MILANO (MF-DJ)--Per Tenaris il peggio sembra essere alle spalle: lo indicano gli ultimi due trimestri di recupero economico e borsistico, che in questo mese hanno riportato le quotazioni al livello pre-Covid. Merito dello slancio del petrolio partito lo scorso novembre, a cui la multinazionale di Dalmine - leader nella realizzazione di infrastrutture per il trasporto di gas e greggio - è sensibile. Sui corsi borsistici ha influito anche l'ultima trimestrale diffusa il 25 febbraio, con il titolo che si è apprezzato del 13,7% portando a +49% il progresso da inizio gennaio. La migliore performance del 2021 tra le blue chip del Ftse Mib. La rapida implementazione del programma di digitalizzazione aziendale e di riduzione dei costi (-25%), consente ora alla società di puntare su un margine ebitda di circa il 20%. L'obiettivo ha colpito gli analisti, assieme all'impegno nella diversificazione geografica dei ricavi, penisola arabica in testa, e all'attenzione verso il business americano, che vale un terzo del fatturato, come ha spiegato a MF-Milano Finanza il presidente di Tenaris Usa, Luca Zanotti.

Domanda. Quali sono le linee guida di sviluppo dei ricavi per i prossimi anni?

Risposta. Le priorità prevedono di rafforzare la presenza in mercati strategici per il futuro; semplificare e rendere più efficienti i processi dei clienti implementando il modello RigDirect e adottando tecnologie digitali; ridurre l'impatto ambientale delle attività industriali, fronte su cui abbiamo stanziato 150 milioni di dollari nei prossimi quattro anni, per tagliare entro il 2030 del 30% le emissioni di carbonio rispetto ai livelli 2018. Negli Usa abbiamo da poco concluso un'importante acquisizione che ha rafforzato la nostra leadership in questo mercato strategico. Le drammatiche conseguenze della pandemia ci hanno obbligato a sospendere le operazioni in molti impianti industriali recentemente acquisiti. Graduale recupero della domanda, opportunità generate dalla recente ondata di M&A tra operatori americani e sinergie commerciali legate all'acquisizione ci stanno consentendo di riprendere il cammino di crescita interrotto. In particolare, ci accingiamo a portare TenarisBayCity, il modernissimo impianto del Texas inaugurato nel 2017, alla massima capacità produttiva. Inoltre, stiamo completando un investimento di 11 milioni di dollari nell'acciaieria di Koppel in Pennsylvania, che ci permetterà di produrre acciaio negli Usa, e stiamo riattivando altri impianti.

D. Quanto dei ricavi Oil & Gas arriva da produttori Usa, in particolare di shale oil?

R. Gli Stati Uniti rappresentano il più grande mercato per i nostri prodotti oil & gas. La quota Usa è intorno al 30%. Gran parte delle vendite sono dirette a operatori dello shale oil. Mentre i consumi del golfo del Messico e dell'Alaska sono limitati.

D. Con il Wti sopra 50 dollari al barile la maggioranza dei produttori di shale oil lavora in utile, sostenendo i ricavi di Tenaris?

R. Gli operatori dello shale sono stati efficienti nel migliorare il break even a partire dalla crisi del 2015-2016. Nel 2020, nonostante la pandemia, l'industria Usa è riuscita a generare un free cash flow positivo. Con un Wti sopra 50 dollari al barile molti operatori genereranno cassa e avranno la flessibilità di decidere come usarla. Oggi il grande sforzo dei player pubblici è aumentare il rendimento del capitale degli investitori e sistemare il bilancio. Al contrario, gli operatori privati o quelli supportati da private equity hanno già aumentato l'attività di perforazione e sono di fatto i responsabili della crescita che stiamo vedendo.

D. Dopo l'Oil & Gas, quali sono i business più importanti?

R. Il settore energetico rappresenta di gran lunga la parte più importante della nostra attività (attorno all'80%), ma Tenaris è leader anche nel comparto industriale, per esempio è leader mondiale nella produzione di componenti per air bag. Siamo anche molto ben posizionati rispetto alla transizione energetica, anche se attualmente solo una piccola frazione del nostro fatturato è direttamente legata a prodotti che verranno utilizzati per il Ccus (cattura, utilizzo e stoccaggio di CO2) ed energie alternative, che comprendono geotermico e idrogeno. Tenaris ha investito in maniera significativa sia in R&S che in processi produttivi: grazie ad investimenti effettuati in Italia, per esempio, oggi siamo leader nel settore dei vessels ad alta pressione per il refueling degli autoveicoli a idrogeno.

(END) Dow Jones Newswires

March 15, 2021 04:54 ET (08:54 GMT)