(Alliance News) - Le principali piazze europee chiudono senza troppi slanci vicine alla parità, mercoledì, a poche ore dall'annuncio della Fed che questa sera renderà note le sue decisioni sui propri tassi di riferimento.

Nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, l'aumento del tasso principale di questa sera ha una probabilità prezzata al 14% per la conferma nell'intervallo 450/475 bps.

È invece all'86% la probabilità di un aumento nell'area 475/500 bps, un rialzo equivalente a 25 bps. Il target attuale è compreso fra 450 e 475 punti base.

"La solita calma pre-Fed ha colpito oggi i mercati, interrompendo per il momento l'attività frenetica dopo la vendita di Credit Suisse", afferma Chris Beauchamp, capo analista di mercato della piattaforma di trading online IG.

"Nessuno vuole essere troppo energico nel proprio trading prima di un momento così importante. Promette di essere una performance di bravura per Powell, che dovrà sottolineare l'impegno della Fed per combattere l'inflazione evitando di provocare un'altra crisi nelle banche statunitensi. La maggior parte della reazione del mercato dipenderà dal modo in cui svolgerà questo compito", ha precisato l'analista.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in calo dello 0,1% 26.523,33.

Fra i listini minori, il Mid-Cap ha chiuso in rosso dell'1,0% a 42.814,28, lo Small-Cap ha terminato in verde frazionale mentre l'Italia Growth ha chiuso in verde dello 0,3% a 9.293,74.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rialzo dello 0,4%, il CAC 40 di Parigi ha raccolto lo 0,3%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in verde dello 0,1%.

Sul Mib, Leonardo - che chiude in verde dell'1,7% - ha fatto sapere che prende il via il progetto degli Assi di Forza per il trasporto pubblico locale della Città di Genova. È stato firmato il contratto d'appalto integrato, del valore di EUR177 milioni, tra il Comune e la RTI (Raggruppamento Temporaneo d'Impresa) formata da ICM, Leonardo e Colas Rail.

Meglio fa solo Iveco Group, su del 4,0%.

Il consiglio di amministrazione di Terna - in rosso dello 0,6% - mercoledì ha esaminato e approvato i risultati al 31 dicembre 2022, chiuso con un utile netto pari a EUR857,0 milioni, in crescita di EUR67,6 milioni rispetto a EUR789,4 milioni del 2021.

Il board ha proposto un dividendo di EUR0,31 rispetto a EUR0,29 dell'anno precedente.

I ricavi del 2022, pari a EUR2,96 miliardi, registrano un aumento di EUR359,7 milioni rispetto al 2021.

Eni - su dello 0,1% - ha comunicato martedì che lo Chief Financial Officer, Francesco Gattei, ha acquistato 6.000 azioni ordinarie della società.

Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR12,6087, per un controvalore complessivo di EUR75.652,20.

Hera chiude in verde dello 0,7% dopo aver comunicato martedì di aver chiuso il 2022 con un utile netto in aumento del 4,3% su base annua, a EUR372,3 milioni da EUR356,9 milioni del 2021.

I ricavi del gruppo Hera salgono a EUR20,08 miliardi, in deciso rialzo rispetto ai EUR10,56 miliardi del 2021.

FinecoBank chiude in verde dello 0,8% mentre gli altri titoli bancari si piazzano in fondo al listino: Banco BPM cede il 2,7%, Banca Mediolanum perde l'1,9%, Banca Generali chiude in rosso dell'1,7%, UniCredit arretra con l'1,3% e Intesa Sanpaolo cede lo 0,5% mentre Mediobanca cede lo 0,7%.

Sul Mid-Cap, Anima Holding - in rosso dell'1,3% - ha annunciato mercoledì che il consiglio di amministrazione ha deliberato di nominare Franco Corsico in qualità di vice presidente e Alessandro Melzi d'Eril come amministratore delegato per il triennio 2023-2025.

Tra i pochi rialzisti, GVS chiude in rialzo del 14%, seguita da MARR che avanza con il 4,9%.

Sul fondo ci sono Sanlorenzo, in calo del 6,0%, e Credito Emiliano - che cede il 3,0% - insieme agli altri bancari: BFF Bank è in rosso del 2,8% mentre Banca Popolare di Sondrio arretra del 2,6%.

Sullo Small-Cap, Restart - in rosso dell'1,8% - ha fatto sapere che martedì ha approvato i risultati relativi al bilancio al 31 dicembre 2022, avendo riportato ricavi totali per EUR1,1 milione da EUR100.000 nello stesso periodo dell'anno precedente.

Il NOI si attesta a EUR900.000 da EUR100.000 al 31 dicembre 2021.

L'Ebitda è negativo per EUR600.000, in miglioramento rispetto al valore negativo per EUR1,7 milioni nello stesso periodo del 2021.

Il consiglio di amministrazione di B&C Speakers - che chiude in calo dello 0,7% - ha approvato martedì il progetto di bilancio relativo all'esercizio 2022 e ha riportato un utile complessivo di EUR12,3 milioni in crescita del 139% rispetto ai EUR5,1 milioni del 2021.

I ricavi consolidati pari a EUR82,1 milioni in crescita dell'82% rispetto ai EUR45,2 milioni del 2021, rappresentano un "valore mai raggiunto prima nella storia pluridecennale di B&C Speakers", precisa la società in una nota.

Sabaf avanza con l'1,0% dopo aver fatto sapere martedì di aver riportato, nel corso dell'esercizio concluso il 31 dicembre 2022, un utile netto per EUR15,2 milioni da un utile per 23,9 milioni, in calo del 38% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

I ricavi nel periodo ammontano a EUR253,1 milioni, in flessione del 3,9% rispetto a EUR263,3 milioni al 31 dicembre 2021.

Tra le PMI, Destination Italia vola col 32% dopo aver comunicato mercoledì che il Gross Travel Value (GTV) consolidato al 31 dicembre 2022 - che rappresenta il controvalore totale dei servizi turistici venduti ai clienti - è pari a EUR27,6 milioni, in crescita del 268% rispetto a EUR7,5 milioni dello stesso periodo del 2021.

Renergetica - su dell'1,6% - ha comunicato che il proprio board ha proposto alla controllata Zaon di aumentare il capitale per permettere l'ingresso di Exacto e Flame nella società.

In particolare, l'aumento di capitale ammonterà a nominali EUR100.000, con un sovrapprezzo di EUR2,9 milioni, per un apporto complessivo di EUR3 milioni, che verrà in parte sottoscritto dalla stessa Renergetica per EUR2.000 e, pariteticamente, da Exacto e Flame, entrambi per una quota nominale pari a EUR49.000.

EdiliziAcrobatica chiude in verde dell'19% dopo aver comunicato mercoledì di aver effettuato il closing dell'acquisizione del 51% di Enigma Capital Investments.

Enigma è una holding di diritto emiratino con sede a Dubai, a capo di un gruppo attivo nel Middle East nel settore edile, di rope access, di servizi di pulizia degli edifici residenziali e commerciali, nonché di taluni servizi di facility management.

Digitouch - in verde del 2,2% - martedì ha concluso l'acquisizione del 60% di MobileSoft, azienda di progettazione e realizzazione di soluzioni informatiche leader in ambito Mobile & Fintech, attiva sul mercato italiano dal 2004, che vanta un importante portafoglio di clienti operanti in ambito Finance, Automotive, Utilities e Pubblica Amministrazione.

L'operazione prevede l'acquisto del 60% del capitale sociale per un equity value pari a EUR3,6 milioni - con una Posizione finanziaria netta neutra - di cui in contanti per complessivi EUR3,2 milioni e in azioni per la quota residua pari a EUR400.000. Il restante 40% verrà acquistato in due tranche rispettivamente entro il 2025 e 2027, la cui valutazione è in funzione di un moltiplicatore di cinque volte l'Ebitda adjusted con dei massimali previsti contrattualmente.

A New York, il Dow sta cedendo lo 0,3%, il Nasdaq è di poco sotto la parità mentre l'S&P 500 cede lo 0,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0799 contro USD1,0744 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2239 da USD1,2249 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD76,22 al barile contro USD74,53 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.949,14 l'oncia da USD1.944,07 l'oncia di martedì in chiusura.

Nel calendario economico di giovedì, alle 0930 CET la Banca nazionale svizzera renderà nota la sua decisione sul tasso di interesse mentre alle 1100 CET è previsto un summit dei leader UE.

Alle 1300 CET sarà annunciata la decisione sui tassi di interesse da parte della Bank of England.

Nel pomeriggio, dagli USA arriveranno alle 1330 CET le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione e alle 1500 CET le vendite delle nuove abitazioni.

Alle 1600 CET arriverà l'indice sulla fiducia dei consumatori europei mentre alle 2300 CET è previsto l'indice PMI manifatturiero e dei servizi australiano.

Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi i risultati di doValue, Iren, Pirelli & Co, Unipol e UnipolSai.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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