oncia da USD1.823,27 l'oncia di giovedì in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, alle 1000 CET, dall'Eurozona, è in arrivo il saldo del conto corrente destagionalizzato.

Alle 1445 CET terrà un discorso Bowman della FED, mentre alle 1900 CET usciranno i dati di Baker Hughes. Come di consueto in venerdì, infine, alle 2130 CET, sarà la volta del COT Report.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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