(Alliance News) - Mercoledì le borse europee sono attese in ribasso secondo i futures di IG, tranne Londra, che sembra proiettata verso un'apertura rialzista a pochi minuti dalla pubblicazione dei dati record sull'inflazione da parte dell'Office for National Statistics.

A ottobre, infatti, il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è balzato all'11,1% dal 10,1% di settembre, molto al di sopra delle previsioni di mercato del 10,7%.

Si tratta del tasso di inflazione più alto almeno dal 1989, spinto dai prezzi del gas e dell'elettricità, nonostante l'introduzione del tetto al prezzo delle bollette introdotto dal governo.

Il FTSE Mib è atteso in rosso di 72,5 punti o dello 0,3% dopo aver chiuso martedì in verde dello 0,4% a 24.699,75 con massimo di giornata a 24.764,28 e minimo a 24.498,49.

Il FTSE 100 di Londra è atteso in rialzo di 5,2 punti o dello 0,1%, il CAC 40 di Parigi è atteso giù di 6,0 punti o dello 0,1% mentre il DAX 40 di Francoforte dovrebbe aprire in ribasso di 27,5 punti o dello 0,2%.

Fra i segmenti minori italiani, martedì sera, il Mid-Cap ha chiuso in rosso dello 0,1% a 40.147,29, lo Small-Cap in perfetta parità a 28.173,02 e l'Italia Growth ha terminato in verde dello 0,6% a 9.415,23.

Nel segmento delle bluechip Saipem si è presa le la vetta del listino, portandosi avanti del 5,0%. La company ha comunicato martedì di essersi aggiudicata nuovi contratti di perforazione offshore, tre in Medio Oriente e due in Africa Occidentale, per un valore complessivo di circa USD800 milioni, da considerarsi al netto dei costi di leasing delle navi utilizzate per i lavori.

Gli acquisti hanno spinto in vetta anche Tenaris, che ha marcato un verde del 4,7% dopo la flessione dello 0,4% alla vigilia e portando l'attivo da inizio anno a varcare la soglia dell'81%.

Leonardo ha replicato all'attivo delle vigilia marcando un verde del 2,4%. Sul titolo si segnala che Balyasny Europe Asset Management ha alzato la posizione corta all'1,04% dallo 0,8%.

Azimut Holding - in denaro con lo 0,9% - martedì ha comunicato di aver firmato un accordo per l'acquisizione di una quota del 35% in Kennedy Capital Management Inc, un gestore indipendente specializzato in azioni statunitensi Small e Mid Cap.

Sul lato dei "cattivi", Nexi ha staccato tutti, contraendosi del 9,8%. Intesa Sanpaolo ha comunicato di aver ceduto 67 milioni di azioni di Nexi messe sul mercato ieri sera. Le azioni - pari al 5,1% del capitale di Nexi e all'intera quota di Intesa nella paytech - sono state vendute a EUR8,7 ciascuna attraverso un accelerated bookbuilding, per un controvalore complessivo di EUR584 milioni.

Il gruppo bancario torinese, invece, ha marcato un attivo dello 0,2% dopo il verde della vigilia con l'1,2%.

Sul segmento cadetto, GVS ha fatto la parte del leone e si è portato avanti del 7,0%, posizionandosi per la sua terza seduta da concludere sul lato dei rialzisti. Nelle precedenti due sessioni le azioni hanno raccolto un cumulato di oltre il 22%.

Carel Industries è salita invece del 2,6%, chiudendo per la quarta seduta di fila sul lato dei rialzisti.

Il consiglio di amministrazione di Enav - su del 3,1% - martedì ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, chiuso con un utile netto consolidato che si attesta a EUR91,8 milioni, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 quando era pari a EUR41,7 milioni.

Banca popolare di Sondrio, invece, ha terminato in verde del 4,4% a quota EUR3,75, su cui si registra che Jefferies ha portato il fair value a EUR5,00 dal precedente EUR3,90.

Sul versante ribassista, MARR ha ceduto il 6,0%, dopo quattro sedute concluse sul lato dei rialzisti. La società lunedì ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, in cui ha riportato un risultato netto dei primi nove mesi si posiziona a EUR24,7 milioni da EUR28,3 milioni del 2021.

Sullo Small-Cap, Exprivia ha raccolto l'8,3%. La company ha comunicato lunedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in aumento del 6,7% su base annua, a EUR133,5 milioni da EUR125 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Ratti ha terminato su del 3,5%, beneficiando anch'esso di buoni conti intermedi. La company ha comunicato lunedì di aver approvato i dati delle vendite dei primi nove mesi del 2022, totalizzando ricavi al 30 settembre per EUR60,1 milioni in aumento del 17% da EUR51,5 milioni registrati al 30 settembre 2021.

Anche FullSix ha terminato in attivo del 3,5%, al rimbalzo dopo due sedute in rosso in cui ha sommato un passivo di quasi il 9%.

Fra le note negative, Eems ha ceduto il 4,2%, oggetto di profit taking dopo il forte attivo registrato alla vigilia con oltre il 16%.

Fra le PMI, Arterra Bioscience ha chiuso su del 7,0%, con settimanale che segna oltre il 10% di attivo.

DigiTouch - in rialzo del 3,4% - ha comunicato di aver siglato un accordo per rilevare MobileSoft, azienda di progettazione e realizzazione di soluzioni informatiche leader in ambito Mobile & Fintech, attiva sul mercato italiano dal 2004, che vanta un importante portafoglio di clienti operanti in ambito Finance - Banking e Insurance -, Automotive, Utilities e Pubblica Amministrazione.

Con il segno meno, ha chiuso il listino CrowdFundMe, che marca un rosso del 6,0%.

Ki Group ha ceduto invece il 5,3%, portando il passivo settimanale oltre il 27%.

In Asia, il Nikkei ha chiuso in verde dello 0,1%, l'Hang Seng è in rosso dello 0,7% e lo Shanghai Composite ha terminato in rosso dello 0,5%.

A New York, nella notte europea, il Dow sta ha chiuso in verde dello 0,2%, il Nasdaq ha raccolto l'1,5%, mentre l'S&P 500 ha terminato in rialzo dello 0,9%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0385 contro USD1,0378 di martedì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1859 da USD1,1894 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD93,07 al barile da USD93,28 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.773,73 l'oncia da USD1.776,87 l'oncia di martedì in chiusura.

Nel calendario economico di mercoledì, alle 1000 CET, dall'Italia arriva il dato sull'inflazione.

Alle 1300 CET è la volta del tasso trentennale dagli USA, alle 1430 CET quella delle vendite al dettaglio e dell'IPC dal Canada. Alle 1515 CET è resa nota la produzione industriale USA, mentre alle 1630 CET le scorte di petrolio greggio, il report settimanale EIA e l'inventario di Cushing.

Nel calendario societario, sono attesi i risultati intermedi di Caleffi.

Di Chiara Bruschi; chiarabruschi@alliancenews.com

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