ROMA (MF-DJ)--Terna chiude il primo trimestre dell'anno con un utile netto di gruppo di 191,8 milioni di euro, in aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2021.

I ricavi, spiega una nota, si attestano a 644,4 milioni (+4,7%), l'Ebitda è di 461,3 milioni (+2,9%), gli investimenti sono pari

a 293,3 mln (+21,4%). L'indebitamento finanziario netto è di 8,683, miliardi, contro i 10 miliardi al 31 dicembre 2021.

Nel corso del 2022, si legge nella nota sui conti, "in presenza di una situazione geopolitica critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e del perdurare delle tensioni sui mercati delle commodity che stanno provocando effetti negativi nel percorso di ripresa post pandemia Covid-19, il gruppo continuerá a essere focalizzato nella realizzazione di quanto previsto dall'aggiornamento del piano industriale 2021-2025 Driving Energy. Tale piano conferma e rafforza il ruolo di Terna come regista del sistema energetico italiano e abilitatore della transizione ecologica con un piano di investimenti complessivo di 10 miliardi nel quinquennio 2021-2025 di cui circa 1,7 miliardi di euro nel 2022".

"Non andremo a modificare la nostra politica dei dividendi annunciata con l'aggiornamento del business plan, è confermata e non la cambieremo", ha detto il cfo, Agostino Scornajenchi, nel corso della presentazione agli analisti dei risultati del primo trimestre.

Nella seconda metà del 2022, ha proseguito, è previsto il closing per la cessione del 100% del portafoglio di linee elettriche in Brasile, Perù e Uruguay: "Questa transazione ci permetterá di focalizzarci sulle attivitá domestiche e sui mercati a basso rischio con alto potenziale di crescita".

Il cfo ha poi spiegato che "l'infrastruttura di accumulo è necessaria al sistema elettrico per affrontare la transizione. Piú rinnovabili si installano nel Paese, piú capacitá di accumulo sará necessaria. Siamo qui per dare il massimo supporto per far sì che questa infrastruttura venga

realizzata".

In linea con il piano di Sviluppo 2021 della rete elettrica di

trasmissione nazionale, che prevede 18,1 miliardi di euro di investimenti

su di un arco temporale decennale (+25% rispetto al precedente piano),

viene confermata una forte accelerazione nelle attivitá regolate per

abilitare la transizione energetica, favorendo lo sviluppo e

l'integrazione delle fonti rinnovabili, contribuendo significativamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Green Deal e dando un

importante impulso alla ripresa economica del Paese.

Tra i principali progetti di investimento del gruppo, si segnala

l'avanzamento del Tyrrhenian Link, per il quale nei prossimi mesi è

previsto l'avvio del procedimento autorizzativo per la tratta West Link,

che segue quello sulla tratta East Link giá partito a novembre 2021. Nel

corso dell'anno è previsto anche l'avvio dell'iter autorizzativo per il

progetto Adriatic Link, il nuovo elettrodotto sottomarino che unirá

Abruzzo e Marche.

Tra le principali infrastrutture elettriche in corso di

realizzazione figura l'interconnessione con la Francia, la cui entrata in

esercizio è prevista nel 2022. Inoltre, tra i principali progetti per

accrescere la capacitá di scambio fra le diverse zone del mercato

elettrico italiano, si segnalano gli elettrodotti Colunga-Calenzano fra

Toscana ed Emilia-Romagna e Paternò-Pantano-Priolo, in Sicilia: per il

primo, nel mese di febbraio, è avvenuta l'apertura del cantiere mentre

per il secondo è prevista la prosecuzione dei lavori di realizzazione.

rov


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May 11, 2022 12:05 ET (16:05 GMT)