ROMA (MF-DJ)--Non solo il Covid impatta sulle casse di Alitalia ma anche la dilazione dei tempi e i cambi dei criteri adottati dall'Ue per ristori ai vettori colpiti dalla pandemia.

E' questo il quadro tracciato da Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava, terna dei commissari delle societá Alitalia - Societá aerea italiana Spa e Alitalia Cityliner Spa in amministrazione

straordinaria, durante un'audizione alla Camera sulla crisi industriale di Alitalia.

"Oggi la situazione che interessa Alitalia è totalmente dovuta alla

dilazione dei tempi e allo slittamento dei temi di incassare i fondi del

2020 e la situazione del 2021 non sembra migliore dell'anno scorso", ha

detto Giuseppe Leogrande. "L'allungamento dei tempi e la seconda ondata

della crisi Covid porta oggi a questa situazione di grossa difficoltá

finanziaria che connota l'attuale gestione dell'amministrazione

straordinaria che deve trovare sponda o in ulteriori ristori o

nell'innesto e nella messa in sicurezza sotto un centro di imputazione

giuridico diverso", ha avvertito Leogrande.

In particolare, Leogrande ha spiegato che "la dilazione dei tempi

combinata con la seconda ondata della crisi covid, da novembre in poi, ha

avuto impatti sul mercato totalmente sovrapponibili agli effetti sui

ricavi di aprile e maggio". Tuttavia, anche se in perdita, Alitalia

potrebbe non aver diritto a ricevere i ristori di febbraio scorso.

"L'apoteosi del paradosso si avrá con il mese di febbraio nel quale

abbiamo registrato -85,5% dei ricavi rispetto a febbraio 2020 con i ricavi per passeggeri calati da 145,6 a 21,2 mln" perchè "secondo il criterio selettivo adottato da ultimo dalla Commissione Ue, posto che stiamo verificando le ultime cifre, c'è un leggero miglioramento rispetto

all'anno precedente in termini di Ebitda, quindi noi non dovremmo aver

titolo di chiedere alcun indennizzo a fronte di una contrazione dei ricavi su mese da passeggeri di oltre 125 mln".

Ad aprile 2020 Alitalia ha "avuto una contrazione dei ricavi per

passeggeri del -97% e del -96% a maggio 2020 se commisurata agli stessi

mesi del 2019; a novembre e dicembre del -95% e -91%. Quindi abbiamo

rappresentato alle nostre autoritá come non fosse il caso di fare dei

distinguo perchè non coglie l'impatto di quanto accaduto sui mercati", ha

sottolineato Leogrande respingendo le ipotesi di stampa di "un ritardo

della gestione commissariale nel richiedere i ristori. "Voglio essere

chiaro: abbiamo presentato la domanda di indennizo di gennaio il 23

marzo", ma le nostre richieste "sul tavolo di Bruxelles sono divenute

sempre piú complesse e articolate", tanto che "i 350 milioni di ristori

Ue per il 2020 non sono ancora pervenuti nella disponibilitá

dell'amministrazione straordinaria".

Inizialmente l'indennizzo per i danni covid era "spalmato su tutte le

rotte, nei periodi successivi la Commissione ha ritenuto opportuno mirare

piú specificamente l'indennizzo sulla base dei singoli punti di

restrizione, man mano che venivano disposte dalle Autoritá. Questo ha

portato a una forte contrazione" nell'elargizione dei ristori da Bruxelles perchè "se fosse stato adottato il primo criterio selettivo avremmo giá avuto titolo di incassare i 350 mln del 2020", ha sottolineato.

"Sull'affitto non essendoci stato un tavolo tecnico con Ita non c'è

stata ancora una proposta dalla terna commissariale e aspettiamo le

prossime ore per vedere se si chiude la trattativa con l'Ue", ha aggiunto

Leogrande secondo il quale "il valore del marchio si aggira sui 150 mln"

ed "è un bene strumentale essenziale per l'esercizio d'impresa". Quindi,

il commissario auspica che "il marchio rimanga operativo nel ramo aviation"

Per quanto riguarda il bando per la vendita di Alitalia, Leogrande ha

affermato che "è "sospeso" ma "in questo momento è ancora al vaglio del

Mise la determinazione di sviluppi relativi alla procedura di vendita e

quindi siamo in attesa di determinazioni su questo punto".

Per il commissario Santosuosso i ristori sono "nell'immediato,

essenziali per la prosecuzione dell'operativitá aziendale. Stiamo

gestendo, sia pure in condizioni estreme, e facendo il possibile e anche

l'impossibile". Inoltre, "è essenziale risolvere, non presto ma ad horas,

il tema dei rapporti con Ita", aggiungendo che alla chiusura della

trattativa con Ue il futuro piano industriale di Ita dovrá essere

vagliato dai commissari Alitalia, "essendo nei poteri/doveri della terna

commissariale quello di scegliere l'acquirente, tenendo conto della sua

affidabilitá e dell'affidabilitá del piano anche con riferimento alle

garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali". Santosuosso ha

assicurato che "faremo presto per non far perdere a Ita la stagione

summer".

Infine, il commissario Fava ha rilevato che "è essenziale risolvere,

non presto ma ad horas, il tema dei rapporti con Ita". Mentre per quanto

riguarda le retribuzioni, "ci muoveremo nella massima tutela dei

lavoratori, coerentemente alla dotazione finanziaria prospettica della

compagnia", ha assicurato il Fava.

pev

(END) Dow Jones Newswires

April 20, 2021 12:35 ET (16:35 GMT)