(Alliance News) - Giovedì, i mercati europei viaggiano tutti in territorio negativo, fatta eccezione del Mib che è in verde ma che non riesce a staccare da un leggero attivo a metà seduta.

Così, il FTSE Mib è in rialzo dello 0,1% a 23.806,25 il Mid-Cap è in flessione dello 0,5% a 38.300,46, lo Small-Cap cede lo 0,5% a 27.253,67 e l'Italia Growth cede lo 0,1% a 9.136,53.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è rosso dello 0,4% a 7.266,96, il CAC 40 di Parigi è in calo dello 0,6% a 6.393,28 e il DAX 40 di Francoforte cede lo 0,1% a 13.651,62.

Tra le notizie macroeconomiche, la produzione industriale italiana è calata sia su base mensile che annua a settembre, facendo peggio delle stime.

Infatti, la produzione industriale in Italia è diminuita dell'1,8% su base mensile a settembre dopo essere aumentata del 2,3% ad agosto e facendo peggio del previsto calo dell'1,5%. Su base annua, invece, l'output dell'industria italia è diminuito dello 0,5% dopo essere cresciuto del 2,9% ad agosto mentre gli economisti si aspettavano un aumento dello 0,9%.

Sul paniere a più alta capitalizzazione di Milano, Telecom Italia si prende la vetta su del 5,3%, dopo aver chiuso il terzo trimestre e i primi nove mesi con perdite che superano di EUR2 miliardi. Nel dettaglio, la perdita netta del terzo trimestre è di EUR2,25 miliardi dall'utile di EUR139 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente mentre, nei nove mesi, la perdita di EUR2,73 miliardi si confronta con il passivo di EUR10 milioni di un anno prima.

Crescono i ricavi, del 4,6% nel trimestre a EUR3,97 miliardi da EUR3,80 miliardi e dell'1,7% nei nove mesi a EUR11,53 miliardi da EUR11,34 miliardi.

Poste Italiane è in verde del 2,7%, dopo aver fatto sapere di aver riportato nel terzo trimestre un utile netto pari a EUR461 milioni, in aumento del 15% sullo stesso periodo dell'anno precedente quando si attestava a EUR401 milioni. Nei primi nove mesi del 2022, l'utile netto vale EUR1,42 miliardi, su di oltre il 21% rispetto al 30 settembre 2021, quando era pari a EUR1,17 miliardi.

I ricavi nel terzo trimestre ammontano a EUR2,88 miliardi, su del 4,3% annuo da EUR2,76 miliardi nello stesso trimestre del 2021. Nei primi nove mesi i ricavi ammontano a EUR8,74 miliardi, su del 3,6% sullo stesso periodo dell'anno prima quando erano pari a EUR8,44 miliardi.

Anche Generali - in verde del 2,0% - ha pubblicato i dati per i nove mesi, riportando un utile netto nel periodo che si attesta a EUR2,23 miliardi da EUR2,25 miliardi nello stesso periodo dell'anno precedente e risente degli impatti degli investimenti russi per EUR141 milioni nei primi nove mesi del 2022.

Il consiglio di amministrazione di Snam - in rosso dell'1,0% - ha approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2022, riportando un utile netto adjusted pari a EUR932 milioni da EUR938 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

La guidance sull’utile netto 2022 si conferma ad almeno EUR1,13 miliardi.

Inverte la rotta Terna che va giù dello 0,3%, il giorno dopo aver annunciato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario dell'esercizio 2022 pari a EUR10,61 centesimi per azione, in crescita dell'8% rispetto all'esercizio precedente, in linea con la dividend policy presentata nell'aggiornamento del piano industriale 2021-2025. L'ammontare complessivo è pari a EUR213,3 milioni.

La società energetica ha comunicato mercoledì che i ricavi dei primi nove mesi sono saliti del 5,4% su base annua, a EUR1,99 miliardi da EUR1,89 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Nel terzo trimestre dell'anno, i ricavi sono cresciuti del 4,4% a EUR661,6 milioni da EUR633,6 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Sul fondo del listino scivolano i petroliferi con Saipem che fa peggio di tutti cedendo il 2,7% e Tenaris subito prima, giù del 2,5%.

Sul Mid-Cap, Seco è in rosso del 2,5%, nonostante giovedì abbia approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2022, riportando un utile netto adjusted pari a EUR15,0 milioni da EUR7,2 milioni al 30 settembre 2021, su a tre cifre per il 109%.

Sempre a tre cifre salgono i ricavi nel periodo, a EUR144, 8 milioni da EUR66,9 milioni, su del 116%.

BFF Bank - verde dello 0,1% - giovedì ha fatto sapere di aver approvato i risultati relativi alla gestione finanziaria per i primi nove mesi dell'anno, riportando ricavi netti rettificati che ammontano a EUR275,0 milioni.

Al 30 settembre 2022, lo stato patrimoniale consolidato è pari a EUR13,0 miliardi, in crescita di EUR2 miliardi e del 18% rispetto al 30 settembre 2021.

La società segnala una forte crescita del portafoglio crediti a EUR4,8 miliardi, su del 37% annuale e ad un nuovo massimo storico.

Intercos è in verde dello 0,4%. La società ha approvato lunedì i risultati consolidati al 30 settembre 2022, riportando ricavi netti pari a EUR597,1 milioni, in aumento del 23% rispetto ai primi nove mesi del 2021 quando erano EUR485,4 milioni. L'Ebitda adjusted è stato pari EUR84,4 milioni, in crescita del 20% rispetto ai primi nove mesi del 2021 quando era EUR70,6 milioni.

Sale dell'1,1% Zignago Vetro, dopo aver riportato un utile netto di gruppo di EUR44,1 milioni da EUR43,8 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.

Tra le società a bassa capitalizzazione, Avio cede il 2,0%, dopo aver registrato ricavi netti pari a EUR219,9 milioni nei nove mesi, in crescita dell'11% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, principalmente per la conclusione delle attività di sviluppo di Vega C, coronate con il successo nel lancio inaugurale di luglio.

Il consiglio di amministrazione di Fiera Milano - in rialzo dello 0,3% - ha approvato i risultati al 30 settembre 2022, riportando un utile nei nove mesi pari a EUR900.000, in miglioramento rispetto alla perdita di EUR24,2 milioni registrata nel 2021.

Nei primi nove mesi del 2022, i ricavi consolidati sono stati pari a EUR161,7 milioni, in crescita da EUR39,9 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2021.

Sul mercato alternativo del capitale di Borsa Italiana, Cyberoo - in attivo del 2,2% - ha comunicato giovedì che la controllata MFD International ha perfezionato la cessione del 100% del capitale sociale della società ucraina DFM Virtual Service, ubicata a Kyiv, a Cyberoo Globl, azionista di Cyberoo e controllata al 100% da Sedoc Digital Group, per un controvalore pari a EUR135.930.

Rocket Sharing Company cede il 13% dopo aver chiuso mercoledì su del 30% e si piazza in coda al listino. Il titolo è salito del 50% nell'ultimo mese ma è in calo del 14% nell'ultimo semestre.

A New York, alla chiusura di mercoledì, il Dow era in rosso del 2,0% a 32.513,94, il Nasdaq ha chiuso in rosso del 2,5% a 10.353,18 e l'S&P 500 ha ceduto il 2,1% a 3.748,57.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD0,9945 contro USD1,0056 di mercoledì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1380 da USD1,1420 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD91,98 al barile da USD93,94 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.709,15 l'oncia da USD1.711,80 l'oncia di mercoledì in chiusura.

Oltreoceano, giovedì, occhi sull'atteso dato dell'inflazione degli USA, alle 1430 CET, che verrà reso noto alla stessa ora delle jobless claims. Alle 1730 CET, invece, verranno pubblicati i dati relativi agli impianti di trivellazione da Baker Hughes.

Di Claudia Cavaliere; claudiacavaliere@alliancenews.com

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