I futures del Nasdaq sono stati trascinati al ribasso lunedì da un calo delle azioni di Tesla dopo che il produttore di veicoli elettrici non ha raggiunto gli obiettivi di consegna trimestrali, sebbene gli altri due indici principali fossero diretti verso un inizio positivo del trimestre.

Alle 06:14 a.m. ET, il Dow e-minis era in rialzo di 100 punti, pari allo 0,35%, lo S&P 500 e-minis era in rialzo di 5,5 punti, pari allo 0,15%, e il Nasdaq 100 e-minis era in ribasso di 24,5 punti, pari allo 0,22%.

Tesla Inc. è scesa di oltre il 4% negli scambi pre-mercato, poiché le sfide logistiche hanno messo in ombra le consegne record di veicoli, annunciate domenica.

La debolezza di Tesla si è riversata su altri titoli sensibili ai tassi, tra cui Apple Inc. e Amazon.com, entrambi in calo dello 0,4% ciascuno.

Tutti e tre i principali indici hanno chiuso un terzo trimestre volatile in ribasso, venerdì, a causa dei crescenti timori che la politica monetaria aggressiva della Federal Reserve possa portare l'economia in recessione, che hanno pesato sul sentimento degli investitori.

"Guardando avanti, ottobre porta con sé gli utili, con le stime del terzo trimestre già in calo del 7%, e i numeri sussurrati un po' di più", ha detto Howard Silverblatt, analista senior degli indici presso S&P Dow Jones Indices.

"La preoccupazione maggiore (rispetto ai numeri effettivi del terzo trimestre, quando i consumatori stavano ancora spendendo) è la guida per il quarto trimestre, dato che i consumatori si sono ritirati, l'inflazione continua e gli 'aggiustamenti' della Fed avranno un impatto più sostanziale".

Inoltre, la produzione industriale globale si è per lo più indebolita a settembre, in quanto il rallentamento della domanda si è aggiunto al dolore derivante dalle persistenti pressioni sui costi e dalla politica monetaria più restrittiva, diminuendo le prospettive di ripresa economica.

L'attenzione si concentrerà sui dati dell'indice manifatturiero ISM di settembre alle 10.00 ET, in un momento in cui l'economia più grande del mondo è alle prese con pressioni sui prezzi in eccesso.

Il Credit Suisse ha ridotto il suo obiettivo di fine anno 2022 di circa il 10% a 3.850 punti, dato che gli utili aziendali subiscono un colpo a causa del rallentamento della crescita economica.

Ha anche fissato un obiettivo di prezzo di fine anno 2023 per l'indice di riferimento a 4.050 punti, aggiungendo che il 2023 sarà un "anno di crescita debole e non recessiva e di inflazione in calo". (Servizio di Ankika Biswas a Bengaluru; Redazione di Anil D'Silva)