(Alliance News) - Piazza Affari apre intorno alla linea della parità la seduta di mercoledì, con Terna che fa la voce grossa dopo il piano presentato ieri mentre sempre l'outlook penalizza Poste Italiane, peggior performer in avvio.

La giornata si è aperta con la banca centrale cinese che ha comunicato di aver lasciato invariati i tassi di interesse di riferimento, come previsto.

La Banca Popolare Cinese ha lasciato invariato al 3,45% il tasso primario sui prestiti a un anno, che funge da punto di riferimento per i prestiti alle imprese. L'LPR quinquennale, utilizzato per valutare i mutui, è stato lasciato al 3,95%. Era stato tagliato dal 4,20% di febbraio, nel tentativo di stimolare il debole mercato immobiliare del Paese.

Più vicino a casa nostra, l'inflazione dei prezzi al consumo in UK è stata più bassa del previsto a febbraio, secondo i nuovi dati diffusi mercoledì dall'Ufficio per le statistiche nazionali.

L'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 3,4% a febbraio rispetto all'anno precedente dopo essere salito del 4,0% su base annua a gennaio. Secondo il consenso di mercato citato da FXStreet, si prevedeva che l'inflazione rallentasse al 3,6%, il che significa che il dato è stata inferiore alle aspettative.

Il FTSE Mib ha aperto mercoledì in calo dello 0,2% a 34.209,53, il Mid-Cap cede lo 0,5% a 46.984,85, lo Small-Cap perde lo 0,5% a 27.287,31 e l'Italia Growth sale dello 0,2% a 8.132,24.

In Europa, il FTSE 100 di Londra cala dello 0,2% a 7.726,07, il CAC 40 di Parigi cede lo 0,9% a 8.127,50 e il DAX 40 di Francoforte flette dello 0,1% a 17.962,14.

Sul principale indice di Piazza Affari, Terna e Poste Italiane sono agli antipodi del paniere dopo aver presentato i rispettivi piani industriali.

L'utility sale del 4,4%, di gran lunga miglior performer di inizio giornata, dopo aver presentato il piano al 2028.

In particolare, Terna ha previso investimenti in arco di piano pari a EUR16,5 miliardi, in aumento del 65% rispetto all'ultimo piano e di questi EUR2,4 miliardi nel 2024. Il piano prevede due direttrici strategiche: attività regolate per cui sono pianificati EUR15,5 miliardi di investimenti e attività non regolate che si prevede apporteranno un contributo all'Ebitda di EUR600 milioni.

Per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale Terna prevede investimenti che ammontano complessivamente a EUR10,8 miliardi.

Terna Spa ha comunicato che Moody's ha confermato il rating di lungo termine 'Baa2' sulla società, con outlook Stabile.

Il rating - un notch superiore rispetto a quello dell'Italia - arriva in seguito alla presentazione del piano industriale 2024-2028, con gli investimenti più alti mai registrati nella storia di Terna, "volto a rafforzare il ruolo centrale della società quale abilitatore della transizione energetica e di un sistema elettrico sempre più articolato, sostenibile e innovativo", spiega l'agenzia.

Sulla scia di Moody's, anche S&P ha confermato il rating di lungo termine di Terna a 'BBB+' con outlook Stabile.

Sul fronte opposto, Poste Italiane cede più di tutti, in rosso del 2,9%. Il dividendo è previsto non inferiore a EUR1,00 a partire dal 2026 mentre i ricavi sono attesi a EUR13,5 miliardi nel 2028, con una crescita media annua del 3%.

L'utile operativo è previsto a EUR3,2 miliardi, con CAGR del 4%, e l'utile netto è atteso a EUR2,3 miliardi a fine piano, con crescita annua del 4%.

Le attività finanziarie investite dei clienti sono previsto su fino a EUR624 miliardi nel 2028 da EUR581 miliardi del 2023, supportate da una gestione proattiva del portafoglio dei clienti e da una gamma rinnovata dei prodotti del risparmio postale nonché da un coverage specialistico dei clienti Affluent+ che supera l'80%. Il Capex 2024-2028 sarà auto-finanziato dal gruppo per circa EUR5,0 miliardi.

Tra le altre blue chip, da segnalare i rialzi di Banco BPM e Snam, dell'1,5% e dell'1,3%, rispettivamente, e i cali della moda con Moncler giù dell'1,2% e Brunello Cucinelli in rosso dell'1,1%.

Sul Mid-Cap, Fincantieri continua a salire - su dello 0,8% - dopo aver siglato una partnership con Saipem, mentre il lusso flette anche su questo paniere, con Salvatore Ferragamo in rosso del 2,9%, registrando il calo più marcato del listino.

Saras sale dello 0,3% nonostante Barclays abbia declassato il titolo a 'equal weight' da 'overweight', alzando il target price a EUR1,75 da EUR1,70.

Tra le società a bassa capitalizzazione, Bioera sale del 15%, con il titolo al momento sospeso per eccesso di volatilità.

Male Eurotech, in rosso del 13%, e FILA, giù del 3,4%, dopo aver presentato i risultati dell'esercizio 2023.

La società dell'IoT ha comunicato di aver chiuso il 2023 con una perdita netta di EUR3,1 milioni rispetto al passivo di EUR1,6 milioni del 2022. I ricavi sono scesi a EUR93,8 milioni da EUR94,3 milioni mentre, a cambi costanti, si registrerebbe un aumento del 3,6% su base annua.

Il gruppo presenta al 31 dicembre 2023 una Posizione finanziaria netta con un debito netto di EUR20,6 milioni rispetto al debito netto di EUR14,4 milioni al 31 dicembre 2022. La variazione della PFN è stata determinata prevalentemente dall'aumento del capitale circolante, correlato a sua volta dalla riduzione dei debiti fornitori.

Per FILA, invece, continua il momento negativo e, dopo aver perso il 7,6% martedì in chiusura, il titolo perde ancora terreno che la società ha fatto sapere di aver chiuso il 2023 con ricavi consolidati pari a EUR779,2 milioni da EUR764,6 milioni al 31 dicembre 2022. L'utile netto normalizzato nel periodo è pari a EUR40,6 milioni da EUR42,8 milioni al 31 dicembre 2022.

Tra le PMI di Borsa Italiana, con pochi titoli ancora interessati dagli scambi, Siav guida i rialzi con un aumento del 7,8% mentre Illa fa peggio di tutti, complice un ribasso del 7,1%.

Gentili Mosconi sale dell'1,4% dopo aver perfezionato l'acquisizione del 70% di Tintoria Comacina, storica società della provincia di Como. L'operazione è la prima acquisizione messa a segno da Gentili Mosconi e conferma il processo di crescita e integrazione annunciato un anno fa in occasione della quotazione in Borsa, volto alla creazione di un polo centrale di sinergie internalizzando competenze e fasi cruciali del processo produttivo.

In Asia, con Tokyo chiusa per l'Equinozio di Primavera, lo Shanghai Composite ha chiuso mercoledì in rialzo dello 0,6% a 3.079,69 e l'Hang Seng ha chiuso in rialzo dello 0,1% a 16.543,07.

A New York, il Dow ha chiuso martedì in rialzo dello 0,8% a 39.110,76, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4% a 16.166,79 e l'S&P 500 è salito dello 0,6% a 5.178,51.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0857 contro USD1,0860 registrato in chiusura azionaria europea di martedì mentre la sterlina vale USD1,2705 da USD1,2719 di martedì sera.

Il Brent vale USD86,85 al barile contro USD86,63 al barile di martedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.156,58 l'oncia da USD2.154,43 l'oncia di martedì sera.

Il calendario macroeconomico prosegue con i dati sulla produzione industriale italiana alle 1000 CET, poco dopo un discorso di Christine Lagarde e prima di quello di Philippe Lane della Banca Centrale Europea. Alle 1100 CET, spazio alla produzione delle costruzioni dell'Eurozona.

In USA, occhi puntati sui dati sui mutui, in uscita alle 1200 CET, e su quelli relativi alle scorte di greggio, alle 1530 CET. Ma il catalizzatore di giornata sarà la decisione della Federal Reserve, in arrivo alle 1900 CET.

Tra le società di Piazza Affari, sono attesi i conti di Beewize, Digital Magics, ENAV e LVenture Group.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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