(Alliance News) - Piazza Affari ha chiuso lunedì in calo, riflettendo la debolezza generale che ha caratterizzato l'andamento delle altre borse europee e degli indici statunitensi, dopo che - in particolare per l'oil - è stata una giornata influenzata dalle decisioni politiche.

Sul fronte macroeconomico, dopo i dati relativi ai servizi dell'Eurozona e delle sue principali economie arrivati in mattinata, che hanno mostrato un'attività rimasta ancora in territorio di contrazione, nel pomeriggio, sono arrivati gli stessi dati per gli USA.

Il PMI composito degli USA fornito da S&P Global, riferisce Markit Economics lunedì, si è attestato a 46,4 nel novembre 2022, senza scostarsi troppo dalla stima preliminare di 46,3 e in calo rispetto al 48,2 del mese precedente.

L'ultima lettura ha indicato un quinto calo consecutivo dell'attività imprenditoriale del settore privato, trainato da un calo più rapido dell'attività nel settore dei servizi e da un nuovo calo della produzione manifatturiera.

Il FTSE Mib ha chiuso lunedì in calo dello 0,3% a 24.547,84, il Mid-Cap ha perso lo 0,2% a 40.410,07, lo Small-Cap ha finito in parità a 28.351,80 e l'Italia Growth ha chiuso in lieve calo a 9.334,50.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è salito dello 0,2%, il CAC 40 di Parigi ha perso lo 0,5% e il DAX 40 di Francoforte ha ceduto lo 0,4%.

Con lo sprint del greggio, Saipem ha trascorso tutta la giornata in testa al paniere a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, anche se ha chiuso con un rialzo del 2,3% dopo aver toccato quasi il 5% di guadagno nel corso della seduta.

Gli altri titoli legati al barile, Tenaris, Eni e Saras sul Mid-Cap, hanno invece chiuso in calo, rispettivamente, dell'1,5%, dello 0,4% e dell'1,8%.

Il prezzo del Brent si è mostto in aumento lunedì, con le prospettive di una ripresa della domanda cinese. Il principale importatore di greggio al Mondo ha segnalato una posizione di "ammorbidimento" nella lotta contro il coronavirus, alimentando le speranze di una svolta nella sua rigorosa politica "zero-Covid" e migliorando le prospettive di crescita e domanda.

Tra gli ultimi annunci, le autorità sanitarie cinesi hanno allentato i requisiti dei test nelle principali città durante il fine settimana. Dal lato dell'offerta, l'OPEC+ ha deciso di attenersi alla politica esistente di ridurre la produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno da novembre per tutto il 2023 per valutare meglio le dinamiche tra domanda e offerta.

L'Unione Europea, inoltre, vieterà la maggior parte delle importazioni di petrolio russo via mare da oggi in poi, imponendo provvisoriamente un tetto massimo di USD60,00 al barile per il greggio.

Leonardo ha perso lo 0,9% mentre cresce il peso dell'ex Finmeccanica nell'industria mondiale delle armi. Secondo l'ultima classifica redatta dall'istituto indipendente svedese Sipri - Stockholm International Peace Research Institute, il colosso della difesa italiano sale al dodicesimo posto nella classifica mondiale top 100 ed è il primo in Europa, dove sopravanza Thales e Airbus.

Il gruppo guidato da Alessandro Profumo, nel 2021, ha venduto armi per circa USD13,9 miliardi, con un incremento del 18% sull'anno precedente, grazie al quale passa dalla posizione numero 14 alla numero 12 nel Mondo. Secondo i calcoli di Sipri, per Leonardo le armi rappresentano l'83% del fatturato complessivo.

Snam ha ceduto lo 0,3% dopo aver comunicato lunedì di aver concluso con successo a novembre, nella sua centrale di compressione del gas naturale di Istrana, in provincia di Treviso, una serie di test finalizzati a sperimentare l'utilizzo di idrogeno come combustibile per alimentare le turbine a gas dell'impianto.

La sperimentazione, prima del suo genere nel mondo, e portata avanti in collaborazione con Baker Hughes, azienda di tecnologia al servizio dell'energia e dell'industria, ha dimostrato la compatibilità delle varie componenti dell'impianto con l'impiego di una miscela di idrogeno al 10% e gas naturale.

Sul fondo, Nexi perde il 3,9% nonostante abbia sostituito - tramite Nets - la rivale Worldline nella gestione delle carte di Commerzbank.

Sul Mid-Cap, Webuild, dopo avere annunciato all'inizio di novembre la sottoscrizione di un accordo condizionato con Murray & Roberts per l'acquisizione dell'intero capitale sociale della società australiana Clough Limited, stamattina ha comunicato che le parti hanno congiuntamente determinato e convenuto che non vi sono ragionevoli prospettive per consentire il completamento dell'acquisizione.

Le parti hanno pertanto concordato di risolvere incondizionatamente l'accordo con effetto immediato. Webuild continuerà a perseguire opportunità di crescita, anche nel mercato australiano, tali che siano in linea con le strategie già annunciate. Il titolo dell'ex Salini Impregilo ha chiuso lunedì in calo dell'1,3%.

Anche Juventus ha ceduto l'1,3% dopo aver approvato un nuovo progetto di bilancio per l'esercizio 2021/2022 che sarà sottoposto all'approvazione dell'assemblea degli azionisti, prevista il 27 dicembre 2022. Il club bianconero ha precisato che la riapprovazione del progetto di bilancio fa seguito alle analisi e valutazioni compiute dal consiglio di amministrazione del 28 novembre scorso.

La Vecchia Signora ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita netta di EUR239,26 milioni, rispetto al rosso di 226,81 milioni dell'esercizio precedente. Nel dettaglio, il club bianconero ha chiuso l'esercizio 2021/2022 con ricavi per EUR443,38 milioni, in contrazione del 7,8% rispetto a EUR480,71 milioni ottenuti nell'esercizio precedente.

A fine giugno del 2022, l'indebitamento netto era sceso a EUR153 milioni, rispetto a EUR389,2 milioni di inizio esercizio, "a seguito del perfezionamento dell'aumento di capitale concluso a dicembre 2021 per EUR393,8 milioni", si legge nella nota diffusa.

Tra le società a bassa capitalizzazione, Femto Technologies - società il cui capitale sociale fa capo indirettamente ai fondi Alpha Private Equity e Peninsula - ha sottoscritto un contratto di compravendita per l'acquisto di una partecipazione, pari al 9,95% dei diritti di voto di Prima Industrie, che ha chiuso lunedì in parità.

Più specificamente, il contratto di compravendita prevede che l'acquirente acquisti, al prezzo di EUR25 per ciascuna azione, complessivamente 1,02 milioni di azioni ordinarie della società, per un corrispettivo complessivo pari a EUR25,6 milioni circa.

Mondo TV - in rialzo dell'1,4% - ha ricevuto venerdì sera da Atlas Capital Markets una richiesta di conversione di uno dei 21 bond emessi lo scorso maggio scorso, giugno, ottobre e novembre.

Tra le PMI, CY4Gate è salita del 3,6% dopo che, con Atlantica Cyber Security, ha siglato un accordo in cui Atlantica erogherà servizi di monitoraggio e incident response e CY4Gate svilupperà e fornirà tecnologie a tutela della sicurezza cibernetica tramite il suo prodotto di punta, Real Time Analitics.

La potenzialità della partnership tra le due aziende a guida e partecipazione italiana sarà determinante per l'erogazione di servizi di cybersecurity avanzata per il Sistema Paese, per proteggere i dati e le applicazioni delle aziende e delle istituzioni italiane.

expert.ai ha chiuso su dell'1,0% dopo aver ha approvato il piano industriale consolidato per gli esercizi 2022 e 2024, volto ad accelerare significativamente la crescita del gruppo nel mercato internazionale dell'intelligenza artificiale.

Fra i target, la società prevede per l'esercizio 2022, ricavi in un range compreso tra EUR31-33 milioni, un Ebitda negativo tra EUR12-14 milioni e annual recurring revenues per EUR17,5-19,5 milioni.

Stimati poi ricavi ricavi per EUR38 milioni ed EUR49 milioni rispettivamente per l'esercizio 2023 e per l'esercizio 2024E. Un Ebitda per EUR6 milioni ed EUR16 milioni rispettivamente per l'esercizio 2023 e per l'esercizio 2024.

A New York, il Dow è in calo dello 0,7% a 34.192,86, il Nasdaq perde l'1,1% a 11.337,82 e l'S&P 500 cede l'1,0% a 4.032,76.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0519 contro USD1,0524 di venerdì in chiusura. La sterlina vale USD1,2193 da USD1,2288 di venerdì.

Tra le commodity, il Brent vale USD86,82 al barile contro USD86,69 al barile di venerdì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.775,67 l'oncia da USD1.796,07 l'oncia dell'ultima sessione della scorsa settimana.

Il calendario macro di martedì si apre coi dati sui consumi e i redditi delle famiglie giapponesi alle 0030 CET, seguiti dai numeri relativi alel vendite al dettaglio britanniche alle 0101 CET. Alle 0800 CET, spazio agli ordini alle fabbriche della Germania.

Alle 0930 CET, focus sui PMI delle costruzioni di Italia, Francia, Germania ed Eurozona, un'ora prima dello stesso indicatore relativo al Regno Unito.

Dagli USA, alle 1430 CET, verranno resi noti i dati relativi a saldo della bilancia commerciale, importazioni ed esportazioni. L'indice Redbook arriverà alle 1455 CET mentre le scorte settimanali di petrolio arriveranno alle 2230 CET.

Tra le società di Piazza Affari, martedì, sono attesi i risultati dei nove mesi di Technoprobe.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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