Rispetto al trimestre precedente, si legge in una nota, i ricavi mostrano un aumento del 5%, con la ripresa in Nord America temperata da minori vendite nell'emisfero orientale.

Il gruppo dell'acciaio prevede per i prossimi trimestri un'ulteriore ripresa di vendite ed Ebitda, guidata dal Nord America, ma che interesserà anche altre regioni. I margini Ebitda dovrebbero raggiungere circa il 20% entro il terzo trimestre (da 16,6% nel primo trimestre), con gli aumenti dei prezzi a compensare i più alti costi delle materie prime.

"Sebbene la pandemia di Covid-19 stia ancora influenzando profondamente molti paesi del mondo, particolarmente in America Latina dove abbiamo una percentuale significativa delle nostre attività, l'outlook economico globale sta migliorando grazie ai progressi dei programmi di vaccinazione e all'implementazione dei piani di stimolo fiscale", si legge nella nota.

Nel primo trimestre l'Ebitda, che include 23 milioni di dollari di costi addizionali associati alla tempesta Uri, evidenzia un progresso sequenziale del 2% "riflettendo continui miglioramenti nella nostra performance industriale", sottolinea il comunicato.

L'utile netto, pari a 101 milioni di dollari rispetto alla perdita di 666 milioni di un anno fa, ha beneficiato del forte contributo dell'investimento in Ternium.

(In redazione a Milano Sabina Suzzi, Maria Pia Quaglia)